VACCARO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la Cooper Standard Automotive Italy s.p.a. di Battipaglia (SA) è un'azienda del gruppo internazionale Cooper Standard Automotive Inc., specializzato nella produzione e commercializzazione di sistemi e componentistica per il settore automobilistico;
con accordo sindacale del 10 settembre 2010 i rappresentanti dell'azienda, la rappresentanza sindacale unitaria e le organizzazioni sindacali territoriali hanno sancito un programma di lavoro che, tuttavia, non è stato rispettato;
in base a tale programma, la produzione delle guarnizioni del vano porta della «940» (Giulietta Alfa Romeo) doveva restare attività di specifica competenza dello stabilimento di Battipaglia che, in caso di delibera positiva da parte del Cliente FIAT, avrebbe dovuto adeguarsi dal punto di vista delle attrezzature; nel programma veniva poi ribadita la scelta strategica, per il medesimo stabilimento, dello sviluppo della tecnologia termoplastica; infine, veniva confermato il management europeo della Cooper presente a Battipaglia;
a distanza di un anno da tale accordo, la tecnologia termoplastica non è mai stata sviluppata - in quanto implementata in altri stabilimenti europei a più basso costo del lavoro - e la lavorazione delle guarnizioni verrà spostata, secondo quanto deciso dal gruppo Cooper, presso lo stabilimento di Ciriè (TO);
tale spostamento comporterà un aumento del già considerevole numero di persone in cassa integrazione guadagni straordinaria per mancanza di commesse, nonché un incremento delle spese di trasporto e quindi dei costi di produzione, tenuto conto dei luoghi dove avviene l'effettiva produzione dei componenti (Cassino, Melfi, Pomigliano);
risulta all'interrogante che, in un recente incontro con i responsabili Italia ed Europa del gruppo Cooper, è stato proposto l'avvio a Battipaglia di un'attività di assemblaggio in termoplastico del raschiavetro della «940» in sostituzione della lavorazione delle guarnizioni;
tale prospettiva non soddisfa le richiesta sindacali in quanto l'attività proposta non è ritenuta paragonabile a quella cessata; le organizzazioni sindacali e la rappresentanza sindacale unitaria, per contro, hanno chiesto che a Battipaglia venga sviluppato l'intero processo di lavorazione in termoplastica del particolare da assemblare;
i vertici del gruppo si sono riservati tre settimane di tempo per esaminare tale proposta e/o produrre eventuali alternative;
al momento lo stato di agitazione ha visto la proclamazione di scioperi a singhiozzo, che comunque hanno permesso all'azienda di non fermare le attività per il cliente, e di un sit-in di protesta davanti ai cancelli della fabbrica;
la vicenda rischia di rappresentare l'ennesimo caso di smembramento di un'importante realtà industriale del Mezzogiorno -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione in premessa;
quali iniziative e in quali tempi il Ministro interrogato intenda intraprendere, per quanto di competenza, al fine di agevolare la rapida conclusione di un accordo tra le parti interessate e assicurare la piena ripresa delle attività della Cooper di Battipaglia. (4-13894)