ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14510

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 570 del 16/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 16/01/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 16/01/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 16/01/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 16/01/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 16/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 16/01/2012
Stato iter:
11/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

SOLLECITO IL 26/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/12/2012

CONCLUSO IL 11/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14510
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 16 gennaio 2012, seduta n.570

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

con l'entrata in vigore del decreto ministeriale 22 giugno 2011, attuativo del decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2010, n. 270, riguardante il riordino della struttura del segretariato generale della difesa, dal 31 dicembre 2011 presso il Ministero della difesa è stata resa operativa la soppressione della direzione generale della sanità militare. Conseguentemente, sono state soppresse tutte le posizioni dirigenziali civili attestate presso la citata direzione generale, ivi compreso quella concernente l'incarico di vice direttore generale ivi attribuita dal 27 aprile 2009 al dottor Cataldo Bongermino, dirigente di spicco del ruolo dei dirigenti civili della difesa;

il decreto ministeriale del 12 aprile 2011 con il quale il Ministro della difesa ha inteso emanare i criteri per il conferimento degli incarichi di funzione dirigenziale non generale, afferma testualmente al punto 3 dell'articolo 7, che «[...] tenuto conto del diritto dei dirigenti ad un incarico, il Direttore Generale per il Personale Civile, d'intesa con il Segretario Generale, provvede alla designazione dei dirigenti privi di incarico fra i posti di funzione rimasti vacanti, tenendo conto, ove possibile, di eventuali preferenze espresse dal dirigente interessate»;

nonostante la disponibilità a ricoprire un nuovo incarico manifestata dal predetto dirigente con numerose richieste inoltrate già a cominciare dall'aprile 2011, inspiegabilmente la direzione generale per il personale civile, con tutte le relative procedure di interpello (n. 3) esperite nel corso dell'anno passato, ha ritenuto di non assegnare allo stesso nessuno degli ottantotto posti di funzione dirigenziale non generale vacanti, in corso di ricopertura presso il Ministero della difesa, disattendendo la fondamentale disposizione recata dal citato decreto ministeriale 12 aprile 2011;
agli interroganti la vicenda - sotto il profilo dell'interesse pubblico - appare assurda e sconcertante ove si consideri, non solo per i numerosi incarichi dirigenziali vacanti come sopradetto, ma anche per la grave carenza di personale dirigenziale esistente presso l'Amministrazione Difesa che determina, fra l'altro, il temporaneo conferimento di incarichi dirigenziali a personale non dirigente, anche esterno, ai sensi dell'articolo 19 comma 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001;

la mancata attribuzione di nuovo incarico al dirigente Bongermino, attualmente privo di posto ed inoperoso, oltre a determinare danni all'erario, potrebbe configurare, secondo il consolidato orientamento della Corte di cassazione, anche ipotesi di demansionamento professionale suscettibile di risarcimento di danno patrimoniale, e non, a carico dell'amministrazione;

è indispensabile ripristinare, nell'ambito del Ministero della difesa, le condizioni di assoluta correttezza e legalità che consentano di prevenire sicuri contenziosi con concrete possibilità di soccombenza per l'amministrazione -:

quali siano i criteri in base ai quali sono conferiti gli incarichi dirigenziali non generali vacanti presso il Ministero della difesa e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di evitare che si verifichino episodi come quello di cui in premessa. (4-14510)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 11 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 732
All'Interrogazione 4-14510 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - Si evidenzia, in premessa, che la procedura di interpello - contenente la disponibilità di posti dirigenziali in ambito Difesa segnalata dall'interrogante (88 posti) - è stata avviata dalla Direzione generale per il personale civile sin dall'agosto 2011, quando il dirigente menzionato nell'atto era comunque incardinato nelle proprie funzioni di Vice Direttore generale della Direzione generale della sanità militare (5a fascia retributiva) che, peraltro, ha continuato a esercitare fino a tutto il 31 gennaio 2012, data di cessazione dell'operatività della soppressa Direzione generale.
Si precisa, inoltre, che la quasi totalità della predetta disponibilità di posti messi a interpello, alla pari peraltro di quelli oggetto di successive procedure di interpello bandite nella restante parte del 2011 e nella prima metà del 2012, fa riferimento a posizioni dirigenziali di 3a e di 4a fascia retributiva.
Peraltro, a carattere generale, si rappresenta che il conferimento degli incarichi dirigenziali non generali, avviene tenendo conto delle vigenti disposizioni normative e contrattuali, nonché del decreto ministeriale 12 aprile 2011, recante criteri per il conferimento, mutamento e revoca degli incarichi stessi.
Avuto riguardo, poi, all'asserzione dell'interrogante circa la grave carenza di personale dirigenziale esistente presso la Difesa, si osserva che non corrisponde all'attuale situazione, ed a quella che si verrà a creare nell'ambito del Dicastero.
Ciò in quanto, l'organico dei dirigenti civili, a seguito delle varie manovre finanziarie, ha subito costanti e sensibili riduzioni.
Da ultimo, in attuazione del decreto legge n. 138 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 148 del 2011, la dotazione organica dei dirigenti di seconda fascia è stata rideterminata in sole 133 unità complessive, cui si dovrà applicare la riduzione del 20 per cento ai sensi del decreto-legge n. 95 del 2012 (cosiddetta spending review).
È ragionevole ritenere, a conclusione di siffatti interventi, che difficilmente potranno sussistere carenze di una qualche entità.
Parimenti, il lamentato ricorso a personale non dirigenziale per ripianare, sulla base di quanto previsto dall'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, posizioni dirigenziali vacanti, non riveste assolutamente, né tanto meno lo rivestirà nel prossimo futuro, il carattere di strumento normale per fronteggiare le carenze come lascia intendere l'interrogante.
Al contrario, tale strumento presenta consistenza del tutto marginale rispetto al numero complessivo dei posti di funzione dirigenziali non generali previsti in ambito Difesa, anche in ragione dell'aliquota - normativamente prefissata e puntualmente rispettata - di posti conferibili ai sensi della citata norma.
Si rende noto, infine, che il Dicastero, sulla base delle vigenti disposizioni in materia, ha poi conferito all'interessato adeguato incarico dirigenziale di 5a fascia presso l'Ufficio generale della Sanità militare.
Pertanto, in considerazione di quanto sopra esposto, non si rinvengono iniziative di competenza da porre in essere.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.