ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14521

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 571 del 17/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 17/01/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/03/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/02/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/03/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14521
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
martedì 17 gennaio 2012, seduta n.571

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

nella provincia di Enna, si manifesta una forte pressione da parte di società operanti nel settore dell'eolico che hanno presentato ben 39 progetti di tipo industriale eolico che si aggiungerebbero a quelli già realizzati, in un territorio a forte vocazione agro-pastorale e turistica;

tra questi, risulta pubblicato presso il comune di Enna, in data 24 novembre 2011, un avviso da parte della Geowind srl di Adrano, per la realizzazione di un parco eolico in contrada Castellazzo, con sette torri di oltre cento metri di altezza e quasi cinquanta metri di estensione della pala eolica; il progetto, già presentato anni fa, ebbe nel 2005 parere negativo dell'assessorato provinciale all'ambiente e interessa una zona che ricade tra le contrade Castellazzo, Bubudello, S. Antonino - bacino idrogeologico con la presenza di abbeveratoi e sorgenti, da cui parte l'acquifero Castellazzo-Caltanissetta per il rifornimento idrico della città;

si tratta di una tra le zone più belle dell'interno Sicilia, per verginità e ampiezza di paesaggio con apertura a 360o dei boschi di piazza Armerina, del sito archeologico della Montagna di Marzo, verso l'Etna, Pizzo S. Calogero e le Madonie, Caltanissetta, Monte Cammarata, Mazzarino;

la contrada è al centro di un'accoglienza turistica fondata su cultura e ruralità con agriturismi già avviati, allevamenti di bestiame secondo le normative europee, colture biologiche incompatibili con l'eolico industriale;

l'articolo 9 della Costituzione Italiana, recita: «la Repubblica Italiana tutela il paesaggio e il patrimonio Storico e artistico della Nazione»;

la contrada è corridoio di migrazione e ricchissima di avifauna specie falchi, poiane, seguita una coppia nidificante di aquile del Bonelli, ad altissimo rischio di collisione con le pale (alte ben 150 metri). A quest'ultimo proposito quasi tutte le specie di rapaci italiani sono incluse nell'allegato I della direttiva 79/409/CEE, che comprende le specie particolarmente meritevoli di tutela per le quali gli Stati membri (articolo 4) sono tenuti all'adozione di misure speciali di conservazione dei loro habitat di vita. Dunque la realizzazione delle centrali eoliche in tali ambienti costituirebbe un'evidente infrazione a precisi obblighi comunitari e vanificherebbe il lavoro di decenni per la salvaguardia delle specie protette;

la mole di progetti eolici che interessano la provincia di Enna impediscono una effettiva partecipazione dei cittadini al processo di formazione delle decisioni ed una sana programmazione energetica -:

quali urgenti iniziative di competenza si intendano adottare in relazione alla realizzazione del suddetto parco eolico per assicurare il rispetto del valore costituzionalmente protetto del paesaggio e dei vincoli citati in premessa con particolare riferimento alla protezione degli uccelli;

quali iniziative anche normative si intendano promuovere per favorire la partecipazione dei cittadini alle decisioni relative all'utilizzo dei rispettivi territori;

