ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14752

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 581 del 02/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: PICCOLO SALVATORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2012
VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2012
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2012
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2012
CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2012
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2012
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2012
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/02/2012
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
RUPERTO SAVERIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/02/2012

SOLLECITO IL 07/06/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14752
presentata da
SALVATORE PICCOLO
giovedì 2 febbraio 2012, seduta n.581

PICCOLO, ANDREA ORLANDO, VELTRONI, GARAVINI, BOSSA, CUOMO, GRAZIANO, CIRIELLO e PICIERNO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
il comune di Orta di Atella, in provincia di Caserta, è guidato dal 2010 dal sindaco Angelo Brancaccio, già primo cittadino dal 1996 al 2005;
i consiglieri di minoranza del comune di Orta di Atella hanno inviato, di recente, due esposti consecutivi al prefetto di Caserta per segnalare alcune gravi irregolarità amministrative che potrebbero costituire un indizio di forti condizionamenti ambientali, tali da ostacolare il normale e corretto esercizio delle attività di gestione dell'ente comunale;
nel primo esposto, presentato in data 23 settembre 2011, i suddetti hanno rimarcato che nella vita amministrativa si «registrano quotidianamente episodi di malcostume denunciati alle autorità competenti e oggetto di indagine», sottolineando, tra l'altro, uno scarso rispetto dei principi di imparzialità, di buona amministrazione e di trasparenza delle procedure amministrative, nonché una palese e grossolana limitazione delle prerogative dei consiglieri comunali, attuata anche attraverso la modifica a colpi di maggioranza dei regolamenti comunali; più in generale, hanno evidenziato l'adozione di una serie di provvedimenti di inconfondibile stampo clientelare che confliggono con il preminente interesse pubblico al quale deve esclusivamente riferirsi l'azione amministrativa;
nello specifico, sono state rappresentate esemplificativamente alcune significative anomalie, quali:
l'elargizione al segretario comunale e al vicesegretario (quest'ultimo anche responsabile finanziario dell'ente) di competenze economiche di dubbia legittimità;
la sussistenza di irregolarità nella formazione dei bilanci di previsione e dei conti consuntivi, in ordine ai quali penderebbero procedimenti presso la Corte dei conti;
l'accumularsi di debiti fuori bilancio accertati con sentenza esecutiva e non ancora riconosciuti attraverso le prescritte procedure di legge;
l'attribuzione di due incarichi dirigenziali (cat. D3) al comandante della polizia municipale e all'ex sindaco, Salvatore Del Prete, nominato responsabile dello sportello unico delle attività produttive;
l'assegnazione, in poco più di un anno, di ben cento incarichi legali per una spesa di circa 400.000 euro, nonché di quindici incarichi tecnici per una spesa di circa 150mila euro e di nove consulenze esterne per una spesa di 160mila euro, per un totale complessivo superiore ai 700 mila euro, nonostante nell'organico dell'ente figurino professionalità e competenze specifiche che potrebbero far fronte alle esigenze dell'amministrazione;
la nomina di un tecnico esterno, l'ingegner Claudio Valentino (recentemente inquisito per turbativa d'asta con l'aggravante del favoreggiamento alla camorra nell'ambito di un'indagine concernente il comune di Villa Literno), per occuparsi delle controverse vicende urbanistiche del paese (devastato da un fenomeno di abusivismo edilizio di straripanti dimensioni) ed, in particolare, delle concessioni edilizie, già oggetto di pesante e motivata censura da parte della commissione d'accesso, a suo tempo (anno 2007) nominata presso il comune di Orta di Atella per accertare possibili forme di condizionamento ed infiltrazioni della criminalità organizzata nell'ambito della vita amministrativa dell'ente guidato dal sindaco Salvatore Del Prete;
