PALAGIANO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio 2012 è iniziata una delle più intense nevicate mai registrate nella provincia sud di Roma negli ultimi 50 anni, che ha colpito, in maniera particolare, i comuni di Labico, Valmontone, Palestrina e San Cesareo;
l'evento era stato ampiamente previsto dalle stazioni meteorologiche e gli allarmi sui media locali e nazionali erano arrivati con molti giorni di anticipo;
alcune carenze organizzative e di mezzi sono state solo parzialmente compensate da un oggettivo e diffuso impegno da parte di molti cittadini, amministratori locali, volontari della protezione civile;
una delle maggiori criticità per i paesi sopracitati è stata determinata dall'insensata decisione di convogliare il traffico autostradale pesante dalla Al alla via Casilina, strada a ridosso della quale i comuni sorgono e si sono sviluppati;
la scelta si è rivelata ad avviso dell'interrogante subito irresponsabile, poiché chi ha assunto quella decisione, ritenendo che un'arteria stradale dotata di tre corsie per senso di marcia, oltre a quella di emergenza, di aree di sosta e di servizio, nonché di squadre di uomini e mezzi antineve, non fosse in grado di sopportare il carico veicolare in quella circostanza, avrebbe dovuto rendersi conto che incanalare il traffico autostradale pesante in una semplice strada regionale a due corsie avrebbe causato conseguenze ben peggiori;
appare chiaro che in questo modo si è voluto raggiungere il solo evidente scopo di scaricare su terzi - in primis le amministrazioni dei comuni attraversati dalla Casilina - l'onere di gestire una simile contingenza;
le conseguenze sono tristemente note: il principale asse di collegamento dei piccoli comuni della zona è rimasto bloccato, in corrispondenza del centro abitato di Labico, per quasi 24 ore da diversi TIR che sono rimasti letteralmente «intrappolati», rendendo pressoché inaccessibili vaste aree del paese, con disagi e problemi per l'intera cittadinanza -:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione sopra descritta e se non intenda attivarsi per accertare le responsabilità di quella che all'interrogante appare una scriteriata, decisione, che ha portato un grosso disagio alla popolazione di molti comuni casilini, isolandoli, di fatto, per oltre 24 ore;
se non ritenga che, almeno per il futuro, eventuali decisioni di incanalamento del traffico pesante in arterie minori debbano essere stabilite d'intesa con prefettura, polizia stradale e amministrazioni locali interessate, e comunque, nei casi di particolare emergenza, se non sia più opportuno disporre il blocco dei mezzi pesanti, individuando aree di sosta dove poter svolgere eventuale assistenza, come non è stato fatto nel tratto della A1 interessato. (4-14870)