ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13438

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 528 del 03/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: BELTRANDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/10/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 03/10/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/10/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 03/10/2011
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 03/10/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/10/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/10/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 13/10/2011
Stato iter:
16/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2012
ORNAGHI LORENZO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 20/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2012

CONCLUSO IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13438
presentata da
MARCO BELTRANDI
lunedì 3 ottobre 2011, seduta n.528

BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il Nuovo IMAIE opera mediante un organo monocratico (il presidente) non essendoci ad oggi né artisti associati volontariamente né un'assemblea e di conseguenza un consiglio di amministrazione;

il presidente del Nuovo IMAIE pubblica regolarmente sul sito internet dell'istituto i video delle riunioni del comitato consultivo;

gli stessi componenti del comitato consultivo sono stati nominati dallo stesso presidente dell'IMAIE, così come previsto dallo statuto;

nel corso della riunione del 12 luglio 2011 (http://www.nuovoimaie.it/it/galleria-video.html?video=34&type=bliptv), il presidente del Nuovo IMAIE ha sinceramente e candidamente dichiarato di aver elaborato un articolato del decreto ministeriale per il riordino della materia del diritto connesso nonché per definire le competenze e i poteri dello stesso Nuovo IMAIE;

nell'illustrare ai componenti del comitato la bozza dell'articolato, il Presidente del Nuovo IMAIE ha tenuto a sottolineare come l'intero articolato ruoti tutto intorno al Nuovo IMAIE stesso;

il presidente del Nuovo IMAIE ha altresì dichiarato che, nel corso di un'audizione davanti al comitato consultivo permanente sul diritto d'autore, istituito presso il Ministero per i beni e le attività culturali, era emersa l'opportunità di istituire un sottocomitato - di cui lo stesso presidente farà parte - che, prendendo le mosse dall'articolato elaborato sopra ricordato, avrebbe predisposto uno schema di decreto ministeriale;

nel testo dell'articolato con una gravissima forzatura si introduce ex novo il principio della rappresentanza obbligatoria, esclusiva e generale del Nuovo IMAIE in Italia di tutti gli artisti, italiani e stranieri;

si è in presenza di un caso clamoroso in cui il soggetto vigilato (Nuovo IMAIE) contribuirà significativamente a predisporre norme che spetterebbe invece redigere ai soggetti vigilanti (Presidenza del Consiglio dei ministri e Ministero per i beni e le attività culturali), coincidere nella sostanza il controllato con il controllore;

il presidente del Nuovo IMAIE, nel corso della medesima riunione ha altresì comunicato l'intenzione di prevedere la costituzione di una non ben identificata struttura unica (peraltro valida solo per il settore audio) che vedrebbe la partecipazione alla raccolta e distribuzione dei diritti patrimoniali degli artisti interpreti ed esecutori, il Nuovo IMAIE da un lato e i produttori dall'altro (SCF e AFI). Anche di questa struttura unica ne divulga un documento precisando che sono in corso negoziazioni con le associazioni di produttori fonografici;

la struttura unica porterebbe il Nuovo IMAIE a gestire in modo radicalmente differente il settore audio dal settore video e in aggiunta i costi operativi sarebbero anche a carico del titolare dei diritti i quali sono del tutto esclusi dalle scelte strategiche dell'istituto;

tali negoziazioni avvengono in palese violazione dello statuto del Nuovo IMAIE - posto che ad oggi non risultino ancora costituiti gli organi deliberanti;

vi è un palese conflitto di interessi nella creazione di una tale struttura unica dove i soggetti che dovranno comunicare i dati e raccogliere i diritti degli artisti interpreti ed esecutori (i produttori) sono gli stessi che dovrebbero poi definire all'interno della struttura unica i criteri per ripartirli agli aventi diritto -:

se i fatti descritti in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva:

se i Ministri interrogati abbiano o meno consentito a che il presidente del Nuovo IMAIE contribuisca alla stesura di bozze di atti normativi relativi alla materia dei diritti connessi che non riguardano unicamente il Nuovo IMAIE;

se i Ministri interrogati intendano esercitare sul Nuovo IMAIE quantomeno una doverosa moral suasion in merito all'opportunità delle iniziative di cui sopra;

