ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14338

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 565 del 22/12/2011
Firmatari
Primo firmatario: LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/12/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/12/2011
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/12/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/12/2011
Stato iter:
09/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2012
CLINI CORRADO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/07/2012

CONCLUSO IL 09/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14338
presentata da
MARIA GRAZIA LAGANA' FORTUGNO
giovedì 22 dicembre 2011, seduta n.565

LAGANÀ FORTUGNO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

per il superamento dell'emergenza rifiuti nel territorio della Calabria, il commissario delegato preposto autorizzava la costruzione di una discarica di rifiuti solidi urbani nel comune di Malicuccà in località «La Zingara»;

numerose notizie stampa, cui si affiancano atti formali di denuncia da parte delle associazioni ambientaliste locali, del sindaco di Bagnara Calabra e da ultimo della Cgil, riportano presunte irregolarità sia nella scelta del sito sia nella realizzazione della stessa;

nel dettaglio di quanto scritto dagli organi d'informazione, si evince che nei pressi del sito individuato per lo smaltimento dei rifiuti vi erano pozzi artesiani, poi asciugati ed interrati, riconducibili alla sottostante falda acquifera che alimenta l'acquedotto denominato «Vina». Tale acquedotto rifornisce di acqua destinata a consumo umano i comuni di Palmi, Seminara, Melicuccà S. Anna, Taureana parte di Gioia Tauro e parte di Rosarno. Il rischio concreto di un'eventuale contaminazione delle acque potabili ha altresì indotto il commissario prefettizio di Palmi ad inviare al commissario straordinario una nota nella quale chiedeva rassicurazioni in merito;

sempre da quanto riportato dalla stampa e da video girati dalle associazioni testé citate, si stanno inoltre riscontrando, nei lavori di realizzazione della discarica, delle differenze sostanziali rispetto al progetto iniziale presentato, difformità che riguarderebbero le effettive dimensioni realizzate che vanno ben oltre quelle riportate inizialmente;

altro aspetto che desta preoccupazione è la presenza, proprio nel mezzo della discarica, di tralicci della Terna di tensione nominale 380.000 volt i cui cavi passano proprio sopra le vasche di accumulo da dove, secondo quanto in progetto, dovranno essere estratti biogas facilmente infiammabili -:

se intendano assumere iniziative affinché vi sia la massima trasparenza sia durante la finale fase realizzativa che durante la gestione della discarica in grado di rassicurare le popolazioni locali;

se non ritenga opportuno prevedere verifiche periodiche, da parte dei soggetti proposti a controlli che attestino la regolarità dei lavori e la loro conformità al progetto presentato ed alla normativa vigente;

se non ritenga necessario approfondire le motivazioni che sono state alla base della scelta del sito, visto che proprio in prossimità di esso vi sono già altre discariche esaurite e non ancora bonificate le quali già sottopongono l'intero territorio a stress ambientali di un certo rilievo e visto che per la realizzazione di tale opera sono stati divelti storici uliveti come attestano numerose testimonianze;

se non ritenga infine necessario, data la presenza di numerosi impianti non a norma insistenti nel territorio calabrese e gli episodi di mala gestione pubblica legata ad una forte presenza della criminalità, in fase di collaudo degli impianti, che avverrà presumibilmente nei primi mesi del prossimo anno, predisporre un'equipe di esperti terzi in grado di riscuotere la fiducia dei cittadini. (4-14338)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 9 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 662
All'Interrogazione 4-14338 presentata da
MARIA GRAZIA LAGANA' FORTUGNO