se non si ritenga di rivedere il sistema degli incentivi alle rinnovabili elettriche in modo da disicentivare la realizzazione di parchi eolici di dimensione industriale.(4-14521)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-14521 presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, si rappresenta quanto segue.
Per quanto concerne l'installazione di impianti a fonti rinnovabili, occorre premettere che le linee guida nazionali, emanate con il decreto ministeriale 10 settembre 2010, prevedono che le regioni e le province autonome individuino le aree e i siti non idonei all'installazione di detti impianti, tenendo conto anche del sistema dei vincoli territoriali per la tutela dell'ambiente e del paesaggio.
In considerazione del potenzialmente elevato impatto paesaggistico dei grandi impianti eolici, le citate linee guida nazionali comprendono un apposito allegato tecnico in cui analizzano gli impatti sulle varie componenti ambientali - flora, fauna, ecosistemi, - e si indicano le misure di riequilibrio ambientale per minimizzare o eliminare i suddetti impatti.
Riguardo agli impatti non mitigabili, invece, linee guida prevedono la possibilità di definire, in conferenza dei servizi del procedimento di autorizzazione unica, eventuali misure compensative. A tale proposito si evidenzia che queste ultime devono essere rivolte ad interventi di miglioramento ambientale, di efficienza energetica, di diffusione delle fonti rinnovabili e di sensibilizzazione della cittadinanza su tali temi e non possono avere carattere meramente patrimoniale.
Nella definizione di dette misure, si tiene altresì conto delle prescrizioni contenute nei provvedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA), cui è assoggettata per legge l'iniziativa citata dall'interrogante. Anche in tale sede saranno prese in considerazione, dunque, le tutele paesaggistiche ed ambientali riferite al sito di localizzazione dell'impianto in questione.
Si ricorda, inoltre, che con il decreto ministeriale 15 marzo 2012 (cosiddetto Burden Sharing) sono stati stabiliti gli obiettivi relativi alla quota minima di incremento dell'energia prodotta con fonti rinnovabili per singola regione fino al 2020 e, in base a quanto disposto dall'articolo 3, comma 6, del citato decreto, è data facoltà alla regione di stabilire limiti massimi di produzione, per singola fonte rinnovabile, in misura pari a 1,5 volte gli obiettivi previsti nei rispettivi strumenti di pianificazione energetica per la medesima fonte.
Al riguardo si fa presente che la regione, con delibera della giunta regionale n. 1 del 3 febbraio 2009, ha adottato il piano energetico ambientale regionale (PEARS) che è stato predisposto a seguito della procedura di valutazione ambientale strategica (VAS). Da contatti intervenuti per le vie brevi con la Regione, risulta presentata l'istanza di autorizzazione ma non ancora avviato il relativo procedimento.
Per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini alle decisioni dei relativi territori, fermo restando la competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in materia, si osserva che il nostro ordinamento ha recepito la diretta 2003/4/CE in materia di accesso al pubblico all'informazione ambientale con il decreto legislativo n. 195 del 19 agosto 2005 che, all'articolo 1, garantisce il diritto di accesso all'informazione ambientale e le modalità per il suo esercizio.
Si segnala, inoltre che, con riferimento ai singoli procedimenti, l'accesso alle informazioni ambientali è assicurato, in via generale, dalla legge n. 241 del 1990 sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso e, nello specifico, dalla normativa in materia di VIA (come da quella in materia di VAS). La legge prevede, infatti, la partecipazione dei cittadini ai procedimenti di VIA, attraverso la pubblicazione dello studio di impatto ambientale. I cittadini interessati possono consultare e, presentare osservazioni e memorie al riguardo di cui si dovrà tener conto nel provvedimento finale di decisione.
Infine, per quanto concerne l'ultimo quesito posto dall'interrogante, in materia di incentivi, si segnala che questo Ministero, di concerto con il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare e con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha recentemente emanato il decreto ministeriale 6 luglio 2012 «attuazione dell'articolo 24 del decreto legislativo, 3 marzo 2011, n. 28, recante norme per l'incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici», con il quale si stabilisce la riduzione degli incentivi, in particolare per gli impianti di grandi dimensioni.
Per questa tipologia di impianti sono previste, tra l'altro, una riduzione degli incentivi e, dal punto di vista amministrativo, l'introduzione del meccanismo delle aste e dei registri per l'accesso agli incentivi stessi, che consentiranno in tal modo un controllo della spesa. L'obiettivo cui tende la nuova normativa è quello di coniugare lo sviluppo delle fonti rinnovabili in generale con la tutela ambientale, indirizzando il settore verso una crescita equilibrata e ordinata.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.