ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14657

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 578 del 30/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: MORASSUT ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/01/2012
Stato iter:
25/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/06/2012

CONCLUSO IL 25/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14657
presentata da
ROBERTO MORASSUT
lunedì 30 gennaio 2012, seduta n.578

MORASSUT. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:



nell'aprile del 2004 il consorzio cooperativo «Casa Lazio» fu messo in liquidazione al termine di una lunga vicenda giudiziaria che mise in luce malversazioni e truffe della dirigenza del consorzio;


le cooperative facenti parte del consorzio vennero di conseguenza coinvolte nel fallimento e nella indagine giudiziaria;


la sede della cooperativa Capannelle 2000 venne sequestrata - con tutto la relativa documentazione - dalla Guardia di Finanza interrompendo quindi le attività e lasciando le famiglie ed i soci in una difficile situazione di incertezza;


nel novembre del 2008 la società cooperativa Capannelle 2000 veniva posta in gestione commissariale con la nomina del commissario governativo Raffaele Mazzei di Lamezia Terme;


con varie proroghe l'attività del commissario è proseguita fino al settembre del 2008 consentendo alle famiglie di rientrare in possesso di ingenti somme di danaro pari a circa 2 milioni e 800 mila euro;


conseguentemente nel giugno del 2008 i soci della cooperativa riuniti in assemblea generale votavano la liquidazione della cooperativa ed il ristorno delle somme ai singoli soci;


tale operazione di liquidazione e ristorno non poteva però attuarsi senza una formale liquidazione della cooperativa da parte del Ministero sotto il quale essa era stata posta attraverso il commissariamento nel frattempo scaduto;


il Ministero non ha mai provveduto alla messa in liquidazione della cooperativa che ha dovuto quindi necessariamente sostenere spese di gestione assottigliando le liquidità disponibili e destinate invece al ristorno ai soci;


i soci hanno ripetutamente sollecitato al Ministero - presso la direzione degli enti cooperativi - la formulazione di un atto formale dimessa in liquidazione ma non hanno mai avuto alcuna risposta e si sono visti costretti, nel marzo 2011, ad inviare attraverso i legali una diffida al Ministero;

per tale assurda situazione, che sembra configurarsi come l'effetto di un mostruoso muro di gomma burocratico, le famiglie dei soci hanno perso circa un terzo delle risorse spettanti ad ognuna come riparto delle liquidità recuperate nel 2008 -:


se intenda assumere con rapidità e estrema urgenza un provvedimento per la messa in liquidazione di Capannelle 2000 prima che il fondo in attivo sia totalmente compromesso. (4-14657)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 25 giugno 2012
nell'allegato B della seduta n. 655
All'Interrogazione 4-14657 presentata da
ROBERTO MORASSUT

Risposta. - Con decreto del Direttore generale per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi n. 210 del 2012 del 20 marzo 2012 la società cooperativa Società cooperativa Capannelle 2000 - Soc. Coop. Edil a responsabilità limitata con sede in Roma, è stata posta in liquidazione coatta amministrativa e l'avvocato Giuseppe Leone ne è stato nominato Commissario liquidatore.
Risulta, pertanto, essersi concretata la richiesta dell'interrogante.
Per quanto riguarda la vicenda precedente l'adozione del provvedimento previsto dall'articolo 2545-terdecies del codice civile si rappresenta che, con decreto del Ministro delle attività produttive dell'8 novembre 2005, la Società cooperativa Capannelle 2000 - Soc. Coop. Edil a responsabilità limitata, con sede in Roma, è stata assoggettata al provvedimento di gestione commissariale ai sensi dell'articolo 2545-sexiesdecies del codice civile ed al dottor Raffaele Mazzei è stato conferito l'incarico di Commissario governativo. Tale incarico è stato prorogato, con decreto ministeriale del 5 dicembre 2006 e con decreto ministeriale del 14 dicembre 2007, fino all'8 luglio 2008.
Con relazione in data 23 giugno 2008, il Commissario governativo rappresentava una grave situazione di dissesto economico e patrimoniale dell'ente e richiedeva l'adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della cooperativa.
In data 17 settembre 2008 la Divisione IV della Direzione generale per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi del Ministero dello sviluppo economico, titolare della competenza in materia di gestioni commissariali, trasmetteva alla Divisione VI «Liquidazioni coatte amministrative», della medesima Direzione generale, la relazione con la quale il Commissario governativo aveva richiesto l'adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della cooperativa per le valutazioni al riguardo.
La predetta Divisione VI, rilevando che dalla relazione del Commissario governativo si evincesse lo stato di decozione dell'ente, ha ritenuto che fosse necessario disporre il provvedimento di liquidazione coatta amministrativa.
Lo stesso Ufficio, con nota ministeriale n. 4320 del 15 gennaio 2009, ha inviato al Commissario governativo la comunicazione dell'avvio del procedimento per l'adozione del provvedimento di liquidazione coatta della cooperativa, ai sensi dell'articolo 7 della legge n. 241 del 1990.
Si rappresenta che nel periodo 2009/2011 la Direzione generale per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi ha trasferito la sede dei propri uffici da vicolo d'Aste 12 a viale Boston 25 - circostanza che ha comportato una lenta e complessa risistemazione degli archivi - ed ha subìto un avvicendamento di vari direttori generali. La suddetta direzione ha, inoltre, assunto una diversa modalità di adozione dei provvedimenti di propria competenza, che si è concretata nella sottoscrizione dei provvedimenti medesimi da parte del direttore generale.
Ciò anche a seguito di reiterate soccombenze di fronte ad impugnazioni di decreti di liquidazione coatta amministrativa e di gestione commissariale assunti a firma del Ministro, per i quali i Tribunali amministrativi regionali aditi hanno accolto l'eccezione di incompetenza dell'organo che aveva adottato tali provvedimenti.
Infatti, poiché l'articolo 12, ultimo comma, del decreto legislativo n. 220 del 2 agosto 2002 prevede che i provvedimenti (anche di liquidazione coatta amministrativa) vengano adottati dal Ministero dello sviluppo economico, e non già dal Ministro, ed in aderenza con le previsioni di cui all'articolo 4, commi 2 e 3, del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 (che prevede l'incompetenza degli organi politici in materia di gestione amministrativa in favore degli organi dirigenziali), la direzione generale per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi ha iniziato ad adottare i provvedimenti di liquidazione coatta amministrativa recanti la sottoscrizione del direttore generale.

Il Ministro dello sviluppo economico: Corrado Passera.