ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 554 del 29/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: GARAGNANI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 24/11/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/11/2011
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
RUPERTO SAVERIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14016
presentata da
FABIO GARAGNANI
martedì 29 novembre 2011, seduta n.554

GARAGNANI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

si fa riferimento alla ipotizzata decisione dell'assessore al welfare del comune di Bologna di interventi protettivi dal freddo con la costruzione a carico del comune di «rifugi di legno» per gli immigrati irregolari;

la legislazione nazionale, in quanto tale ha come scopo la tutela della collettività intera e pertanto, a parere dell'interrogante, deve necessariamente prevalere su provvedimenti in contrasto con la medesima assunti dalla Giunta comunale;

non è certo in discussione il principio di solidarietà nei confronti di chi versa in condizioni di estrema indigenza bensì un preciso indirizzo politico che un Governo ed il Parlamento ha democraticamente assunto per razionalizzare l'afflusso indiscriminato di clandestini privi di ogni prospettiva e di tutela nel nostro paese -:

se il Governo intenda dare una risposta precisa che, al di là del fatto particolare che è oggetto della presente interrogazione, chiarisca i margini di discrezionalità degli enti locali nel trattamento degli immigrati irregolari. (4-14016)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-14016 presentata da
FABIO GARAGNANI

Risposta. - Con riferimento al quesito posto dall'interrogante, si rappresenta che, ai sensi dell'articolo 40 del decreto legislativo n. 286 del 1998, i comuni provvedono - in collaborazione con regioni e province - alla predisposizione di strutture abitative volte ad ospitare stranieri regolarmente soggiornanti per motivi diversi dal turismo, temporaneamente impossibilitati a provvedere alle proprie esigenze di alloggio e di sussistenza. La predisposizione di misure di accoglienza per gli stranieri in difficoltà può essere svolta dai comuni nell'ambito della loro competenza in materia di assistenza sociale e deve attuarsi, in ogni caso, nel rispetto delle norme che disciplinano la presenza degli stranieri sul territorio dello Stato.
Per quanto riguarda il caso specifico di Bologna, dagli elementi di risposta forniti dalia locale prefettura risulta che tali norme siano state rispettate. Il 21 novembre 2011, l'Assessore al welfare del comune di Bologna ha presentato, nel corso di una conferenza stampa, il progetto «piano freddo 2011-2012» consistente in una serie di misure di accoglienza per persone senza fissa dimora, da attivare durante il periodo invernale, utilizzando strutture provvisorie - segnatamente containers - ubicati presso l'area periferica denominata «Parco Nord».
Tali strutture sono state utilizzate per integrare il numero complessivo di posti letto già esistenti presso i cinque asili notturni (casa del riposo notturno «Zaccorelli», casa del riparo notturno, centro di accoglienza «Beltrame», centro di accoglienza «Capo di Lucca», casa del riposo notturno «Madre Teresa di Calcutta») siti nei comune capoluogo, nel tentativo di corrispondere all'esigenza di accoglienza - nei mesi invernali - dei soggetti in condizione di indifferibile necessità sociale.
Il piano è stato redatto sulla base dell'atto di indirizzo approvato dalla giunta comunale, anche in considerazione di quanto previsto in materia dalla legislazione regionale e dell'orientamento della Corte costituzionale in tema di tutela dei diritti inviolabili, quali quello alla salute inteso in un senso ampio e comprensivo anche degli interventi di natura socio-assistenziale.
Per quanto riguarda l'accesso alle strutture - fisse e mobili - si fa presente che tutti gli ospiti sono stati identificati, all'atto del loro ingresso, a cura degli operatori dell'ente gestore, mediante esibizione dei documenti in loro possesso, di cui è stata fatta una copia.
L'ufficio «esclusione sociale» del comune ha trasmesso alla locale questura, con cadenza giornaliera, l'elenco dei nominativi dei soggetti ospitati nel corso della notte precedente, specificando la scadenza del periodo di permanenza autorizzato. I nominativi sono stati quindi controllati tramite le banche dati delle forze di polizia, al fine di individuare e verificare eventuali procedimenti penali e situazioni di irregolarità.
Chiarito che la presenza di immigrati all'interno delle strutture del «piano freddo» è stata, comunque, sempre registrata dalla competente questura, è infine opportuno evidenziare anche l'efficacia di un sistema di accoglienza che - oltre a fornire uno strumento di monitoraggio della realtà sociale della città - ha permesso di prendere in carico persone che vivono forti disagi e di attivare percorsi di recupero e reinserimento sociale, in collaborazione con i servizi del territorio.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Saverio Ruperto.