ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13863

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 549 del 12/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: ZACCHERA MARCO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/11/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/11/2011
Stato iter:
18/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/06/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/06/2012

CONCLUSO IL 18/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13863
presentata da
MARCO ZACCHERA
sabato 12 novembre 2011, seduta n.549

ZACCHERA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

anche recentemente si sono registrate frane, smottamenti e danni a strutture private causate dal «Rio Rampolino» ruscello scorrente nei comuni di Stresa e Baveno (provincia di Verbania) a valle della autostrada A 26 Voltri-Gravellona Toce e che sfocia poi nel lago Maggiore;

come sottolineato da numerose constatazioni geologiche e da una reiterata corrispondenza tra comuni, regione Piemonte e società Autostrade la costruzione dell'autostrada ha comportato l'immissione nell'alveo di questo rigagnolo, di un volume di acque molto maggiore che in passato tanto che, in occasione di piene, scendono pericolosamente a valle causando visibili danni;

è evidente questa connessione con i lavori autostradali, visto che tali ingenti danni si sono verificati, purtroppo ormai in numero sempre più ricorrente vista l'ormai instabilità generale del versante, tutti dopo la conclusione dei lavori della A26 e mai precedentemente -:

se non si ritenga di dover intervenire nei confronti della società Autostrade al fine di verificare la situazione e assumere immediate misure, di concerto con tutti gli enti preposti, per superare questa situazione di pericolo idrogeologico. (4-13863)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 18 giugno 2012
nell'allegato B della seduta n. 651
All'Interrogazione 4-13863 presentata da
ZACCHERA

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame cui si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 20 dicembre 2011, sono state chieste dettagliate informazioni alla Società Anas che ha riferito quanto segue.
L'Autostrada A26 Genova Voltri-Gravellona Toce sovrappassa rio Rampolino con due ponti affiancati, denominati «Fiume Ghidogna», aventi luce di circa 40 metri.
Le spalle sono state posizionate al di fuori degli argini e ad una quota che ha consentito di lasciare completamente libera la sezione idraulica del rio Rampolino. I preesistenti argini del rio, in corrispondenza dell'opera, sono stati rivestiti con pareti in cemento armato, rinforzate da tiranti di ancoraggio. Le strutture in cemento armato non presentano alcuna lesione o segno di dissesto.
Nell'intervia tra le due spalle è stata a suo tempo realizzata una piastra in calcestruzzo, utilizzata esclusivamente durante la costruzione dell'autostrada per il posizionamento delle macchine operatrici, che presenta alcuni segni di scalzamento ma non riveste alcuna funzione strutturale.
L'opera di scarico del sistema di drenaggio dell'adiacente galleria autostradale Mottarone I che immette l'acqua drenata direttamente nel rio Rampolino è ubicato a valle della spalla lato Genova della carreggiata nord: anche su questa struttura non si sono riscontrati particolari fenomeni di scalzamento.
Si segnala, inoltre, che il volume delle acque immesso nel rio, a seguito della costruzione dell'autostrada, risulta limitato al deflusso delle acque di pavimentazione e al tubo di scarico proveniente dalla galleria Mottarone. Tale immissione è da considerarsi, in ogni caso, trascurabile rispetto alla portata idrica determinata dal bacino idrografico di competenza del rio Rampolino.
Nel concludere, Anas ha fatto presente che i fenomeni di erosione dei terreni di sponda del rio, visibili nel tratto a valle del ponte autostradale, non possono essere ricondotti ai lavori autostradali, ma più verosimilmente a questioni generali legate alle caratteristiche idrologiche e geomorfologiche del torrente e del bacino idrografico che lo alimenta.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.