con un successivo esposto, datato 12 ottobre 2011 ed inviato al prefetto di Caserta, al procuratore capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, al comandante della Guardia di finanza di Caserta e al comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta i medesimi consiglieri comunali hanno denunciato irregolarità nella conduzione della seduta consiliare del 28 settembre del 2011, nella quale - tra l'altro - era previsto l'esame di argomenti estremamente importanti e delicati, quali le linee di indirizzo del nuovo piano urbanistico comunale (PUC) e l'approvazione dello schema di convenzione PUA (piano urbanistico attuativo), nonché il riequilibrio di bilancio, del quale ultimo veniva proposta l'approvazione senza aver prima proceduto al riconoscimento di una quantità rilevante di «debiti fuori bilancio» che, pure, erano iscritti all'ordine del giorno al punto precedente;
peraltro, gli stessi consiglieri hanno lamentato di non poter ricevere tempestiva e formale conoscenza degli atti, né delle documentazioni richieste, ai sensi del vigente ordinamento degli enti locali, e, quindi, di non essere messi nella normale condizione di svolgere compiutamente la loro funzione consiliare ed il loro ruolo istituzionale;
nello stesso esposto, veniva anche segnalato un fatto di rilevante entità concernente le attività del settore, urbanistico: in particolare, si stigmatizzavano i provvedimenti assunti dal suo responsabile, ingegner Valentino, per sospendere i procedimenti di annullamento in autotutela di permessi di costruzione illegittimi, correttamente e doverosamente avviati dal suo predecessore;
per meglio comprendere e valutare il difficile ed inquietante contesto politico-amministrativo di Orta di Atella è necessario ricordare alcuni fatti salienti che, negli ultimi anni, hanno riguardato il predetto comune che, come è noto, è ricompreso in una parte del territorio casertano, segnato da una radicata e penetrante presenza della criminalità organizzata, particolarmente interessata alle attività edilizie ed urbanistiche a carattere speculativo ed agli appalti di opere pubbliche;
nel giugno del 2008 il consiglio comunale fu sciolto per infiltrazioni camorristiche, ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000, mentre era sindaco in carica il già menzionato Salvatore Del Prete, eletto primo cittadino nel 2006 ed, oggi, come innanzi riferito, responsabile del Suap del comune, a seguito di incarico dirigenziale conferitogli dall'attuale sindaco Brancaccio;
il Del Prete, già vicesindaco di Brancaccio e ritenuto uomo di sua strettissima fiducia, era diventato sindaco nel 2005 (riconfermato, poi, nella consultazione elettorale del 2006), a seguito dell'elezione a consigliere regionale della Campania dello stesso Brancaccio che - per incompatibilità di legge - aveva dovuto lasciare la guida del comune;
nel maggio 2007, Angelo Brancaccio fu arrestato dai carabinieri del reparto operativo di Caserta con una serie di gravissime accuse (estorsione, peculato, abuso d'ufficio, falso e corruzione), a seguito di un'inchiesta della procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere; con lui finirono in manette tecnici comunali e imprenditori edili, ritenuti dagli inquirenti complici e corresponsabili di fatti e vicende risalenti all'epoca della precedente sindacatura del Brancaccio;
nella stessa relazione della commissione d'accesso era stato analiticamente descritto l'intreccio affaristico e criminoso tra esponenti politici, amministratori, dipendenti del comune, imprenditori e società varie, con evidenti collusioni con personaggi legati o, comunque, riconducibili alla criminalità organizzata;
negli ultimi dieci anni Orta di Atella ha conosciuto un vero e proprio boom demografico, passando dai 13.070 abitanti del censimento del 2001 ai 25.162 residenti, attualmente iscritti nelle liste dell'anagrafe comunale;
non a caso, i commissari straordinari, nella loro relazione finale, avevano rilevato che l'imponente cementificazione aveva arrecato gravi danni al territorio, alla convivenza civile e al concetto stessa di legalità, determinando un fenomeno complessivo di devastazione ambientale mista a inefficienza e corruzione... precisando, altresì, che - durante gli anni di sindacatura del Brancaccio prima e di Del Prete poi - «l'abusivismo non era stato impedito da alcuna attività di controllo o, addirittura, era stato supportato da provvedimenti autorizzativi o da titoli abilitativi»;
a tal riguardo, gli stessi ricordavano che il «95 per cento dei permessi di costruire rilasciati nel periodo 2000 - primo semestre 2008 (circa 2.100 per quasi 5.500 unità abitative) erano riferibili ad edifici costruiti in area industriale o zona P.I.P. e quindi destinati ad attività produttive che sono risultati in seguito modificati nella destinazione d'uso mediante procedimento amministrativo della D.I.A. o con variante in corso d'opera; in entrambi i casi l'ufficio tecnico comunale non aveva provveduto ad emettere provvedimento di diniego per la mancata conformità allo strumento urbanistico, di fatto legittimando l'attività speculativa edilizia»;
