ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14864

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/02/2012
Stato iter:
18/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/06/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/06/2012

CONCLUSO IL 18/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14864
presentata da
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

OLIVERIO e LARATTA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

la regione Calabria si era impegnata ad avviare ogni azione necessaria all'ammodernamento della ferrovia jonica - Sibari, Crotone, Reggio Calabria - attraverso l'eventuale stipula di specifici accordi di programma quadro per i fondi europei 2007/2013, tra la regione stessa, il Governo e le Ferrovie in modo d'inserire tale obiettivo tra le priorità della programmazione dei fondi stessi;

il nuovo piano d'impresa delle Ferrovie, invece, non prevede alcun investimento sul trasporto ferroviario della linea jonica, dimostrando una scarsa informazione sulla domanda di mobilità e poca attenzione ai bisogni del territorio; la sensazione è che Trenitalia sia maggiormente preoccupata degli aspetti economici delle proprie scelte e accetti pertanto il rischio di causare il sostanziale isolamento del territorio jonico;

il Governo aveva dichiarato di volersi adoperare, attraverso lo stanziamento di 10 miliardi di euro, per migliorare il sistema infrastrutturale del sud, ma questa disattenzione nei confronti delle infrastrutture ferroviarie sembra smentire quanto annunciato, con un'ingiustificata penalizzazione di oltre un milione e mezzo di cittadini;

recentemente Trenitalia ha disposto la soppressione dei seguenti treni a lunga percorrenza:

a) treno n. 618 IC Crotone-Milano, partenza da Crotone ore 06.00, arrivo a Milano ore 20.20;

b) treno n. 615 IC Milano-Crotone, partenza da Milano ore 09.45, arrivo a Crotone ore 23.59;

c) treno n. 782 IC notte con doppia sezione per viaggiatori diretti a Milano e Torino;

d) treno n. 785 IC notte, partenza da Milano ore 23.00 e diretto a Crotone e Reggio Calabria;

e) treno n. 954, relazione per Roma Termini via Crotone, Sibari e Metaponto;

il servizio dei treni soppressi è effettuato con corse sostitutive di pullman che non garantiscono lo stesso livello qualitativo del treno e penalizzano l'intero personale di servizio della stazione di Crotone: 50 lavoratori, di cui 12 in cassa integrazione guadagni straordinaria;

i treni che Trenitalia ha deciso di cancellare potrebbero essere sostituiti con il materiale ferroviario attualmente fermo a causa dell'interruzione, per il crollo di un ponte, della linea ferroviaria Catanzaro Lido-Lametia Terme Centrale;

in questo modo si potrebbe garantire il collegamento, utilizzando la linea Sibari-Taranto-Bari, dell'area jonica con i treni diretti al nord; di conseguenza Trenitalia potrebbe avviare i seguenti interventi:

a) sostituzione dell'attuale autocorsa sostitutiva con partenza da Crotone ore 4.45 per Sibari;

b) sostituzione dell'attuale autocorsa sostitutiva con partenza da Crotone ore 5.00 ed in coincidenza con l'eurostar diretto a Milano n. 9822;

c) proseguimento automotrice n. 3740 con arrivo a Crotone alle ore 8.10 per coincidenza eurostar diretto a Milano n. 9830 e partenza da Bari ore 15.43;

d) proseguimento automotrice n. 3730 da Sibari fino a Taranto per coincidenza treno IC 752 diretto a Bologna -:

se il Ministro interrogato intenda promuovere, per quanto di competenza, tavolo di concertazione con la partecipazione di Trenitalia e della regione Calabria per modificare ed integrare l'offerta di trasporto ferroviario lungo la dorsale jonica sulla base delle esigenze segnalate in premessa, avendo cura di individuare la stazione di Crotone come punto di attestazione dei convogli al fine di garantire l'occupazione del personale ferroviario e del personale addetto al servizio di pulizia.
(4-14864)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 18 giugno 2012
nell'allegato B della seduta n. 651
All'Interrogazione 4-14864 presentata da
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Come è noto, nell'ambito del trasporto ferroviario, il «servizio universale», teso a garantire il diritto alla mobilità, comprende quei treni di media/lunga percorrenza, di cui fanno parte quelli della Sicilia e buona parte di quelli della Calabria, che per poter essere effettuati necessitano di una contribuzione pubblica, definita nell'ambito di un contratto di servizio nazionale, in quanto presentano un conto economico negativo.
L'offerta ferroviaria assicurata dal contratto di servizio pubblico, sottoscritto tra Trenitalia, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministero dell'economia e delle finanze, valido per il 2009-2014, garantisce i collegamenti necessari alla continuità territoriale di aree collocate nel sud del Paese con il territorio nazionale, caratterizzati da una domanda particolarmente debole e quindi da un elevato differenziale tra costi e ricavi.
In attesa di una eventuale riperimetrazione dei servizi contribuiti, il vettore ferroviario ha ritenuto di tener conto delle perdite evidenziate nell'ultimo periodo, che si attestano a circa 134 milioni di euro per l'anno 2011.
Pertanto, in assenza di risorse aggiuntive da parte dello Stato, con il nuovo orario per il 2012, è stato definito e attuato un programma di rimodulazione dei collegamenti di servizio universale che consente di avviare un percorso di riequilibrio economico del contratto.
Tale rimodulazione dell'offerta per quanto riguarda, in particolare, i collegamenti che percorrono la direttrice adriatica, ha previsto l'attestamento a Bologna degli Intercity notturni e diurni (tra cui la coppia di Intercity diurni Crotone-Sibari-Taranto-Milano e viceversa, espressamente citata dall'interrogante), da dove è possibile proseguire per le destinazioni finali del Nord, peraltro, con una sensibile riduzione dei tempi di percorrenza, attraverso molteplici soluzioni con interscambio, a prezzi particolarmente agevolati per la clientela che utilizza i treni notturni unitamente ai treni alta velocità (offerta notte+alta velocità); il collegamento Crotone-Taranto (e viceversa) è assicurato da un servizio gommato.
Inoltre, è stata prevista la soppressione di alcuni treni che presentavano frequentazioni estremamente basse, come la coppia di Intercity notte R. Calabria-Bari-Milano (e viceversa) via jonica con sezione da e per Torino e la coppia di espressi notte Lecce-Roma (via Potenza), con sezione da e per Catanzaro Lido-Metaponto e dei collegamenti notturni periodici (effettuati solo in alcuni giorni o brevi periodi dell'anno).
Peraltro, questo Governo, ben consapevole dei conseguenti disagi arrecati agli utenti, sta procedendo, a risorse invariate, nell'ambito dell'aggiornamento del secondo periodo contrattuale (2012-2014), ad una verifica della fattibilità tecnica di un prolungamento di alcuni collegamenti provenienti dal Sud, attualmente attestati a Roma e a Bologna, da rendersi eventualmente operativo a breve.
In merito, infine, al servizio regionale, si segnala che la relativa programmazione e gestione è di competenza delle singole regioni, i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da specifici contratti di servizio, nell'ambito dei quali vengono definiti il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare, sulla base delle risorse economiche rese disponibili.
Infine, per quanto concerne i risvolti occupazionali della stazione ferroviaria di Crotone, Trenitalia ha evidenziato che essi dipendono dal volume di traffico ferroviario esistente.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.