ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14650

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 577 del 26/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 26/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 26/01/2012
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
CATANIA MARIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14650
presentata da
GAETANO NASTRI
giovedì 26 gennaio 2012, seduta n.577

NASTRI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

la sicurezza del territorio dalle acque, come è noto, rappresenta una condizione indispensabile per qualsiasi ipotesi di sviluppo, unitamente ad adeguate politiche di prevenzione idrogeologica, che suggeriscono l'adozione urgente da parte dell'Italia, di una strategia e di politiche per l'adattamento ai cambiamenti climatici, allo scopo di destinare risorse necessarie per la messa in sicurezza del territorio;

l'associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, dopo aver svolto una ricerca durata due anni, finalizzata al risparmio di risorsa irrigua, ha presentato recentemente nei confronti del settore agricolo e rurale, un sistema denominato: Irriframe che grazie all'elaborazione di più parametri (meteorologici, pedologici, colturali e idrici), è in grado di indicare alle imprese agricole, l'utilizzo nelle forme più ottimali, del servizio irriguo;

la finalità del suddetto sistema Irriframe, prevede inoltre la razionalizzazione dell'utilizzo dell'acqua in agricoltura, che rappresenta un elemento imprescindibile per l'accesso ai contributi europei nei confronti del sistema imprenditoriale del settore agricolo, abbattendo contemporaneamente gli sprechi e ottimizzando conseguentemente l'irrigazione -:

quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;

nel caso siano favorevoli, quali iniziative, nell'ambito delle sue competenze, intenda intraprendere al fine di incoraggiare nel comparto agricolo il sistema esposto in premessa, i cui risultati riducono lo spreco d'acqua in agricoltura, favorendone la razionalizzazione.(4-14650)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-14650 presentata da
GAETANO NASTRI

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, concernente le iniziative da intraprendere per incoraggiare un uso più razionale dell'acqua in agricoltura onde evitare gli sprechi, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nell'ambito dell'attività di coordinamento della programmazione dei fondi comunitari per lo sviluppo rurale già dal 2005-2006 ha attivato un tavolo di confronto con le amministrazioni interessate, l'associazione nazionale bonifiche e gli enti competenti alla gestione dell'acqua, al fine di individuare le priorità che devono essere perseguite nell'uso dell'acqua in agricoltura, e verso cui indirizzare le risorse dell'Unione europea.
In tale contesto, la tutela quantitativa e qualitativa delle risorse idriche è stata ritenuta l'obiettivo prioritario. Pertanto, sono state individuate una serie di misure, da adottare a livello regionale, volte all'ammodernamento e/o riconversione delle reti irrigue aziendali, al recupero e riutilizzo delle acque meteoriche anche attraverso laghetti aziendali, alla realizzazione di sistemi di fitodepurazione di reflui aziendali, all'impiego di tecnologie per il risparmio idrico, alle riserve idriche (ivi comprese le superfici con sfioratori di piena) e alle tecniche di produzione a basso consumo d'acqua.
Analoga procedura sarà seguita nella programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2014-2020, nell'ambito della quale gli agricoltori saranno chiamati a produrre beni pubblici, che vanno oltre la condizionalità di base, per accedere ai premi comunitari. In tal senso, comportamenti virtuosi nell'uso dell'acqua potranno essere incentivati e ricompensati con adeguate risorse finanziarie.
Vorrei, inoltre, evidenziare che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nell'ambito della Rete rurale nazionale (programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo - rete rurale europea - che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2007-2013) ha inserito uno specifico filone di approfondimento sulle risorse idriche e una misura (inerente i laboratori interregionali sulla razionalizzazione dell'uso dell'acqua irrigua, il risparmio idrico e la tutela qualitativa) nel cui contesto potranno trovare sostegno progetti con finalità complementari a quelle previste da Irriframe (cui si fa riferimento nell'interrogazione), messi a punto e attivati, in alcune aree consortili, dall'associazione nazionale bonifiche.
Peraltro, abbiamo anche finanziato la realizzazione del sistema informativo nazionale per la gestione delle risorse idriche in agricoltura (strumento di supporto alle analisi di contesto, alla pianificazione e alla programmazione del settore irriguo) con l'obiettivo di avere e fornire risposte più mirate alle esigenze conoscitive dei diversi enti coinvolti nella gestione dell'acqua a fini irrigui nel nostro Paese.
Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali è inoltre impegnato nel coordinamento delle attività finalizzate all'attuazione dell'articolo 9 della direttiva acque, secondo il quale gli Stati membri devono individuare politiche dei prezzi dell'acqua dirette al risparmio idrico e al recupero dei costi dei servizi idrici a carico dei vari settori di impiego, tra cui quello agricolo. A tal fine, è stato chiesto l'apporto di esperti particolarmente qualificati della materia, ed è stata avviata una consultazione con le Regioni e le categorie interessate per condividere una posizione comune da proporre alle autorità di distretto che hanno la competenza primaria sull'attuazione della citata disposizione comunitaria.
Ricordo, inoltre, che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha dettato le linee guida (recepite dalla delibera Cipe n. 41 del 2002) per il finanziamento degli investimenti irrigui nell'ambito della programmazione dei fondi nazionali, in coerenza con gli indirizzi della Commissione europea e in conformità con gli obiettivi perseguiti, a livello nazionale, dagli interventi avviati con i fondi assegnati dal Cipe per le aree depresse.
Tali linee guida, accanto all'opportunità di impiegare le acque reflue provenienti dalle aree urbane per uso irriguo o altri usi agricoli, hanno evidenziato la necessità di ottimizzare l'uso della risorsa idrica (soprattutto nelle aree del territorio nazionale che presentano carenze significative) e di migliorare la protezione ambientale attraverso la riduzione delle perdite e l'incremento di efficienza nella distribuzione dell'acqua.
In particolare, i finanziamenti nazionali nell'irrigazione devono essere rivolti ad opere finalizzate al recupero dell'efficienza degli accumuli per l'approvvigionamento idrico, al completamento degli schemi irrigui, al rifacimento dei sistemi di adduzione, all'adeguamento delle reti di distribuzione, all'attivazione di sistemi di controllo e di misura, all'utilizzo delle acque reflue depurate.
In proposito, ricordo che è in fase di conclusione il piano irriguo nazionale approvato dalla delibera Cipe n. 74 del 2005, con cui sono stati finanziati (per un importo complessivo pari ad oltre un miliardo di euro) interventi infrastrutturali per l'irrigazione sull'intero territorio nazionale. Peraltro, sono in corso di notifica ai beneficiari individuati dal programma di completamento del piano irriguo nazionale (delibera Cipe n. 69 del 2010), i decreti di concessione per la realizzazione di opere localizzate nel centro e nord d'Italia ammontanti, complessivamente, a 418 milioni di euro.
Infine, informo l'interrogante che è in corso di perfezionamento un mio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, che disciplina l'utilizzo dei contributi pluriennali (di cui all'articolo 2, comma 133, della legge n. 244 del 2007) per la realizzazione, nel Meridione d'Italia, di ulteriori interventi diretti al risparmio idrico, per complessivi 177 milioni di euro.

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Mario Catania.