è da rilevare che, nel decreto del prefetto di Caserta del 2 giugno 2008 con il quale si disponeva la sospensione cautelare del Consiglio comunale, del sindaco e della giunta di Orta di Atella ai sensi e per gli effetti dell'articolo 143 del testo unico 18 agosto 2000, n. 267, si faceva esplicito riferimento a «chiari elementi su collegamenti degli organi elettivi del comune con la criminalità organizzata, nonché a forme di condizionamento dell'attività amministrativa...»;
nelle elezioni amministrative del 2010, celebrate a due anni dallo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, si è ricandidato a sindaco, per l'ennesima volta, il signor Angelo Brancaccio, nonostante i gravi procedimenti penali in corso a suo carico e nonostante che l'attività della commissione di accesso avesse accertato e dichiarato una strettissima continuità tra la gestione del sindaco Del Prete e quella precedente dello stesso Brancaccio, peraltro ancora in carica come consigliere comunale al momento dello scioglimento;
la rielezione di Brancaccio, protagonista politico assoluto delle tormentate e gravissime vicende amministrative del comune, pone il fondato timore, a parere degli interroganti, che possano continuare e consolidarsi quel sistema di gestione e quelle modalità di governo che erano state contestate dalla commissione di accesso e sanzionate con il provvedimento di scioglimento del 2008 e che - come innanzi riferito - hanno dato luogo anche ad inchieste penali ed arresti per gravi reati;
in tale deprecabile ed inaccettabile direzione sembrano orientati alcuni atti e procedimenti amministrativi, in parte già evidenziati, nonché un discutibile sistema di relazioni istituzionali che fa perno preponderante, se non esclusivo, sulla figura del sindaco;
suscita, ad esempio, particolare allarme e preoccupazione un corposo numero di delibere della giunta e del consiglio comunale in materia urbanistica (varate curiosamente tutte a fine anno 2011, in rapidissima sequenza) avverso le quali sono stati avanzati severi e consistenti rilievi di legittimità e di merito in un esposto motivato, inviato al prefetto ed alla procura della Repubblica, da parte di alcuni consiglieri di opposizione;
tali provvedimenti che qui di seguito si indicano potrebbero, ad avviso degli interroganti incrementare ulteriormente lo scempio edilizio della città:
delibera di consiglio comunale n. 35 del 29 novembre 2011, avente ad oggetto «Modifiche regolamento edilizio comunale»;
delibera di giunta comunale n. 195 del 14 dicembre 2011, avente ad oggetto «Approvazione schema di convenzione residenziale convenzionale ex articolo 18 decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2011 per uso articolo 7 comma 6 legge regionale n. 19 del 2009»;
delibera di giunta comunale n. 198 del 16 dicembre 2011, avente ad oggetto «Pianificazione urbanistica attuativa - incarico ufficio»;
delibera di giunta comunale n. 200 del 21 dicembre 2011, avente ad oggetto «Somme pagate in eccesso per concessioni edilizie»;
delibera di giunta comunale n. 205 del 30 dicembre 2011, avente ad oggetto «Indirizzi per il rilascio di autorizzazioni amministrative relative ad immobili oggetto di istanze di lottizzazioni e condono edilizio non ancora destinate alle attività produttive e terziarie» -:
se il Ministro sia a conoscenza della gravissima situazione che investe il comune di Orta di Atella e se non ritenga urgente assumere, attraverso i competenti canali istituzionali, informazioni e riscontri sulla correttezza e legittimità delle attività e delle procedure amministrative messe in atto dall'amministrazione comunale, tenuto conto delle reiterate segnalazioni e degli esposti formali, puntualmente inviati al prefetto di Caserta;
se, conseguentemente, non valuti la necessità di disporre l'accesso, con le modalità previste dalla normativa vigente in materia, per accertare se, nell'ambito dell'apparato politico-amministrativo, emergano elementi su collegamenti diretti e indiretti, con la criminalità organizzata, ovvero sussistano forme di condizionamento degli amministratori che possano compromettere la libera determinazione degli organi elettivi ed il buon andamento dell'amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi alla stessa affidati.
