ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13396

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 527 del 29/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2011
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2011
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/09/2011
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO 05/10/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE delegato in data 18/12/2012
Stato iter:
18/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2012
RICCARDI ANDREA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E INTEGRAZIONE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 18/12/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/12/2012

CONCLUSO IL 18/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13396
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
giovedì 29 settembre 2011, seduta n.527

FARINA COSCIONI, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riferisce l'agenzia «ASCA» il 6 settembre 2011, il dipartimento politiche antidroga, in riferimento alle esternazioni del cantante Vasco Rossi in relazione alle conseguenze inerenti al consumo della cannabis, «concorda con le dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla professoressa Bertol, presidente dell'Associazione Scientifica Gruppo Tossicologi Forensi Italiani»;

secondo quanto riferito dalla professoressa Bertol, e riferito dall'agenzia «ASCA» il consumo di cannabis comporterebbe un elevato grado di pericolosità, «effetti che sono stati per troppo tempo sottovalutati»;

il capo del dipartimento politiche antidroga dottor Alfonso Serpelloni «non può che condividere la posizione dei tossicologi forensi, tra l'altro i risultati degli studi portati avanti da questo Dipartimento effettuati sui giovani consumatori di cannabis hanno messo in evidenza con risonanze magnetiche come il consumo di cannabis distrugge i neuroni e riduce lo spessore della corteccia cerebrale. Si assiste cioè ad una riduzione dello spessore corticale della sostanza grigia che diventa più sottile soprattutto nei prefrontali. E un cervello malato sotto l'influenza della cannabis, non ci stancheremo mai di ricordare, non funziona a dovere, ma altera la propria rapidità di analisi e di decisione, di attenzione e di coordinamento» -:

a quali studi si riferisca la presa di posizione del professor Serpelloni;

quali giovani consumatori, i citati studi, abbiano coinvolto;

quali esperti abbiamo potuto partecipare agli studi citati dal professor Serpelloni;

se i giovani consumatori abbiano dato il loro consenso e siano comunque stati informati dello studio che li riguardava;

presso quali strutture siano state effettuate queste risonanze magnetiche;

se e dove sia reperibile la documentazione citata. (4-13396)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 18 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 735
All'Interrogazione 4-13396 presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI

