ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13579

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 534 del 13/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/10/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2011
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2011
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 13/10/2011
Stato iter:
09/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/07/2012

CONCLUSO IL 09/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13579
presentata da
MAURIZIO TURCO
giovedì 13 ottobre 2011, seduta n.534

MAURIZIO TURCO, FARINA COSCIONI, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

la legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, ha introdotto i benefici previdenziali ai lavoratori esposti all'amianto in attività soggette all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali;

l'articolo 47 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, ha esteso i benefici previdenziali ai lavoratori esposti all'amianto in attività non soggette all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali;

la Gazzetta del Mezzogiorno, del 10 ottobre 2011, ha pubblicato un articolo dal titolo: «Malattie professionali, Taranto in prima fila» ove è riportato che: «Tra Taranto e provincia, segnala l'Inail, ci sono in sospeso 4.500 domande di personale militare. "Non sappiamo quante si possono configurare come riconosciute - dice Giuseppe Gigante, direttore dell'Inail di Taranto - perché non ci sono ancora le specifiche tecniche. L'esposizione all'amianto per i militari funziona diversamente rispetto al personale Ilva. Se i metalmeccanici aggiungevano ai loro contributi quelli derivanti dall'esposizione all'amianto e andavano in pensione prima, i militari, invece, devono comunque avere le condizioni per andare in pensione perché l'esposizione all'amianto accresce solo la base imponibile"» -:

quanti siano gli appartenenti al comparto sicurezza-difesa destinatari del beneficio e quanti quelli che ne abbiano fatto richiesta;

quali immediate iniziative si intendano adottare per rendere esecutiva la volontà del legislatore di riconoscere il beneficio di cui in premessa;

se esistano siti dove svolgono servizio i dipendenti del comparto difesa-sicurezza che non siano ancora stati bonificati, quali siano e quali immediati interventi di bonifica si intendano attuare. (4-13579)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 9 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 662
All'Interrogazione 4-13579 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - Ai fini di una migliore comprensione della questione affrontata con l'atto in esame, si richiama, in primo luogo, il quadro normativo in cui si colloca la problematica.
I benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto hanno la loro fonte normativa originaria nella legge n. 257 del 1992 che prevedeva alcune misure di sostegno per un circoscritto numero di lavoratori, occupati in imprese impegnate in processi di ristrutturazione e riconversione a seguito del divieto di utilizzare l'amianto.
Successivamente, l'articolo 47 del decreto-legge 30 settembre 2003 n. 269, convertito, con modificazioni, nella legge n. 326 del 2003, ha esteso i benefici previdenziali anche ai lavoratori con periodi di esposizione in attività non soggette alla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, prevedendo un coefficiente moltiplicatore dei periodi contributivi pari all'1,25 ed utile solo ai fini della «determinazione dell'importo delle prestazioni pensionistiche e non della maturazione del diritto di accesso alle medesime».
Ciò premesso, per quanto riguarda il personale militare sono pervenute, ad oggi, n. 13.939 richieste di concessione di benefici ai sensi della citata legge n. 326 del 2003 - tra le quali sono state definite, negativamente, n. 186 richieste presentate dal personale dell'Arma dei carabinieri, in quanto non sono stati individuati, dall'Arma stessa, siti in cui possa essersi verificata una possibile esposizione all'amianto - mentre, per quanto concerne il personale civile, sono state presentate, allo stato, n. 8.000 istanze.
Non si hanno, invece, elementi conoscitivi in merito alle richieste pendenti presso l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) - cui è stata demandata la certificazione dei periodi di esposizione - in quanto l'Istituto non era in possesso di alcuna documentazione e/o informazione riguardante le mansioni e i mestieri svolti nei siti militari e sulle unità navali: per superare tali difficoltà, a far data dall'aprile 2006, è stata costituita in ambito Difesa un'apposita commissione, la quale, sulla base dell'iter di impiego di ciascun dipendente, militare o civile, della Difesa, provvede al rilascio dei curricula del personale interessato e al successivo inoltro all'INAIL.
È il caso, tuttavia, di evidenziare, che la maggiorazione di servizio prevista i dall'applicazione della normativa richiamata dall'interrogante, (aumento di 1/4 del servizio svolto con esposizione all'amianto), anche laddove venisse riconosciuta, produrrebbe in molti casi (circoscritti al personale militare) effetti sostanziali alquanto limitati.
Infatti, in base alla previsione normativa dell'articolo 1849, comma 1, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, il periodo di servizio, del quale è prevista la maggiorazione ai fini pensionistici, può essere considerato una sola volta, secondo la normativa più favorevole.
Pertanto, se consideriamo che la quasi totalità delle richieste interessa personale della Marina militare e dell'Aeronautica militare, già beneficiario per imbarco/volo dell'aumento di 1/3 del servizio svolto, la maggiorazione prevista non potrà, comunque essere, concessa.
Quanto, poi, alla bonifica delle aree interessate dalla presenza di elementi in amianto, si precisa che dall'entrata in vigore della legge n. 257 del 1992, sono stati eseguiti o sono in corso di esecuzione n. 333 interventi e sono stati programmati ulteriori n. 22 interventi.
Con riferimento, in ultimo, agli altri dicasteri destinatari dell'atto in esame, si rappresenta quanto segue:

il Ministero delle politiche agricole e forestali ha comunicato che, dal 2005 ad oggi, hanno prestato servizio con esposizione all'amianto n. 25 dipendenti del Corpo Forestale dello Stato, per i quali è stata disposta una ricongiunzione dei periodi, con relativa maggiorazione; inoltre, non risultano in essere attività relative alla bonifica di strutture in uso al Corpo forestale dello Stato con presenza di elementi in amianto;

il Ministero dell'interno ha reso noto che l'INAIL non ha accolto le istanze di riconoscimento dei benefici contemplati dalla legislazione sull'amianto presentate da operatori della Polizia di Stato in servizio presso alcuni compartimenti della polizia ferroviaria; peraltro, non risultano, agli atti del servizio competente in materia, domande di riconoscimento dei benefici previdenziali per esposizione all'amianto presentate da appartenenti alla polizia di Stato in servizio presso la questura di Taranto, provincia menzionata nell'interrogazione. Quanto alla bonifica degli ambienti di lavoro, riguardo agli stabili in uso alla Polizia di Stato, il 29 dicembre 2010 i Ministeri dell'interno e dell'ambiente hanno stipulato un protocollo d'intesa al fine di effettuare interventi di messa in efficienza e risparmio energetico a servizio delle strutture della Polizia di Stato ubicate nell'Italia centro-settentrionale; sono stati, altresì, finanziati lavori di bonifica concernenti un magazzino sito presso la scuola allievi agenti di Vibo Valentia e una palazzina automezzi con sede a Reggio Calabria;

il Ministero dell'economia e delle finanze ha comunicato di non avere elementi informativi in merito alla specifica materia;

il Ministero della giustizia ha fatto presente che la problematica non investe il personale appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, tantomeno è stata mai avanzata richiesta da parte di alcuno.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.