ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14514

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 570 del 16/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIOVANELLI ORIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/01/2012
Stato iter:
21/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/12/2012
FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 03/04/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/12/2012

CONCLUSO IL 21/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14514
presentata da
ORIANO GIOVANELLI
lunedì 16 gennaio 2012, seduta n.570

GIOVANELLI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
- Per sapere - premesso che:

la relazione della Corte dei conti del 2010 attesta già una scopertura dei dipendenti in servizio all'istituto Inps pari al 5,5 per cento e «per effetto di una ulteriore contrazione complessiva, che scende a 27.640 unità (28.250 nel 2009), nonostante il notevole ridimensionamento della dotazione organica da 32.074 a 29.262 posti operato in attuazione del decreto-legge n. 194 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 25 del 2010»;

la Corte dei conti evidenzia che per ridurre i disservizi e il ritardo dei pagamenti da parte dell'Inps per mancanza di personale: «va conclusivamente osservato che, nel quadro dei vigenti vincoli, si confermano prioritari i consentiti istituti della mobilità e, soprattutto, delle deroghe alle assunzioni, ove siano, come nel caso dell'Inps, corroborate da motivate e documentate richieste di adeguate dotazioni di risorse umane proprie, che consentano - tra l'altro - quanto meno il ricambio delle unità di uscita, per l'assolvimento dei nuovi e crescenti compiti istituzionali»;

dalla manovra economica del precedente Governo risalente ad agosto 2011 (decreto-legge n. 138 del 2011) si stabilisce un taglio lineare degli organici degli istituti previdenziali pari al 10 per cento da effettuare entro marzo 2012;

i vincitori di concorso dal profilo B1 sono pari a 319 persone tra vincitori e idonei e 166 di questi aspettano ancora di essere integrati nonostante l'istituto previdenziale abbia bisogno di loro;

la Corte dei conti è intervenuta più volte sull'abuso del lavoro interinale e sui blocchi del turn over da parte degli enti;

il decreto cosiddetto «salva Italia» stabilisce che gli enti previdenziali Inpdap e Enpals siano accorpati nell'Inps, il che aprirà una fase di profonda riorganizzazione, per cui solo alla fine della stessa sarà possibile definire l'effettivo fabbisogno di risorse umane del nuovo ente -:

se i Ministri interrogati non intendano almeno nel caso di enti in riorganizzazione, assumere iniziative anche normative per derogare al taglio lineare del 10 per cento previsto dal decreto-legge n. 138 del 13 agosto 2011 e perseguire gli stessi obiettivi di risparmio attraverso altri strumenti;

se i Ministri ritengano che sempre nel caso di enti in riorganizzazione si possa assumere un'iniziativa per derogare al limite del 20 per cento del turn over al fine di garantire la necessaria flessibilità gestionale allo scopo di evitare che la riorganizzazione finisca per penalizzare l'efficace produzione dei servizi;

se al fine di non penalizzare coloro i quali hanno sostenuto con profitto prove di concorso per uno degli enti oggetto della riorganizzazione si possa prevedere un prolungamento della vigenza delle graduatorie dei concorsi medesimi;

se non sia da prevedere il divieto tassativo di ricorrere a forme di lavoro interinale o ad altre forme di somministrazione di lavoro diverse dal pieno utilizzo delle forze già disponibili e da quelle acquisibili dalle graduatorie vigenti.
(4-14514)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata venerdì 21 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 738
All'Interrogazione 4-14514 presentata da
ORIANO GIOVANELLI