(4-14752)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-14752 presentata da
SALVATORE PICCOLO

Risposta. - Con l'atto in esame l'interrogante pone all'attenzione del Governo la situazione del comune di Orta di Atella e chiede se non si ritenga necessario disporre l'accesso presso il predetto ente locale.
Si risponde in base agli elementi inviati dalla prefettura di Caserta, che effettua un costante monitoraggio sul citato comune nell'ambito del controllo sugli organi degli enti locali, preordinato a intercettare ogni segnale rilevante sotto il profilo dell'ingerenza della criminalità organizzata nella vita dell'Ente.
Dal 2008 al 2010 l'amministrazione comunale di Orta di Atella è stata commissariata per condizionamento da parte della criminalità organizzata ex articolo 143 Tuel (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali).
Successivamente, nella tornata elettorale marzo 2010, il comune ha rinnovato i propri organi elettivi; nell'occasione è risultato eletto sindaco il signor Angelo Brancaccio, che, peraltro, aveva già ricoperto detta carica dal 1996 al 2005. Nella medesima tornata elettorale il signor Brancaccio è stato eletto anche consigliere provinciale.
Nell'ambito delle rituali informazioni, a carico del sindaco è emerso un procedimento penale pendente per i reati di peculato, corruzione per atto contrario ai doveri del proprio ufficio, estorsione, concussione e altro.
Inoltre, la minoranza consiliare ha indirizzato alla prefettura di Caserta numerosi esposti su diverse problematiche riferite al comune in materia di urbanistica, gestione economica finanziaria, riconoscimento prerogative dei consiglieri eccetera, evidenziando, per lo più questioni di legittimità degli atti, per le quali la prefettura ha interessato gli altri uffici, statali e non, competenti ratione materiae (amministrazione provinciale, revisori dei conti, procura Corte dei Conti), nonché lo stesso sindaco e segretario comunale, a supporto dei diritti e delle prerogative della minoranza.
La stessa documentazione è stata, altresì, sempre trasmessa agli organi di polizia per ogni utile accertamento in ordine alle diverse questioni rappresentate.
In tale ambito, il 16 marzo 2012, il comando provinciale dell'Arma dei carabinieri, ha effettuato il sequestro di due complessi immobiliari su suoli inedificabili, realizzati - come riferito - in assenza di piano di lottizzazione, e deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria talune persone, all'epoca dei fatti tecnici comunali e titolari di imprese di costruzioni, per i reati di cui agli articoli 30 (lottizzazione abusiva) e 44 (sanzioni penali) del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, e dell'articolo 479 (falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici) del codice penale.
Al momento la prefettura di Caserta sta valutando le iniziative da assumere, nel quadro delle proprie attribuzioni ex articolo 141 e 143 Tuel.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Saverio Ruperto.