ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14871

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 13/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 13/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 13/02/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/08/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 07/08/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14871
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

DI PIETRO e PALAGIANO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

l'ondata di maltempo che ha colpito il Paese nella prima settimana di febbraio, e che ancora non accenna ad arrestarsi, ha causato numerosi disagi alla popolazione italiana;

diversi centri abitati sono rimasti isolati per giorni, senza potersi approvvigionare in alcun modo;

molte sono state le località rimaste prive di corrente elettrica, acqua, gasolio e gas;

difficoltoso è stato, in particolare, il trasporto di prodotti alimentari da una zona all'altra del Paese poiché la rete viaria della penisola ha subito interruzioni e blocchi, con pochissime eccezioni nelle zone meno interessate dalla violenta perturbazione;

la situazione di disagio ha dato vita a un vero e proprio assalto a negozi di generi alimentari e supermercati, in particolare per l'approvvigionamento di pane, uova, latte, frutta e verdura;

il maltempo ha causato gravissimi danni anche alle numerose e preziose coltivazioni italiane; secondo quanto stimato da Coldiretti, il danno ammonterebbe già a cento milioni di euro «non solo per le difficoltà nei trasporti che hanno già impedito la consegna di oltre centomila tonnellate di frutta, verdura, uova, latte fresco ed altri prodotti deperibili, ma anche perché le piante cedono sotto il peso della neve. Si registra, inoltre, un'impennata nei costi di riscaldamento delle serre, mentre il gelo sta bruciando le verdure invernali nei campi, cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli e se l'ondata di gelo continuerà saranno destinati a morire anche viti e ulivi come nel 1985, con danni incalcolabili che si protrarranno nel tempo»;

oltre agli agricoltori, i primi a pagare per questo grave danno alla filiera agroalimentare italiana, sembrano essere i cittadini che, negli ultimi giorni, hanno trovato un innalzamento esponenziale dei prezzi di alcuni particolari prodotti alimentari; ad esempio, il costo delle zucchine è raddoppiato in soli tre giorni, fino a raggiungere gli 8 euro al chilo; l'insalata costava 2 euro il 15 gennaio, prima dell'emergenza maltempo e prima del fermo dei TIR, oggi costa 5,5 euro con un aumento del 175 per cento;

i prezzi sembrano letteralmente «gonfiati» anche per arance, mele, pere, melanzane e carciofi, che si vendono a 1,5 euro al pezzo, + 200 per cento rispetto a gennaio;

attualmente la spesa mensile per famiglia è aumentata mediamente di circa 20 euro, ma l'osservatorio nazionale Federconsumatori prevede che, se il maltempo perdurasse e i prezzi continuassero a salire a questi ritmi, entro la fine dell'anno l'aumento sulla spesa mensile media per una famiglia sarà del 40 per cento ovvero di 132,89 euro in più al mese;

è evidente che al di là delle maggiori difficoltà che trova il trasporto delle merci che viaggiano su gomma, e che può condurre ad un inevitabile deterioramento delle derrate alimentari veicolate, su tale difficile scenario per le popolazioni maggiormente colpite spunta l'ombra della speculazione -:

se sia a conoscenza di un così repentino ed evidente innalzamento dei prezzi di alcuni particolari generi alimentari altamente deteriorabili, e quali iniziative intenda prendere per impedire che si verifichino deprecabili manovre speculative ai danni dei cittadini italiani, che vivono già un notevole disagio sia per la grave crisi economica che sta caratterizzando il Paese sia per i problemi legati alle straordinarie avversità atmosferiche;

se non intenda attivarsi al fine di valutare, per quanto di competenza, se vi siano specifiche responsabilità in merito agli ingiustificati aumenti dei prezzi e stabilire se in determinati episodi siano ravvisabili delle vere e proprie violazioni della normativa vigente. (4-14871)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-14871 presentata da
ANTONIO DI PIETRO

