ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14861

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 13/02/2012
Stato iter:
26/04/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/04/2012
TERZI DI SANT'AGATA GIULIOMARIA MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/04/2012

CONCLUSO IL 26/04/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14861
presentata da
LAURA GARAVINI
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

GARAVINI e PORTA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

la condizione degli italiani residenti all'estero, sotto il profilo dei servizi amministrativi e dell'esigibilità dei diritti sociali, ha subito un obiettivo e progressivo arretramento a causa, da un lato, della contrazione della rete diplomatico-consolare e della scarsa dotazione di personale, dall'altro, della limitazione degli interventi di carattere assistenziale e previdenziale;

a fronte di questa situazione, i patronati italiani operanti all'estero si sono sempre più caratterizzati come una struttura di vero e proprio segretariato sociale e di mediazione tra gli utenti e i diversi rami dell'amministrazione dello Stato, surrogando di fatto alcune funzioni di servizio ai cittadini, che non sempre si sono dimostrate adeguate attraverso le prestazioni dell'amministrazione pubblica;

l'impegno dei patronati, che spesso va al di là dei loro compiti istituzionali, è apprezzato da un vasto numero di cittadini all'estero, che lo considerano essenziale per la tenuta sociale delle comunità;

il Governo presieduto dal senatore Monti e, in particolare, alcuni suoi componenti, sulle politiche migratorie hanno dimostrato una volontà di dialogo e di apertura ad un nuovo confronto, dopo anni di chiusura e di disimpegno;

un segnale di questo nuovo atteggiamento è costituito dal recente incontro tra il Ministro interrogato e il presidente dell'Inps Antonio Mastropasqua, nel quale si sono affrontati i temi della semplificazione delle procedure, dell'informatizzazione e della verifica delle pratiche pensionistiche, oltre che di un più attento sostegno previdenziale alle imprese straniere che intendano operare in Italia;

l'incontro tra il Ministro e il presidente Mastropasqua, ha consentito di ipotizzare la messa a punto di un possibile accordo tra il Ministero degli affari esteri e l'Inps, volto a migliorare la gestione del sistema pensionistico degli italiani all'estero e a semplificare le procedure ad esso connesse;

una tale ipotesi, da considerare con favore, resterebbe parziale e insufficiente se non fosse accompagnata dalla stipula della convenzione tra il Ministero degli affari esteri e i patronati, che della prima rappresenta la più importante traduzione operativa;

tale possibilità è espressamente prevista dalla legge 30 marzo 2001, n. 152, recante «Nuova disciplina per gli istituti di Patronato e di assistenza sociale», che agli articoli 7 e 8 riconosce ai patronati italiani l'attività d'informazione e assistenza a favore anche dei residenti all'estero, e, all'articolo 11, prevede lo svolgimento di attività di supporto alle autorità diplomatiche e consolari, sulla base di apposite convenzioni con il Ministero degli affari esteri -:

se non ritenga opportuno arrivare al più presto alla stipula della convenzione con i patronati italiani, per consentire, alle strutture consolari di essere formalmente supportate nei loro crescenti e complessi compiti, e ai cittadini di godere di una più efficace erogazione dei servizi. (4-14861)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 26 aprile 2012
nell'allegato B della seduta n. 626
All'Interrogazione 4-14861 presentata da
LAURA GARAVINI

Risposta. - Il progetto di Convenzione, ricordato dall'interrogante ed attualmente in fase di definizione, per «disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune» prevede, tra l'altro, l'accesso da parte dell'Inps alle informazioni aggiornate riguardo ai connazionali, nel pieno rispetto dei principi di riservatezza prescritti dal codice in materia di protezione dei dati personali. Tali informazioni, contenute nelle anagrafi consolari, relative ai decessi e alle variazioni di residenza all'estero dei propri assistiti, sono rese al fine di garantire la legittimità dei pagamenti pensionistici e dell'erogazione delle prestazioni assistenziali, collegate alla residenza sul territorio nazionale.
Tale tipo di accordo discende da cogenti previsioni normative. Infatti l'articolo 58, comma 2 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 «codice dell'amministrazione digitale», come modificato dall'articolo 41, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235, stabilisce che «le amministrazioni titolari di banche dati accessibili per via telematica predispongono... apposite convenzioni aperte all'adesione di tutte le amministrazioni interessate volte a disciplinare le modalità di accesso ai dati...».
Ancora, l'articolo 50, comma 2, dello stesso decreto legislativo, dispone che «qualunque atto trattato da una pubblica amministrazione... è reso accessibile e fruibile alle altre amministrazioni quando l'utilizzazione sia necessaria per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell'amministrazione richiedente...».
Infine l'articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 2011 n. 70, convertito con modificazioni nella legge 12 luglio 2011, n. 106, prevede l'attivazione di «convenzioni tra pubbliche amministrazioni per acquisire in via telematica, i dati e le informazioni personali, anche in forma disaggregata, che le stesse detengono per obblighi istituzionali per ...accertare il diritto e la misura delle prestazioni previdenziali, assistenziali e di sostegno al reddito». La stessa norma di legge aggiunge che «la mancata fornitura dei dati costituisce evento valutabile ai fini della responsabilità disciplinare e, ove ricorra, della responsabilità contabile».
Del tutto distinto è il contesto normativo in cui si colloca e si origina la richiesta da tempo avanzata all'amministrazione degli esteri dalle organizzazioni di patronato, volta alla stipula di una convenzione per disciplinare ambiti di possibile collaborazione con gli uffici della rete diplomatico consolare.
La legge 30 marzo 2001, n. 152, recante la nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale, dopo averne definito la natura legale di «persone giuridiche di diritto privato che svolgono un servizio di pubblica utilità», si limita infatti a prevedere, all'articolo 11, che detti istituti possano svolgere, sulla base di apposite convenzioni con il Ministero degli affari esteri, attività di supporto alle autorità diplomatiche e consolari italiane, nello svolgimento di servizi non demandati per legge all'esclusiva competenza delle predette autorità.
Per quanto attiene al personale in servizio presso gli uffici italiani consolari, preme sottolineare che - pur nell'attuale, difficile congiuntura economica - la copertura dei posti consolari rimanga oggetto della massima attenzione da parte dell'amministrazione degli esteri, consapevole del ruolo fondamentale svolto dalla rete consolare a supporto del sistema paese e delle nostre collettività all'estero.

Il Ministro degli affari esteri: Giuliomaria Terzi di Sant'Agata.