ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14552

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 573 del 19/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 19/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 19/01/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14552
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 19 gennaio 2012, seduta n.573

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

nel poligono di Capo Frasca, capi di bestiame si sono venuti a trovare nella zona dei mitragliamenti e sono stati colpiti dai proiettili realizzati con metalli pesanti e quindi dalle nanoparticelle degli stessi. Il bestiame colpito è stato poi macellato e cucinato;

non si è a conoscenza se l'attività di macelleria era stata autorizzata o meno e se le ASL abbiano effettuato controlli. Ma certamente le nanoparticelle depositate nei corpi degli animali sono nocive per la salute;

la commissione senatoriale è stata informata dal presidente dell'Anavafaf sui fatti e su chi può testimoniare in merito. È emerso, altresì, che per uso di cucina veniva impiegata anche acqua di locali pozzi, ritenuta non potabile. Quest'ultima questione ha suscitato una polemica emersa anche nella stampa locale, L'Unione Sarda del 18 dicembre 2011, in cui si legge in merito: «il Comandante ha negato la presenza dei tre pozzi artesiani denunciati da anni dai militari in servizio a Capo Frasca(...)»;

un testimone dell'attività nei poligoni afferma: «... il bestiame presente nella zona logistica del poligono (cavalli e buoi) spesso sconfinavano dal loro pascolo e si inoltravano nella zona bersagli del mitragliamento, colpiti dai proiettili degli aerei durante le esercitazioni venivano poi caricati sui mezzi e portati nella mensa per essere sezionati, cucinati e distribuiti nei pasti giornalieri al personale in servizio, compreso il sottoscritto» -:

se il Governo non intenda avviare immediati accertamenti al fine di verificare e trovare le eventuali responsabilità circa la denuncia emersa sul bestiame mitragliato con proiettili realizzati con metalli pesanti, macellato e poi cucinato nel poligono di Capo Frasca. (4-14552)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-14552 presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO

Risposta. - Si risponde congiuntamente ad entrambe le interrogazioni in esame, in quanto attinenti ad analoga tematica relativa al poligono di Capo Frasca.
Con riferimento al «bestiame mitragliato», le ipotesi al riguardo mancano di ogni riscontro fattuale: non risulta che, in passato, si siano addentrati animali negli spazi destinati all'addestramento al mitragliamento, e che gli stessi siano stati colpiti accidentalmente da proiettili, né tantomeno che siano stati consumati sul posto.
In particolare, dalla fine del 1999 il servizio di mensa presso il poligono viene affidato a ditte esterne certificate - in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla legge - e il relativo contratto di affidamento è lo stesso che copre l'esigenza della base di Decimomannu.
Da notare, inoltre, che le attività agropastorali, svolte dalla cooperativa allevatori, sulla base della concessione demaniale in corso, sono regolarmente controllate dalla azienda sanitaria locale (ASL) competente, mentre una commissione nominata dal comandante della base verifica che le attività della cooperativa siano conformi e rispettino i dettami della concessione in atto.
Quanto ai «tre pozzi artesiani» - cui fa riferimento l'interrogante - presenti nel poligono, essi sono stati regolarmente notificati alle autorità competenti (provincia e regione) nel 1994 dall'allora 23o gruppo radar dell'Aeronautica militare (GRAM).
L'acqua dei pozzi viene utilizzata solo per l'irrigazione e la pulizia dei mezzi militari e, certamente, non per uso umano.
Si assicura che al personale è sempre stata distribuita acqua potabile in bottiglia sigillata e che, comunque, l'area ristorazione è collegata alla rete idrica esterna.
Nel merito, invece, delle «mancate azioni di bonifica del territorio del Poligono di Capo Frasca», premesso che vengono utilizzati soltanto proiettili e bombe inerti che non producono esplosioni di alcun tipo, si fa presente che nel periodo settembre/ottobre 2011 è stata effettuata un'operazione di rimozione e di smaltimento del materiale ferroso rinvenuto nell'area.
Tale bonifica è, tra l'altro, prevista ogni anno in concomitanza della chiusura del poligono, ovvero nei mesi di luglio/agosto.
Si sta anche provvedendo, su richiesta del Comitato misto paritetico (COMIPA) della Sardegna, a redigere un disciplinare d'uso del poligono, allo scopo di regolamentare le procedure per autorizzare le attività all'interno del Poligono.
Quanto, in ultimo, all'opportunità «di avviare indagini epidemiologiche sui residenti», il competente Ministero della salute ha comunicato, nel merito, che stante l'importanza della tematica e la mancanza di dati adeguati per una valutazione del rischio sanitario nell'area di Capo Frasca, la stessa è stata inclusa fra le aree oggetto dell'indagine epidemiologica sui poligoni militari della Sardegna, coordinata dall'Istituto superiore di sanità ed effettuata in collaborazione con la regione Sardegna.
Lo Scientific Board del progetto è stato istituito il 16 dicembre 2011 e i relativi lavori sono in atto.
Lo scorso 25 giugno si è tenuta una riunione nel corso della quale sono stati presentati i primi riscontri - tuttora in esame - ed è emersa la decisione di completare tutti i lavori d'indagine entro e non oltre il 31 dicembre 2012, come auspicato dalla stessa Regione.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.