Risposta. - In relazione all'interrogazione in esame, si rappresenta quanto segue.
Nel primo quesito gli interroganti chiedono elementi di competenza relativi alle iniziative messe in campo dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con riferimento alle conseguenze dell'ondata del maltempo che ha colpito il nostro Paese nei primi mesi del 2012, mentre nel secondo quesito si chiede quali siano gli eventuali provvedimenti volti a sanzionare possibili dinamiche speculative nei mercati alimentari e dell'ortofrutta.
Per quanto riguarda nello specifico la prima questione, le criticità evidenziate furono tempestivamente poste all'attenzione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, sin dai mesi di gennaio - febbraio 2012 quando, in aggiunta ai movimenti di protesta provenienti da alcune regioni del sud Italia (scioperi degli autotrasportatori e fermo dei Tir), il nostro Paese fu investito da una forte ondata di maltempo.
A seguito delle segnalazioni e dei solleciti pervenuti all'osservatorio prezzi e tariffe, struttura di supporto del Garante, nell'ambito del tavolo di confronto sulla trasparenza delle dinamiche dei prezzi, fu avviato un monitoraggio puntuale sull'andamento dei prezzi nel settore dell'ortofrutta per verificare, in sede di confronto ed analisi tecnica, le effettive conseguenze sui mercati di riferimento e, più in generale, nelle filiere connesse al consumo, per tutti i cittadini.
Nella specifica circostanza, furono prontamente pubblicizzati i principali canali di comunicazione e segnalazione istituzionali, tra cui la posta elettronica del Garante ed il relativo numero verde messo a disposizione dei consumatori.
In particolare al Tavolo - presieduto dal Garante per la sorveglianza dei prezzi e dal Capo dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione - parteciparono, oltre ai rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico e delle politiche agricole, alimentari e forestali, tutte le sigle sindacali, delle confederazioni degli artigiani e degli agricoltori, delle piccole e medie imprese e delle cooperative, dei rappresentanti dei consumatori, oltre che la Guardia di finanza e gli organismi tecnici di supporto, quali Istat, Unioncamere ed Ismea.
Grazie proprio al supporto degli organismi tecnici consultati è stato possibile, già all'esito dell'incontro del 16 febbraio 2012, divulgare i primi riscontri sul monitoraggio richiesto, su dati Ismea, Istat ed Indis-Unioncamere (con il supporto di Bmti ed Infomercati), fornendo tempestive informazioni al pubblico, attraverso l'Osservatorio prezzi e tariffe del Ministero, pubblicate nell'ambito del comunicato stampa reso disponibile attraverso il sito web del Ministero dello sviluppo economico.
In particolare, nell'immediato, si giunse alla conclusione secondo cui gli aumenti congiunturali di prezzo di alcuni prodotti ortofrutticoli, nei mercati all'origine e all'ingrosso, dovuti agli eventi climatici delle settimane tra gennaio e febbraio 2012, risultavano essere stati in parte riassorbiti e che il settore, nel suo complesso, si stava riallineando alle dinamiche di periodo.
Nell'analisi di filiera (origine, ingrosso e dettaglio), sia per ortaggi che per frutta e agrumi, a fronte di aumenti dei prezzi tra la prima e la seconda settimana di febbraio (in modo particolare per gli ortaggi), furono evidenziate dinamiche complessive in calo rispetto ai valori medi sullo stesso periodo dell'anno 2011, soprattutto per le fasi all'ingrosso ed al dettaglio (frutta e agrumi avevano presentato un tendenziale al ribasso anche per la fase all'origine).
Per quanto riguarda il secondo punto, ossia se si possano configurare eventuali responsabilità in merito agli aumenti dei prezzi e stabilire se in specifici episodi siano ravvisabili violazioni della normativa vigente, si rappresenta quanto segue.
Il tema dei possibili rincari nel settore agroalimentare è stato oggetto della massima attenzione da parte di questo ministero e dell'osservatorio prezzi e tariffe che, nell'ambito delle pubblicazioni mensili dei dati statistici di riferimento, ha dedicato un'intera sezione della propria newsletter online al tema della dinamica dei prezzi nel settore agroalimentare, attraverso analisi puntuali realizzate con il supporto di Indis-Unioncamere e Bmti-Infomercati (newsletter prezzi e consumi, dell'osservatorio prezzi e tariffe).
Sul punto, sia con riferimento alle segnalazioni pervenute in occasione del tavolo di confronto più sopra ricordato (relative ai primi mesi del 2012) che, successivamente, in relazione al monitoraggio mensile del prezzo all'ingrosso e all'origine dei prodotti agroalimentari (newsletter e dati dell'osservatorio), non risulterebbero pervenuti elementi tali da configurare ipotesi di generalizzate dinamiche speculative in questo settore tali da lasciar ipotizzare anche possibili violazioni normative; tale evenienza, d'altra parte, è periodicamente verificata dagli uffici del Garante per la sorveglianza dei prezzi, attraverso il vaglio delle molteplici segnalazioni pervenute quotidianamente tramite posta elettronica e/o il numero verde dedicato alle attività di Mister Prezzi.
Va ricordato che, in ogni caso, nell'ambito delle ordinarie funzioni di monitoraggio dei prezzi dei beni e servizi di largo consumo, finalizzate a garantire la massima informazione ed il necessario orientamento all'acquisto per il consumatore, l'osservatorio prezzi e Tariffe pubblica regolarmente (con cadenza almeno mensile), sul proprio sito internet, la dinamica dei prezzi all'ingrosso e all'origine dei prodotti ortofrutticoli, su dati Ismea ed Infomercati (e del relativo livello), nonché il prezzo minimo, medio e massimo di alcuni prodotti ortofrutticoli, fonte Istat, per le singole province italiane: proprio quest'ultima pubblicazione, ovvero i livelli di prezzo dei prodotti distinti per provincia, rappresenta un ulteriore ed utile strumento di orientamento per il cittadino nella guida all'acquisto consapevole ed informato, garanzia di trasparenza nel libero mercato, in cui la massima efficienza è determinata dalla scelta d'acquisto, a fronte di prezzi orientati secondo i princìpi della domanda e dell'offerta di mercato e di periodo.
Infatti, ad oggi, superata l'emergenza maltempo, rimane aperta la questione del contenimento dei prezzi per il consumatore finale e della redistribuzione, all'interno della filiera, del valore aggiunto (inteso come differenza tra il prezzo al consumo e quello pagato al produttore).
Al riguardo, tra le iniziative intraprese dal Governo, si segnala anche il decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1, convertito in legge n. 27 del 2012 che, all'articolo 62, disciplinando le relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari, intende incrementare la trasparenza e l'efficienza nei rapporti di filiera, eliminando i comportamenti scorretti e speculativi, tutelando maggiormente gli operatori, migliorando così la gestione finanziaria del rapporto qualità/prezzo dei prodotti in tutte le fasi della catena commerciale.

Il Ministro dello sviluppo economico: Corrado Passera.