Risposta. - In relazione all'interrogazione in esame, concernente la realizzazione di una discarica nel comune di Melicuccà (Reggio Calabria), si rappresenta quanto segue.
Sulla questione, rientrando nelle competenze regionali, sono stati acquisiti elementi informativi dalla Regione Calabria, dipartimento politiche dell'ambiente, dalla provincia di Reggio Calabria, dal comune di Melicuccà, dal commissario delegato per il superamento della situazione di emergenza nel settore dei rifiuti nel territorio della regione Calabria e dall'Arpacal, dipartimento provinciale di Reggio Calabria.
La discarica in oggetto, sita nel comune di Melicuccà (Reggio Calabria), in località «La Zingara», è stata autorizzata dal commissario delegato per il superamento della situazione di emergenza nel settore dei rifiuti nel territorio della regione Calabria, avvalendosi dei poteri in deroga conferitigli dall'articolo 4 ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3731 del 16 gennaio 2009 («Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Calabria» - Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2009).
L'esercizio della discarica è vincolato al rispetto delle condizioni previste dall'articolo 9 del decreto legislativo n. 36 del 2003 e, in fase di gestione, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, (Arpa), è individuata dal decreto legislativo n. 59 del 2005, quale soggetto preposto ai controlli periodici circa la corretta gestione dell'impianto.
La realizzazione della discarica, da utilizzarsi a servizio del sistema di trattamento dei rifiuti solidi urbani denominato «Calabria Sud», è stata preceduta, già in fase progettuale, da tutte le dovute verifiche ed approfondimenti tecnici necessari al fine di verificare la compatibilità del sito prescelto con la realizzazione dell'opera.
Il comune di Melicuccà ha evidenziato come, in fase di individuazione dell'area, è emerso che parte del sottosuolo dei terreni interessati dai lavori presentava notevoli quantità di rifiuti che oggi sono stati caratterizzati, classificati ed in parte rimossi ed avviati in idonei siti di smaltimento o in attesa di collocamento nel nuovo impianto.
Durante le verifiche sono stati, tra l'altro, approfonditi i criteri costruttivi, nel rispetto della normativa vigente in materia ambientale, e la scelta localizzativa del sito, tenendo debitamente conto di tutte le osservazioni fatte emergere dagli organi competenti e dalle associazioni ambientaliste.
Con ordinanza n. 8486 del 17 settembre 2009 il commissario delegato per l'emergenza ambientale ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione della discarica e successivamente con ordinanza n. 9046 del 29 giugno 2010 è stato approvato il progetto definitivo-esecutivo ed è stata individuata la Società T.E.C. S.p.A. per la realizzazione e la gestione della discarica.
La provincia di Reggio Calabria, con delibera del consiglio provinciale n. 9 del 25 gennaio 2011 ha, in seguito, approvato il piano provinciale per la gestione integrata dei rifiuti urbani nel quale, tra l'altro, la costruenda discarica di Contrada «La Zingara» è stata individuata quale parte del sistema di smaltimento dei rifiuti.
In termini autorizzativi, il progetto della discarica è stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale (Via) dal competente dipartimento politiche dell'ambiente della regione Calabria, con esito favorevole, giusto decreto di compatibilità ambientale n. 2862 dell'11 marzo 2010 e con successivo decreto n. 10348 del 23 agosto 2011, ed ha conseguentemente ottenuto il rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione, preceduta da conferenza di servizi, ove tutti gli enti territorialmente competenti (ArpaCal, Provincia di Reggio Calabria, ASP, Comune di Melicuccà, dipartimento politiche agricole della regione Calabria) hanno potuto valutare le scelte tecniche e localizzative dell'opera, esprimendo parere favorevole alla realizzazione della stessa.
Con riferimento alla presenza di una falda acquifera sottostante l'area destinata alla discarica, giova sottolineare che i tecnici del settore 15-Ambiente-energia-demanio idrico e fluviale-Apq infrastrutture della provincia di Reggio Calabria, sollecitati anche dalle informazioni diffuse dai media, durante l'esecuzione dei lavori, pur confermando l'idoneità del sito, ai fini di una maggiore tutela del corpo idrico sotterraneo, si è ritenuto tuttavia di incrementare lo strato argilloso del pacchetto di impermeabilizzazione di fondo del primo lotto di discarica.
L'Arpacal, dipartimento provinciale di Reggio Calabria - servizio suolo e rifiuti - nel sottolineare che il decreto legislativo del 13 gennaio 2003, n. 36 «Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti», nell'allegato 1 (Criteri costruttivi e gestionali degli impianti di discarica) - al comma 2 punto 4 - definisce i criteri generali da rispettare per la protezione del terreno e delle acque, ha riferito che la presenza di falde acquifere non costituisce vincolo per la costruzione di una discarica.
Nel corso delle indagini preliminari sulle acque sotterranee, un approfondimento della situazione idrogeologica dell'area, ha portato alla redazione di una relazione idrogeologica integrativa che ha evidenziato l'esistenza di un punto anomalo dove si riduceva il franco tra il piano di posa dell'argilla ed il livello idrico delle acque. Tale situazione ha determinato, per garantire una maggiore protezione della falda, l'introduzione di un miglioramento nell'esecuzione dell'impermeabilizzazione del fondo nel sollevamento dello stesso. Tali miglioramenti sono stati effettuati e verificati durante il collaudo avvenuto il 13 settembre 2011.
La suddetta agenzia ha riferito che continua a seguire i lavori di realizzazione della discarica, eseguendo i monitoraggi ambientali che, di volta in volta, si riterranno opportuni per la salvaguardia ambientale ed ha inoltre precisato che è previsto un monitoraggio costante, a mezzo di piezometri e pozzi esistenti, delle acque sotterranee e delle acque superficiali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Corrado Clini.