Risposta. - Con l'interrogazione parlamentare in esame si chiedono elementi di informazione circa le eventuali iniziative, anche normative, che il Governo intende adottare per derogare, con particolare riguardo all'Inps, alle disposizioni in materia di ulteriori riduzioni organiche e di limitazione delle facoltà assunzionali.
Si chiedono, altresì, elementi informativi circa l'assunzione dei candidati risultati idonei nei concorsi pubblici banditi dall'Inps, anche tramite il prolungamento della validità delle graduatorie, e circa l'eventuale introduzione del divieto di ricorso a forme di lavoro flessibile.
In premessa e in linea generale, si osserva che le numerose disposizioni legislative intervenute negli ultimi anni in materia di personale nel pubblico impiego, tramite il contingentamento delle assunzioni, hanno mirato alla riduzione dei costi derivanti dalle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni al fine di renderle coerenti con l'insieme delle altre misure di riduzione della spesa pubblica imposte dalla presente congiuntura economica.
In questo contesto, l'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 138 del 2011 ha previsto l'ulteriore riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 74, comma 1, del decreto-legge 112 del 2008, fra cui l'Inps, in misura non inferiore al 10 per cento con l'obiettivo di proseguire nel processo di riorganizzazione e razionalizzazione degli assetti pubblici.
Successivamente, l'articolo 21 del decreto-legge n. 201 del 2011 ha previsto la soppressione dell'Inpdap e dell'Enpals e il loro accorpamento nell'Inps, mantenendo fermo l'obbligo di cui al citato decreto-legge n. 138/2011 e prevedendo ulteriori misure di riduzione dei costi complessivi di funzionamento relativi all'INPS e agli enti soppressi.
A seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 216 del 2011, sono stati prorogati al 31 dicembre 2012 i termini per effettuare le nuove assunzioni e il termine previsto dal citato decreto-legge n. 138 del 2011 per procedere alle riduzioni delle dotazioni organiche.
Ai sensi del richiamato decreto-legge n. 216 del 2011, l'ente previdenziale potrà usufruire di tali proroghe solo a seguito del processo di riassetto organizzativo e funzionale previsto dal decreto-legge n. 201 del 2011 in conseguenza dell'accorpamento.
In tal modo, il legislatore ha inteso procrastinare le nuove assunzioni alla verifica dell'effettività delle carenze organiche risultanti dalla confluenza nell'Inps dei soppressi Enpals e Inpdap.
Inoltre, i successivi interventi normativi, in particolare l'articolo 13, comma 1-bis del decreto-legge n, 16 del 2012 e l'articolo 4, comma 77, della legge n. 92 del 2012, hanno introdotto nei confronti dell'istituto nazionale della previdenza sociale l'obbligo di adottare misure di razionalizzazione organizzativa, aggiuntive rispetto a quelle già previste, volte ad ulteriormente ridurre le spese di funzionamento dell'ente.
Per quanto riguarda nello specifico le facoltà assunzionali dell'istituto, come già evidenziato, la normativa vigente pone stringenti limiti in materia di assunzioni nel pubblico impiego, prevedendo la possibilità di assumere personale a tempo indeterminato solo nella misura del 20 per cento del risparmio di spesa derivante dalle cessazioni realizzate nel corso dell'anno precedente, nonché nel limite del 20 per cento delle unità cessate.
Ferme restando tali limitazioni, le autorizzazioni alle assunzioni concesse all'Inps nel 2011 hanno consentito di procedere all'assunzione di 401 unità di personale di vari profili ed ulteriori 80 unità nel corso del 2012.
In particolare, per quanto concerne le assunzioni dei vincitori del concorso pubblico per esami a 50 posti per l'area B, posizione economica B1, a fronte dei provvedimenti governativi di autorizzazione, sono state assunte dall'istituto 60 unità appartenenti alla predetta area funzionale.
Con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 marzo 2011 e del 7 luglio 2011 è stata, inoltre, concessa all'istituto l'autorizzazione all'assunzione di risorse del suindicato concorso per ulteriori 83 unità che sono state assunte nel mese di dicembre 2011.
Con riferimento all'assunzione degli idonei, si rappresenta, in via generale, che la giurisprudenza amministrativa è costante nel ritenere che i candidati risultati idonei nei concorsi pubblici non hanno un diritto soggettivo all'assunzione e che non sussiste per l'amministrazione l'obbligo di procedere alla loro assunzione o allo scorrimento della graduatoria durante il periodo di validità della stessa.
Il principio di buon andamento della pubblica amministrazione, sancito dall'articolo 97 della Costituzione, infatti, risponde a finalità ed esigenze che prescindono dall'interesse specifico del singolo candidato riguardando, piuttosto, l'interesse generale alla corretta gestione della finanza pubblica.
Con riguardo, poi, alla proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, si rammenta che l'articolo 1, comma 4, del decreto-legge n. 216 del 2011, ha previsto la proroga al 31 dicembre 2012 dell'efficacia delle graduatorie relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni, approvate successivamente al 30 settembre 2003.
Per quanto attiene, infine, alla possibilità di prevedere il divieto tassativo di ricorso a forme di lavoro flessibile, si evidenzia che il legislatore ha chiaramente espresso il proprio orientamento in merito nell'articolo 36 del decreto legislativo n. 165 del 2001, come modificato dal decreto-legge n. 112 del 2008.
Il comma 1 del citato articolo pone, infatti, la regola generale secondo cui le amministrazioni pubbliche provvedono al fabbisogno ordinario di personale prioritariamente mediante la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato secondo le procedure di reclutamento previste dall'articolo 35 del medesimo decreto legislativo, mentre il comma 2 dispone che il ricorso a forme di lavoro flessibile è subordinato alla necessità di rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali delle amministrazioni interessate.
Pertanto, il ricorso da parte dell'Inps a forme di lavoro flessibile è legittimato dalla disciplina sopra citata e si fonda su presupposti differenti che si sostanziano nell'esistenza di particolari e contingenti necessità che non hanno alcun riflesso sulle procedure concorsuali bandite dall'istituto.
Si evidenzia, dunque, che lo spirito delle norme che consentono il ricorso al lavoro flessibile e la natura del rapporto giuridico che ne consegue non incidono in alcun modo sugli assetti organizzativi dell'istituto né sulle relative dinamiche concernenti il personale.
In conclusione, pur prendendo atto delle specifiche motivazioni addotte dall'interrogante, allo stato, non sussistono le condizioni per prevedere deroghe ai cosiddetti tagli lineari o ai limiti imposti alle facoltà assunzionali dell'istituto previdenziale, tali iniziative potranno essere valutate solo in seguito al completamento del processo di riorganizzazione dell'ente.

Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Elsa Fornero.