ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13842

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 547 del 08/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/11/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2011
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2011
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 08/11/2011
Stato iter:
22/01/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2013
ORNAGHI LORENZO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2013

CONCLUSO IL 22/01/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13842
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
martedì 8 novembre 2011, seduta n.547

FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

è trascorso più di un anno dal grave episodio del crollo della cosiddetta «Scuola dei Gladiatori» all'interno degli scavi archeologici di Pompei;

venerdì 20 ottobre 2011 vi è stato un ulteriore crollo di un tratto delle antiche mura di fortificazione della città all'interno dell'area aperta al pubblico;

il Governo ha annunciato di mettere a disposizione oltre 100 milioni di euro per la messa in sicurezza del sito di Pompei nonché l'assunzione di alcune decine di unità (inizialmente 40 operai più 30 archeologi, per un totale di 70 unità, successivamente scese a 25, in virtù della misura in deroga - approvata con il decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 75 del 2011 - che consentiva di assumere personale di III area, posizione economica F1, nel limite di spesa di 900.000 euro annui a decorrere dal 2011) di nuovo personale tecnico da destinare a Pompei;

le risorse sono state più volte appostate e poi rimosse in sede di manovre finanziarie, mentre non si è proceduto, a tutt'oggi, ad alcuna nuova assunzione né risulta che al momento presso il Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac) siano in essere procedure di assunzione di nuovo personale tecnico da destinare a Pompei;

il Governo ha rilanciato la disponibilità delle risorse per la sicurezza del sito sulla base di un finanziamento europeo, vincolato al via libera della Commissione europea;

il Governo ha inoltre sottolineato un ruolo della società Invitalia nella gestione operativa del finanziamento nonché nell'allestimento dei bandi di gara, laddove nel primo provvedimento una funzione analoga per la stessa Pompei era attribuita alla società Ales (società di proprietà dello stesso Ministero per i beni e le attività culturali);

il comma 6 dell'articolo 2 del citato decreto-legge n. 34 del 2011 ha previsto la possibilità di derogare alle norme urbanistiche e paesaggistiche per le attività edilizie nelle aree esterne agli scavi di Pompei;

tra scelte sbagliate, spese inutili, annunci di finanziamenti e di dotazione di risorse umane si sono, ad avviso degli interroganti, persi anni preziosi e sprecate ingenti somme;

l'insieme della comunità scientifica reputa fondamentale un'azione costante per garantire la manutenzione ordinaria e un'accurata analisi e controllo degli interventi di natura straordinaria -:

quando saranno effettivamente resi disponibili i fondi per la messa in sicurezza del sito;

quale sarà il soggetto attuatore degli interventi;

come si sia giunti alla decisione di affidare la progettazione alla società Invitalia invece che ad Ales, quali competenze specifiche su Pompei vanti la società Invitalia, quali siano i soggetti finanziatori e per quali cifre essi contribuiscano alla stessa Agenzia e quali siano al momento i rapporti in essere tra la Soprintendenza di Napoli e Pompei e la stessa Invitalia;

quali misure siano state proposte ed attuate per impedire condizionamenti e infiltrazioni della criminalità organizzata;

quali scelte finanziarie e organizzative si intendano adottare per rendere efficace la manutenzione ordinaria del sito;

come si intenda assicurare la corretta tutela paesaggistica delle aree esterne agli scavi di Pompei in regime di assenza di norme, atteso che gli industriali campani hanno più volte di recente dichiarato di volersi impegnare per la valorizzazione turistica di dette aree. (4-13842)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 gennaio 2013
nell'allegato B della seduta n. 739
All'Interrogazione 4-13842 presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, volta a conoscere quali provvedimenti il Ministero per i beni e le attività culturali intenda assumere al fine di mettere in sicurezza l'area archeologica di Pompei, con particolare riferimento all'assunzione di nuovo personale ed allo stanziamento di risorse economiche adeguate, si rappresenta quanto segue.
Il 1o gennaio 2012 hanno assunto effettivamente servizio, presso la soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, 22 nuovi funzionari tra archeologi (13), architetti (8) d amministrativi (1), assunti sulla base dell'apposito decreto-legge n. 34 del 31 marzo 2011, recante, tra l'altro, «disposizioni urgenti in favore della cultura», il cui articolo 2 prevedeva espressamente la possibilità di procedere all'assunzione, in deroga alle disposizioni generali in materia, di personale di III area, posizione economica F1, nel limite di spesa di euro 900.000,00 annui a decorrere dall'anno 2011, mediante l'utilizzazione di graduatorie in corso di validità.
Nell'ambito dei Poin «attrattori culturali» (programma operativo interregionale), è stato approvato un grande progetto dedicato a Pompei, finanziato dall'Unione europea con un fondo di 105 milioni di euro, che saranno gestiti dalla soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, che opera di concerto con le autorità centrali del Ministero per i beni e le attività culturali ed è supportata dalla società Invitalia nella gestione operativa del finanziamento, nonché nell'allestimento dei bandi di gara.
Allo scopo preventivo di impedire qualunque condizionamento o infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, il 5 aprile 2012 è stato sottoscritto un protocollo di legalità tra la citata soprintendenza e la prefettura di Napoli, protocollo accessibile sia sul sito web della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei che su quello della Prefettura di Napoli, ed è stata nominata, da parte del Ministero degli interni, un'apposita struttura di controllo e coordinamento con a capo il prefetto Fernando Guida.
Già nell'aprile del 2012 sono state avviate le gare per interventi mirati alla salvaguardia ed al restauro di cinque interi edifici, mentre, entro la fine dell'anno, partiranno tutte le gare per la messa in sicurezza delle nove regiones in cui è divisa Pompei, interessando dapprima le tre regioni corrispondenti al più antico centro della città, nonché all'area da più tempo messa a vista, ossia la sesta, la settima e la ottava, e poi, in successione, tutte le altre. Per quanto attiene alle gare per il restauro completo degli apparati decorativi della casa della Venere in Conchiglia e di quella di Lorcio Tiburtino, dove pure si sono registrati problemi di conservazione, essendo oramai stato definito il relativo schema procedurale, si prevede che esse possano essere bandite a breve, unitamente a quella relativa alla messa in sicurezza dell'assetto idrogeologico delle aree non ancora scavate, che interessa i fronti delle regioni terza e nona e che porterà all'eliminazione completa delle pericolosissime infiltrazioni d'acqua dalle terre non scavate agli edifici romani.
Con fondi del Ministero per i beni e le attività culturali, inoltre, la soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei sta già da tempo curando un programma di manutenzione e di primi interventi di messa in sicurezza, diffusi sull'intera superficie della città, in modo che i monitoraggi capillarmente effettuati e le schede conoscitive messe a punto dai nuovi tecnici prima ricordati possano trovare, nei casi urgenti, immediata risposta operativa, al fine di evitare, in futuro, il ripetersi di episodi quali quelli ai quali l'interrogazione parlamentare fa riferimento.

Il Ministro per i beni e le attività culturali: Lorenzo Ornaghi.