se risponda al vero che il Governo intenda attribuire con decreto ministeriale un monopolio legale al Nuovo IMAIE per la rappresentanza dei diritti patrimoniali degli artisti interpreti ed esecutori e se tale ipotesi sia stata preventivamente vagliata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato e della Commissione europea;

se siano a conoscenza dell'intenzione da parte del vertice del Nuovo IMAIE di procedere alla costituzione di un'unica società di servizi d'intesa con i produttori fonografici e in danno delle altre società di collecting e degli artisti stessi;

se in vista del riordino della materia, così come previsto dall'articolo 7 legge n. 100 del 2010, il Governo intenda prevedere più momenti di confronto con le rappresentanze di artisti e di tutte le società di collecting, sia italiane che straniere, al fine di formulare un quadro normativo efficiente e competitivo nell'interesse dei titolari dei diritti;

quali eventuali ed ulteriori iniziative, importanti ed urgentissime, intendano porre in essere per dare soluzione alla serie di vulnus arrecati all'ordinamento giuridico sopra descritti, che appaiono estremamente gravi al punto tale da revocare in dubbio ogni possibilità che nel nostro Paese vigano, effettivamente, i princìpi su cui si fonda ogni Stato di diritto. (4-13438)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 16 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 666
All'Interrogazione 4-13438 presentata da
MARCO BELTRANDI

