ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13876

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 549 del 12/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/11/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 11/11/2011
Stato iter:
24/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2012

CONCLUSO IL 24/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13876
presentata da
MARIA GRAZIA LAGANA' FORTUGNO
sabato 12 novembre 2011, seduta n.549

LAGANÀ FORTUGNO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

la decisione operativa, assunta recentemente da Trenitalia, di sopprimere a partire dal prossimo 12 dicembre, ben 21 convogli a lunga percorrenza che assicurano i collegamenti tra il Nord ed il Sud del nostro Paese, ed in particolare con la Calabria, rappresenta un danno incalcolabile per le decine di migliaia di persone che si spostano in treno, non potendosi permettere i costi, generalmente molto più esosi del trasporto aereo; in buona sostanza scompaiono tutti i treni notturni per Roma, Torino, Milano, Bolzano e Venezia;

tutto questo non fa che penalizzare ulteriormente le regioni meno sviluppate del Mezzogiorno, e in particolare la Calabria, aggravando la condizione di isolamento che da sempre caratterizza quest'ultima rispetto ad altre aree nazionali più fortunate; infatti, già da tempo erano stati completamente soppressi i collegamenti ferroviari lungo la dorsale ionica, costringendo la Locride ad una condizione di marginalità indegna per un paese civile;

l'aspetto ancora più grave è che questa decisione diventerà operativa proprio in concomitanza con il periodo natalizio, penalizzando dunque fortemente l'utenza calabrese e meridionale in generale in un momento in cui la domanda di mobilità sulle tratte Nord-Sud è altissima; ci si chiede, pertanto, come faranno migliaia e migliaia di emigrati meridionali a ricongiungersi alle proprie famiglie in un quadro di situazione così fortemente penalizzato dalla crisi economico-finanziaria, che in questi ultimi giorni ha raggiunto un livello di inaudita gravità; non vanno sottaciuti, peraltro, anche i rischi ed il disagio che saranno vissuti, in conseguenza dei tagli, dai dipendenti di Trenitalia, che attraverso le organizzazioni sindacali, hanno più volte manifestato le proprie difficoltà ed il proprio dissenso;

è possibile che solo i vertici e l'amministratore delegato dell'azienda, che peraltro ne ha tessuto le lodi, evidenziando le floride condizioni in cui versa la relativa cassa, non dimostrino di conoscere questa grave situazione -:

quali provvedimenti intenda adottare in seguito alle decisioni di Trenitalia, al fine sia di non penalizzare ulteriormente i collegamenti ferroviari Nord-Sud e la relativa utenza, sia il personale dipendente della stessa azienda. (4-13876)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 24 maggio 2012
nell'allegato B della seduta n. 638
All'Interrogazione 4-13876 presentata da
MARIA GRAZIA LAGANA' FORTUGNO

