ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13721

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 542 del 26/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 26/10/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 26/10/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 19/12/2011
Stato iter:
06/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2012

CONCLUSO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13721
presentata da
EDMONDO CIRIELLI
mercoledì 26 ottobre 2011, seduta n.542

CIRIELLI. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

il 12 settembre 1942, il mercantile armato Laconia, adoperato per il trasporto di prigionieri di guerra, salpato dalle coste africane, si dirigeva verso Liverpool con a bordo, oltre all'equipaggio e ad alcuni passeggeri civili, 1.800 prigionieri di guerra italiani; la stessa sera il Laconia incrociava la rotta del sommergibile tedesco U-156, il quale, ubbidendo a disposizioni ricevute in precedenza, la silurava per affondarla;

mentre l'affondamento era in atto, il comandante dell'unità tedesca, Hartenstein, ordinava di provvedere a recuperare gli ufficiali come prigionieri e, contestualmente, accortosi della presenza di diversi italiani ne disponeva il recupero;

nei giorni successivi, lo stesso comandante si adoperava nel trasmettere la propria posizione ai britannici, agli italiani e ai francesi di modo da poter soccorrere i pochi naufraghi superstiti;

la pellicola televisiva «L'affondamento del Laconia», trasmessa dall'emittente Canale 5 il 2 ottobre 2011 ha ricostruito tale vicenda storica, riservando una particolare attenzione al fatto che ad oltre 1.200 italiani sui complessivi 1.800, prigionieri in due grandi gabbie nelle stive del mercantile, non fu concesso, dal personale della Marina inglese, di mettersi in salvo neanche quando fu certo che il Laconia sarebbe affondato; inoltre nella stessa docu-fiction sono addebitati agli inglesi una serie di fatti che, se dimostrati, sarebbero da considerare, a tutti gli effetti, dei veri e propri crimini di guerra -:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, qualora corrispondano al vero, quali iniziative intendano intraprendere per fare luce sull'affondamento del Laconia, con particolare riferimento ai possibili crimini di guerra perpetrati ai danni di prigionieri italiani dai militari inglesi. (4-13721)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 6 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 730
All'Interrogazione 4-13721 presentata da
EDMONDO CIRIELLI

Risposta. - In relazione alla ricostruzione storica del naufragio della nave «Laconia» operata dal programma televisivo trasmesso il 2 ottobre 2011 dall'emittente televisiva canale 5, non posso che fare riferimento ai documenti ufficiali che sono nella disponibilità del competente ufficio storico dello Stato Maggiore della difesa.
Mi riferisco, per esattezza, alle due relazioni, redatte, a suo tempo, rispettivamente dalla commissione interrogatrice dei militari nazionali reduci della prigionia di guerra e dal capo archivio storico e dell'ufficio storico della Marina Militare.
Tali documenti, così come sono stati all'epoca riportati i fatti, e come, pertanto, risulta per tabulas, descrivono un quadro drammatico del modo in cui si sviluppò l'evento, facendo emergere, in effetti, profili di gravi criticità nell'ambito del trattamento riservato ai prigionieri di guerra italiani da parte dell'equipaggio.
Tale ricostruzione del tragico evento, che risale al 1942, tuttavia, non può che essere contestualizzata nell'ambito degli eventi bellici che, nella fattispecie, videro le Forze dell'Italia e della Germania contrapporsi a quelle di molti altri paesi, fra i quali la Gran Bretagna.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.