ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13967

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 552 del 22/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/11/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/11/2011
Stato iter:
15/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2012
VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/01/2012

SOLLECITO IL 04/06/2012

SOLLECITO IL 02/08/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/10/2012

CONCLUSO IL 15/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13967
presentata da
ERMETE REALACCI
martedì 22 novembre 2011, seduta n.552

REALACCI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

la Tunisia ha predisposto, già sotto il precedente Governo Ben Ali, un «Piano Solare Tunisino» (PST) che prevede 33 progetti per complessivi circa 2 miliardi di euro da finanziare da fonti diverse e che potrebbe offrire una importante occasione per le aziende della «Green Economy» italiana, nonché per lo sviluppo e la crescita in Tunisia con evidenti impatti positivi sulla pace e sui processi migratori;

ENEA, già dal 2010, in collaborazione con la società italo-tunisina di consulenza alla cooperazione allo sviluppo nel Maghreb «SDI Med» ha avviato contatti e predisposto accordi con l'Agenzia Nazionale Tunisina per l'Energia (ANME), che gestisce il PST e con i responsabili dei principali progetti del Piano, per favorire la partecipazione italiana al PST. In occasione poi dell'evento di presentazione in Tunisia del PST «Solar Energy Conference» che, lo scorso 28-29 ottobre 2010, ha avuto grossa rilevanza nell'ambito territoriale dell'Africa mediterranea, il sottosegretario al Ministero per lo sviluppo economico, onorevole Stefano Saglia, anche in presenza di esponenti del passato Governo Bel Ali giunti a sottoscrivere l'accordo per il nuovo elettrodotto Tunisia-Italia da 1200 megawatt, ha confermato l'importanza strategica del ruolo di ENEA per la partecipazione al piano solare tunisino, sottolineando in particolare la ricerca e sviluppo ENEA del «solare a concentrazione» (il «solare termodinamico» avviato da Rubbia durante la sua presidenza ENEA) tecnologia nella quale l'Italia ha raggiunto una eccellenza a livello mondiale e che è avviata anche ormai in produzione industriale, con un impianto dimostrativo in Sicilia ed un accordo con l'Egitto per un ulteriore impianto;

nel luglio 2011 la ANME ha concordato con ENEA un testo di accordo quadro di cooperazione tecnologia in tema di fonti rinnovabili, energia solare e in particolare solare a concentrazione, non ancora firmato;

i fatti accaduti nel periodo della cosiddetta rivoluzione della «Primavera araba» hanno contribuito ad un rapido cambio di regime in Tunisia culminato con le recenti elezioni nazionali di ottobre 2011 ed in conseguente rallentamento delle attività bilaterali di cooperazione scientifica e tecnologica tra i due Paesi anche per il previsto avvicendamento degli organismi dirigenti delle agenzie governative tunisine; un accordo tra ANME e l'omologa agenzia francese è già stato stipulato, ed importanti investimenti tedeschi e spagnoli risultano essere attivati, mentre appare difficile in Italia reperire le necessarie risorse in supporto alla controparte tunisina, e risulta assente ad oggi una iniziativa politica di sostegno alle partnership italo-tunisine -:

quali iniziative urgenti intendano assumere i Ministri interrogati per finalizzare e dare nuovo slancio alla cooperazione scientifica e tecnologica italo-tunisina in particolare nel settore delle fonti rinnovabili, che potrebbe costituire una opportunità importante sia in quanto mercato per le aziende italiane impegnate nello sviluppo delle fonti rinnovabili sia per il rafforzamento del ruolo dell'Italia nel contribuire allo sviluppo ed alla pace nel Mediterraneo;

se non si intenda finanziare con le opportune risorse un progetto strategico per l'area mediterranea di cui l'Italia potrebbe essere guida;

se non si ritenga altresì utile, per tramite della rappresentanza italiana a Tunisi, ribadire il concreto interesse da parte del Governo italiano al nuovo Governo di Tunisi nel progetto ENEA-ANME. (4-13967)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 15 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 703
All'Interrogazione 4-13967 presentata da
ERMETE REALACCI

Risposta. - Con riguardo alla richiesta di conoscere le iniziative che si intendano assumere per il rilancio della partnership italo-tunisina in materia di interventi di investimento nel settore dell'energia solare ed al connesso, sollecitato avvio di attività diplomatica tendente a ribadire l'interesse del Governo italiano per il buon esito degli accordi intrapresi - a suo tempo - tra Enea e Anme (Agenzia nazionale tunisina per l'energia) per la partecipazione delle imprese italiane alla fase realizzativa del piano solare tunisino, si rappresenta che questo Ministero ha sempre seguito con la massima attenzione gli sviluppi dei rapporti commerciali in argomento che hanno avuto concreto impulso anche successivamente alla nuova situazione politica della Tunisia, per quanto reso possibile dal mutamento della realtà di contesto.
In particolare, circa gli accordi Enea-Anme, giova precisare che nel 2011, per iniziativa italiana, è stato discusso e formulato il testo di un Memorandum of Understanding finalizzato all'instaurazione di relazioni permanenti reciproche per la ricerca nel settore.
Per ovviare alla sua mancata sottoscrizione definitiva da parte dell'Agenzia tunisina, l'unità tecnica dell'Enea ha cercato l'intermediazione della SDI Med, impresa italiana con sede a Tunisi, coinvolgendola attivamente nello stabilire contatti diretti con i responsabili politici e tecnici del Piano solare tunisino, nonché nel riprendere quelli con la stessa Anme al fine di garantire la partecipazione alla realizzazione degli interventi programmati delle imprese italiane operanti segmento di mercato di cui trattasi.
Per consolidare tali positive sinergie - senza insostenibili aggravi di spese per l'erario pubblico - è attualmente in fase di predisposizione un Protocollo di accordo con la SDI Med per lo sviluppo congiunto e la promozione, senza vincoli di esclusiva, delle tecnologie ENEA in Tunisia; quanto al finanziamento di ulteriori progetti strategici per il potenziamenti delle energie rinnovabili nell'area mediterranea, volto a garantire all'Italia l'assunzione di una leadership nel settore, trattasi di iniziativa che, nell'attuale momento congiunturale, non può prescindere da attente valutazioni di sostenibilità finanziaria e dall'assenza di altre priorità.
Per completezza di informazione, si fa presente in proposito che il Governo italiano si sta attivamente occupando di offrire spazi alle imprese nazionali anche in altri segmenti del mercato tunisino in espansione.
Nella specie, sono in corso trattative specifiche tra la «Tunisie telecom» monopolista nazionale della telefonia e delle telecomunicazioni, per lo sviluppo su base locale di servizi di «cloud computing» in collaborazione con l'ENEA.
Inoltre, è costante l'impegno volto a dare seguito all'accordo relativo alla costruzione del cavo Italia-Tunisia per il trasporto dell'energia elettrica dalla Sicilia. Attualmente, infatti, questo Ministero, insieme alla controparte tunisina, nonché ai due operatori di rete (le società Terna e Steg, quali soci della società mista Elmed Etudes incaricata della progettazione) ed agli altri partners internazionali che hanno aderito all'iniziativa partecipando ad apposita selezione pubblica, si sta adoperando per rendere il contesto regolatorio più favorevole ai potenziali investitori, senza però modificarne l'impostazione di base che prevede che il progetto si regga sul solo differenziale di prezzo fra il mercato elettrico italiano e quello tunisino, senza gravare sulle bollette elettriche italiane.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Massimo Vari.