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Come è noto, nell'ambito del trasporto ferroviario, il «Servizio Universale», teso a garantire il diritto alla mobilità, comprende quei treni di media/lunga percorrenza, di cui fanno parte quelli della Sicilia e buona parte di quelli della Calabria, che per poter essere effettuati necessitano di una contribuzione pubblica, definita nell'ambito di un contratto di servizio nazionale, in quanto presentano un conto economico negativo.
L'offerta ferroviaria assicurata dal contratto di servizio pubblico, sottoscritto tra Trenitalia, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministero dell'economia e delle finanze, valido per il 2009-2014, garantisce i collegamenti necessari alla continuità territoriale di aree collocate nel sud del Paese con il territorio nazionale, caratterizzati da una domanda particolarmente debole e quindi da un elevato differenziale tra costi e ricavi.
In attesa di una eventuale riperimetrazione dei servizi contribuiti, il vettore ferroviario ha ritenuto di tener conto delle perdite evidenziate nell'ultimo periodo, che si attestano a circa 134 milioni di euro per l'anno 2011.
In tale ottica, ferme restando le tratte servite, che costituiscono elemento imprescindibile del servizio universale, si è reso necessario procedere ad una parziale rimodulazione dei servizi offerti.
Ciò si è tradotto in una riduzione della percorrenza dei treni notte da e per la Sicilia, che ovviamente servono anche le stazioni della Calabria tirrenica, più costosi e meno frequentati, in coerenza con la tendenza in atto sui mercati europei, ma senza pregiudicare la possibilità, da parte dell'utenza, di raggiungere le destinazioni finali.
Infatti, si è comunque provveduto ad assicurare il servizio sulle direttrici nord-sud del Paese, con l'attestamento a Roma dei treni notturni della Sicilia da e per il Nord Italia e con proseguimento del viaggio in alta velocità ad una speciale tariffa per l'utenza calabrese e siciliana senza, tuttavia, pregiudicare i tempi complessivi di percorrenza.
Sono stati soppressi, altresì, i collegamenti notturni periodici, effettuati, cioè, solo in alcuni giorni o brevi periodi dell'anno.
In particolare, per quanto concerne la fascia ionica della Calabria, il suddetto programma di riorganizzazione ha comportato la soppressione della coppia di intercity notte Milano-Bari-Reggio Calabria e viceversa via ionica (con sezione da e per Torino), che presentava frequentazioni estremamente basse.
La coppia di intercity diurni Crotone-Milano (e viceversa), analogamente a quanto previsto per gli altri collegamenti di «Servizio Universale» che percorrono la direttrice adriatica, è stata, invece, attestata a Bologna, da dove è possibile proseguire con interscambio per le destinazioni finali del nord, mentre la tratta Crotone-Taranto e viceversa viene effettuata con autobus.
Per quanto riguarda, invece, la fascia tirrenica in particolare, i collegamenti notturni tra Paola e Roma e viceversa, l'offerta attuale prevede 3 treni espressi notte.
A questi si aggiungono, in ogni caso, i collegamenti giornalieri diurni costituiti da 1 coppia di eurostar/alta velocità «Frecciargento», 2 coppie di eurostar e 6 coppie di intercity.
Esistono, peraltro, ulteriori soluzioni di viaggio attraverso interscambio con i servizi alta velocità nelle stazioni di Napoli o Salerno.
Questo Governo, ben consapevole dei disagi dei cittadini calabresi, nell'ambito dell'aggiornamento del secondo periodo contrattuale - anni 2012-2014 - sta provvedendo alla revisione dell'offerta attraverso una valutazione tecnica finalizzata, tra l'altro, alla possibilità di realizzare un collegamento diretto su Milano dalla Sicilia ed uno, sempre su Milano, dalla Calabria, a partire dai prossimi mesi. La nuova proposta di rimodulazione del perimetro di offerta del contratto di servizio, da rendere eventualmente operativa gradualmente fino a completa applicazione con il cambio orario del prossimo 12 giugno 2012, è attualmente in fase di valutazione presso i competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Si fa presente, tuttavia, che la predetta rimodulazione e l'eventuale successiva riperimetrazione dei servizi dovranno avvenire in assenza di risorse ulteriori, considerato che la legge di stabilità n. 183 del 12 novembre 2011 ha assegnato al contratto di servizio lo stesso stanziamento disposto per il 2011.
Si comunica, inoltre, che l'evolversi della situazione verrà costantemente monitorata considerato che il tema della mobilità è oggetto di particolare attenzione da parte di questo Governo.
In relazione ai riflessi sul piano occupazionale, si segnala che la razionalizzazione del servizio «notte» ha generato circa 1.700 esuberi, 900 tra il personale di Trenitalia ed oltre 800 tra i dipendenti delle ditte che fornivano i servizi di accompagnamento notte in regime di appalto o subappalto.
Per i 900 dipendenti di Trenitalia, sono state individuate le azioni di ricollocazione all'interno del gruppo, che hanno consentito di risolvere completamente la problematica.
Per quanto riguarda gli oltre 800 dipendenti delle ditte in appalto, 182 erano impiegati presso l'azienda Wasteels, che svolgeva prevalentemente servizi di accompagnamento notte su tratte internazionali e 483 presso l'azienda Servirail, che svolgeva servizi accompagnamento notte su tratte nazionali.
Relativamente agli 86 lavoratori di rail service Italia (Rsi), il gruppo ferrovie dello Stato pur confermando la volontà di individuare una soluzione nei loro confronti, precisa che tale vicenda è riferibile esclusivamente al preesistente stato di crisi dell'azienda Rsi, non essendo stata determinata dalla contrazione dell'offerta commerciale sul segmento «notte». Il rimanente personale è riconducibile ai servizi subappaltati.
Nel corso di una riunione svoltasi il 12 dicembre 2011, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha sollecitato le parti a formalizzare le procedure di cambio appalto con la nuova ditta affidataria in via provvisoria del servizio, al fine di definire il numero dei lavoratori che verranno assunti in virtù della clausola sociale e per determinare con precisione il numero degli esuberi a cui potranno eventualmente applicarsi trattamenti di sostegno al reddito, anche in deroga.
Accogliendo l'invito del Ministero del lavoro, il gruppo Ferrovie dello Stato ha promosso e partecipato, presso l'unione degli industriali di Roma, ad un incontro tra le aziende interessate alla successione di appalto e le organizzazioni sindacali, al fine di favorire una soluzione alla crisi occupazionale. Nel corso di tale incontro, la ditta appaltatrice Angel Service Srl ha quantificato in circa 320 unità il bacino dei lavoratori interessati dal passaggio di attività, per cui tali lavoratori vanno sottratti dal numero complessivo degli oltre 800 esuberi.
Ferrovie dello Stato italiane ha comunque fin dall'inizio dichiarato di voler garantire, entro i prossimi 24 mesi e nell'ambito dei servizi affidati in appalto, la progressiva ricollocazione dell'eventuale personale che non troverà utile collocazione nell'appalto del servizio di accompagnamento notte. Tale termine, potrebbe tuttavia essere ridotto in considerazione delle diverse peculiarità territoriali.
Un impegno in tal senso è stato già raggiunto il 30 dicembre 2011 nella Regione Lombardia dove hanno trovato soluzione occupazionale 152 lavoratori.
Per quanto riguarda, invece, il personale operante nelle regioni Sicilia, Lazio, Piemonte e Veneto si stanno cercando soluzioni simili a quelle già individuate in Lombardia; nell'immediato, sono stati fissati incontri con i rappresentanti della regione Veneto e con i rappresentanti della regione Sicilia.
Il percorso sopra individuato ha trovato il sostegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che ha dichiarato la sua disponibilità a valutare l'applicazione delle misure di sostegno al reddito in favore dei lavoratori interessati, con le modalità e nei limiti previsti dalla normativa vigente.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.