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, con cui l'interrogante chiede di sapere se corrisponda al vero il fatto che sarà il presidente dell'associazione «nuovo IMAIE» a predisporre la bozza di decreto ministeriale concernente il riordino dei diritti connessi, come dallo stesso dichiarato durante una riunione del consiglio di amministrazione dell'associazione, nonché di sapere se è in corso la costituzione di una struttura unica fra «nuovo IMAIE» e produttori discografici, soggetti, a suo dire, in palese conflitto di interessi, si espone quanto segue.
Come è noto, l'articolo 7 del decreto-legge n. 64 del 2010 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 100 del 2010), allo scopo di assicurare la realizzazione degli obiettivi di tutela di cui alla legge n. 93 del 1992 e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali dell'Istituto mutualistico artisti interpreti esecutori (IMAIE), posto in liquidazione a decorrere dal 14 luglio 2009, ha previsto la costituzione, da parte degli artisti interpreti esecutori, del «nuovo IMAIE», associazione avente personalità giuridica di diritto privato, sottoposta alla vigilanza congiunta di questo Ministero, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Contestualmente, il medesimo articolo ha previsto che le amministrazioni vigilanti riordinino, con proprio decreto, l'intera materia del diritto connesso, «in particolare per assicurare che l'assetto organizzativo sia tale da garantire efficaci forme di tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori e per definire le sanzioni da applicare nel caso di mancato versamento al nuovo IMAIE dei compensi spettanti agli artisti interpreti esecutori ai sensi delle leggi 22 aprile 1941, n. 633, e 5 febbraio 1992, n. 93, e nel caso di mancata trasmissione al nuovo IMAIE della documentazione necessaria alla identificazione degli aventi diritto di cui al comma I dell'articolo 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 93».
In seguito alla costituzione dell'associazione denominata «nuovo IMAIE», presieduta dal presidente pro tempore avvocato Andrea Miccichè, le suddette amministrazioni hanno immediatamente attivato i meccanismi per addivenire, in tempi ragionevoli, al riordino della materia del diritto connesso, come disposto dalla norma in parola, che contempla espressamente, occorre ribadirlo, il trasferimento al «nuovo IMAIE» di tutte le funzioni ed i compiti che erano posti in capo ad IMAIE, ivi compresi quelli scaturenti dalla legge n. 93 del 1992 e dagli articoli 71-septies, 71-octies, 73, 73-bis, 80, 84 e 180-bis della legge n. 633 del 1941.
Stante la complessità delle tematiche da svolgere, si è ritenuto che l'intera problematica potesse essere sottoposta allo studio del massimo organo consultivo del Ministro per i beni e le attività culturali in materia: il Comitato consultivo permanente per il diritto d'autore (CCPDA).
Nel corso dell'adunanza generale del 21 giugno 2011, il presidente del CCPDA ha promosso l'audizione del presidente del «nuovo IMAIE» il quale, nella successiva seduta del 7 luglio 2011, ha illustrato alcuni aspetti delle attività condotte dall'associazione e sottoposto alla valutazione del comitato una proposta di decreto di riordino del diritto connesso che, malgrado il titolo attribuitogli dal suo relatore, non può che assumere i connotati di un contributo finalizzato al raggiungimento dell'obiettivo dichiarato dal citato articolo 7, comma 1, della legge n. 100 del 2010, ossia «assicurare che l'assetto organizzativo sia tale da garantire efficaci forme di tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori...».
Pertanto sia la proposta del «nuovo IMAIE», sia quelle provenienti, eventualmente, da altri soggetti interessati, dovranno essere valutate quali elementi di partecipazione al dibattito su una materia alquanto complessa, la cui definizione resta di stretta competenza delle amministrazioni contemplate dalla legge.
Al termine della citata adunanza il presidente del CCPDA, con l'unanime approvazione dei presenti, ai sensi dell'articolo 193 della legge n. 633 del 1941 e dell'articolo 3 del regolamento interno del CCPDA, ha proposto la costituzione di una commissione speciale incaricata di analizzare la tematica, valutare la proposta del presidente del «nuovo IMAIE» e formulare approfondite determinazioni in merito al decreto di riordino della materia del diritto connesso.
Nel corso dell'adunanza generale del 20 luglio 2011 è stata deliberata all'unanimità l'istituzione, tra le altre, della «commissione dedicata all'approfondimento delle tematiche attinenti l'emanazione del decreto di riordino del diritto connesso, così come disposto dall'articolo 7 della legge 29 giugno 2010, n. 100, recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 aprile 2010, n. 64».
Alla delibera da ultimo citata è seguita l'emanazione del decreto del 20 luglio 2011 istitutivo della commissione speciale, cui è stato attribuito il compito di redigere una proposta di riordino del diritto connesso che, attraverso il CCPDA, sarà inviata alle amministrazioni competenti.
È doveroso altresì precisare che, stante la recente emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 agosto 2011, recante la proroga per un biennio degli organismi di cui agli articoli 1, 2, 3, 4 e 6, comma 1, lettere a), d), e), f), g) del decreto del Presidente della Repubblica del 14 maggio 2007 n. 89 tra i quali figura anche CCPDA, i lavori hanno subìto una temporanea sospensione correlata alla necessità di concludere preliminarmente il procedimento di rinnovo della composizione del predetto organo.
In ordine a quanto asserito, poi, circa la costituzione di una «struttura unica» produttori/associazione «nuovo IMAIE», consta a questa amministrazione che il predetto istituto si sia efficacemente attivato per superare le difficoltà connesse al reperimento dei dati necessari ad individuare gli artisti e poter versare quanto loro dovuto.
Non a caso, lo stesso articolo 7 della citata legge n. 100 del 2010 ha previsto che le amministrazioni vigilanti definiscano, nel decreto di riordino del diritto connesso, «le sanzioni da applicare nel caso di mancato versamento al nuovo IMAIE dei compensi spettanti agli artisti interpreti esecutori ai sensi delle leggi 22 aprile 1941, n. 633, e 5 febbraio 1992, n. 93, e nel caso di mancata trasmissione al nuovo IMAIE della documentazione necessaria alla identificazione degli aventi diritto di cui al comma 1 dell'articolo 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 93».
Tra i diversi strumenti attuabili per ottenere le informazioni necessarie a consentire all'associazione «nuovo IMAIE» di operare a vantaggio della categoria protetta secondo le finalità che sono state definite dalla legge, ben potrebbe figurare la costituzione di una banca dati condivisa, rispettivamente, con i produttori cine-televisivi, per il comparto video, e con quelli di fonogrammi per il comparto audio o con le associazioni che rappresentano le citate categorie, ove possano essere catalogati tutti i videogrammi e fonogrammi in circolazione con la specifica degli artisti interessati e dei loro dati anagrafici.
Pertanto sembra a questa amministrazione che tale banca dati, se correttamente implementata e gestita, potrebbe delinearsi quali valido ausilio per attuare il dettato della legge: sia con riferimento allo snellimento delle procedure attualmente necessarie ad ottenere i dati utili ad individuare gli artisti, sia per abbreviare i tempi richiesti per i versamenti.

Il Ministro per i beni e le attività culturali: Lorenzo Ornaghi.