GALATI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
anche quest'anno si è svolta in Italia la cosiddetta Biodomenica, campagna nazionale per il biologico di AIAB, Coldiretti e Legambiente, realizzata con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di Roma Capitale, della Fondazione Campagna Amica e del Comitato italiano per la sovranità alimentare;
il biologico può sicuramente essere una risposta concreta alla crisi economica e climatica, e grazie al suo sviluppo, così come ricordato da Andrea Ferrante, presidente nazionale dell'Associazione italiana per l'agricoltura biologica (AIAB) «si può proporre un modello economico che crea occupazione in particolare giovanile e pone il rispetto dell'ambiente e la qualità del cibo al centro del nostro agire»;
come evidenziato nel dossier I valori del bio curato dalle associazioni promotrici di Biodomenica, un diverso modello di distribuzione e consumo esiste già e continua ad attrarre nuovi estimatori. L'analisi degli ultimi sei anni di consumi biologici italiani e dei relativi canali di distribuzione - gruppi di acquisto solidale, spaccio in azienda, mercatini bio, e-commerce, consumi extra-domestici, agriturismo, mense scolastiche - dimostra che questi sistemi di distribuzione alternativi sono cresciuti mediamente del 76,4 per cento e che sono ormai competitivi con i sistemi tradizionali - grande distribuzione organizzata innanzitutto - perché riescono a garantire la qualità del prodotto insieme a un ritorno economico, sociale e ambientale conveniente per tutti, e a lungo termine;
i dati confermano che la filiera corta, grazie all'eliminazione di alcuni passaggi commerciali, consente di abbattere il prezzo finale, con vantaggi per il consumatore ma anche per il produttore, che sempre più spesso utilizza questo canale alternativo. Nella formazione del prezzo, infatti, il peso della produzione supera molto raramente il 50 per cento del prezzo finale, mentre è notevole il peso percentuale del ricarico del punto vendita (dal 30 per cento al 40 per cento);
Ma il bio non è solo buono, giusto e conveniente, è anche «green». Un fattore che, in epoca di mutamenti climatici, diventa sempre più determinante. Non a caso la Commissione europea, per rispettare gli impegni assunti a livello internazionale di riduzione delle emissioni di gas serra dell'80-95 per cento entro il 2050 (rispetto ai livelli del 1990), ha fissato degli obiettivi di mitigazione al settore agricolo che dovrebbero prevedere una diminuzione tra il 42-49 per cento delle emissioni;
per quanto riguarda l'Italia, le emissioni di gas serra dell'agricoltura hanno già mostrato un trend in riduzione del 15 per cento, ma l'agricoltura e la silvicoltura hanno le potenzialità per raggiungere ulteriori obiettivi di mitigazione, a condizione che vengano messe a disposizione risorse aggiuntive rispetto a quelle attualmente previste, per l'incentivazione delle pratiche agricole orientate a una migliore gestione dei suoli agricoli, dei pascoli, dell'irrigazione, al recupero dei suoli organici e alla produzione di bioenergia -:
quali siano, alla luce di quanto sopra descritto, gli intendimenti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, rispetto alla produzione biologica;
se il Ministro abbia intenzione di indicare linee guida di promozione confacenti con lo sviluppo capillare in tutto il territorio italiano di produzioni e quindi, consumi biologici;
se il Ministro intenda impegnarsi per promuovere il consumo di prodotti cosiddetti biologici e quindi di maggiore qualità a partire dai servizi di mensa (scuole, ospedali, uffici ecc.);
se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative per garantire minori emissioni di gas serra dell'agricoltura incentivando le bioenergie ed in generale tutte quelle pratiche agricole orientate a una migliore gestione dei suoli agricoli;
se il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, considerata l'attuale situazione di stallo dell'economia italiana e soprattutto dell'occupazione giovanile, intenda promuovere iniziative di agevolazione nella definizione di un innovativo modello economico e occupazionale basato sulla produzione biologica. (4-13623)