Risposta. - Con l'interrogazione in esame l'interrogante chiede notizie in merito ad uno studio effettuato sui giovani consumatori di cannabis.
Al riguardo, mi viene riferito che lo studio, commissionato dal dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri (DPA) all'azienda ULSS 20 Verona - dipartimento delle dipendenze, riguarda la mappatura cerebrale delle aree del craving e del resisting ed identificazione dei danni cerebrali in soggetti tossicodipendenti: uno studio con risonanza magnetica encefalica ad alto campo.
L'obiettivo della ricerca è quello di descrivere le possibili alterazioni della struttura cerebrale confrontando pazienti tossicodipendenti e un gruppo di controllo. L'uso di tecniche avanzate di neuroimmagine con risonanza magnetica ad alto campo permette infatti per la prima volta in Italia di studiare gli effetti della tossicodipendenza da un punto di ultrastrutturale, correlando le alterazioni cerebrali al tipo di sostanza e dal tempo di utilizzo.
Lo studio, quindi, si pone l'obiettivo primario di dimostrare come l'uso di droghe possa alterare il corretto funzionamento cerebrale e portare ad alterazioni cerebrali simili a vere e proprie malattie degenerative.
In particolare, è stata effettuata una analisi dello spessore corticale cerebrale in adolescenti con uso di cannabis: tramite risonanza magnetica (RM), metodica diagnostica ormai molto diffusa che trova uno dei maggiori campi di impiego nello studio del sistema nervoso centrale, consentendone uno studio particolarmente dettagliato.
Le condizioni psico-fisiche dei soggetti interessati prima e dopo l'esame sono state monitorate presso l'unità operativa di neuroscienze dell'ULSS 20 di Verona.
Ad ottobre 2011, i risultati preliminari ottenuti dall'analisi dello spessore corticale nei ragazzi, consumatori abituali di cannabis, avrebbero mostrato una riduzione del volume cerebrale principalmente nelle regioni temporo-mesiali, normalmente coinvolte nella capacità di memorizzare e quindi di apprendere nuove informazioni. La riduzione corticale sarebbe presente anche a livello parietale, sede della corteccia motoria responsabile del controllo dei movimenti, e delle aree premotorie necessarie alla preparazione delle azioni. Ne sarebbero derivate quindi, a livello comportamentale, delle difficoltà cognitive di apprendimento e motorie di coordinazione normalmente riferite dal soggetto stesso, con negative ripercussioni sulla sua vita quotidiana (ad esempio difficoltà scolastiche).
Nonostante questi siano ancora dati preliminari è attualmente in corso una fase di ampliamento dei dati per incrementare l'omogeneità e il numero del campione di studio. Sono inoltre in corso delle analisi di correlazione tra i risultati a test neuropsicologici somministrati ai soggetti e gli indici di spessore corticale per il confronto tra alterazione dell'anatomia cerebrale, consumo di cannabis e deficit cognitivi (apatia, rallentamento motorio e smemoratezza).
Ricordo anche che lo studio in oggetto ha interessato un gruppo di adolescenti al fine di definire una mappa morfofunzionale di sviluppo neuro-cognitivo e di confrontare i risultati ottenuti dal gruppo di controllo, che non usa droghe, con quella del gruppo di tossicodipendenti.
In particolare, il campione ha riguardato venti adolescenti: dieci consumatori di cannabis e altri dieci di pari età non consumatori, di età media di diciassette anni (tra i 16 e i 18), con un uso life time di cannabis in media di due anni, con un'età di inizio d'uso tra i quindici e sedici anni e con una frequenza d'uso quotidiana (per quattro soggetti) o nel week-end (per sei soggetti).
Lo sviluppo del progetto è stato coordinato dal gruppo di direzione tecnico-scientifica del dipartimento politiche antidroga (DPA), dall'azienda ULSS 20 dipartimento delle dipendenze, dall'azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona Borgo Trento, dipartimento di neuroradiologia e dal comitato scientifico del dipartimento politiche antidroga. Quest'ultimo è un organo che opera in ambito strategico al fine di fornire indicazioni, pareri e criteri generali principalmente nelle aree di interesse scientifico: le neuroscienze nelle tossicodipendenze, gli aspetti psicocomportamentali, gli aspetti sociali ed educativi correlati, gli aspetti farmacologici, clinici, neuroimaging e le ricadute rilevanti per la pratica clinica e riabilitativa. Tutti i partecipanti hanno fornito il consenso informato all'esecuzione dell'esame risonanza magnetica e alle sue modalità (per i minorenni la procedura per il consenso informato prevede un visto firmato da almeno un genitore presente al momento dell'esame). A tutti i partecipanti è stato fornito un foglio di descrizione dell'esame risonanza magnetica, i benefici che derivano dallo studio e gli obiettivi del progetto. Le risonanze magnetiche sono state eseguite presso il servizio di neuroradiologia dell'azienda ospedaliera di Verona dove è stato installato un apparecchio di risonanza magnetica 3.0 Tesla che si caratterizza dal punto di vista tecnico, rispetto agli apparecchi di risonanza magnetica utilizzati a scopi clinici, per la maggiore intensità del campo magnetico statico e che consente di ottenere esami di risonanza magnetica di migliore qualità, nonché di eseguire studi funzionali e di spettroscopia utili ai fini diagnostici. Si segnala che questo tipo di apparecchio permette l'acquisizione di uno studio risonanza magnetica morfologico di maggiore contenuto informativo rispetto al medesimo studio acquisito su apparecchi risonanza magnetica di minore intensità di campo magnetico, l'utilizzazione di tecniche di esame innovative (attivazione, diffusione, perfusione e spettroscopia), che consentono di studiare alcuni importanti fenomeni fisiologici, utili ai fini diagnostici nel modo più dettagliato rispetto ai normali apparecchi di risonanza magnetica.
La documentazione sanitaria è reperibile presso il dipartimento delle dipendenze, azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona Borgo Trento, dipartimento di neuroradiologia.

Il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione: Andrea Riccardi.