ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13298

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 524 del 26/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPA SANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2011
VASSALLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2011
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/09/2011
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 20/06/2012

SOLLECITO IL 21/06/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13298
presentata da
SANDRA ZAMPA
lunedì 26 settembre 2011, seduta n.524

ZAMPA, LENZI, VASSALLO e BENAMATI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

con riferimento a quanto pubblicato da alcuni quotidiani nella cronaca della città di Bologna, è stata disposta la rimozione della dottoressa Paola Ziccone dalla direzione dell'istituto penale minorile del Pratello, stante l'esito positivo delle ispezioni predisposte sia prima del 2008 che nelle successive dalla direzione generale del dipartimento giustizia minorile e stante l'assenza di conclusioni negative derivanti da eventuali ispezioni;

a tal riguardo si segnala al contrario il giudizio positivo dell'opinione pubblica che ha sempre considerato il Pratello come un fiore all'occhiello del dipartimento stesso, nonostante le oggettive difficoltà dell'istituto afflitto da carenza di personale (più volte denunciato dai parlamentari bolognesi con interrogazione al Ministero della giustizia) e il protrarsi dell'apertura di un cantiere per i lavori edili richiesti da interventi di ristrutturazione dello stabile sito nel centro di Bologna;

il direttore del centro di giustizia minorile dell'Emilia Romagna, Giuseppe Centomani, il quale, riferendosi alla relazione che nel 2008 aveva valutato positivamente l'operato della dottoressa Ziccone, ha sostenuto che il suo contenuto era stato «messo in discussione dal successivo capo di Dipartimento sia nella forma che nel contenuto» e che la stessa relazione è invece risultata, ad una nuova analisi, «ampiamente destituita di fondamento» rappresentando il prodotto di una «attività ostile alla direzione dei centri fatta da parte del vecchio capo di Dipartimento in accordo con ambienti collegati politicamente alla vecchia direzione dell'Istituto»;

secondo quanto diffuso dall'agenzia di stampa Dire nell'aprile 2011, cioè nel periodo di tempo che ha preceduto la decisione di trasferire ad altro incarico la dottoressa Ziccone, si registravano in Istituto «contrasti e incompatibilità ambientali» tra i dirigenti, la stessa Ziccone e Centomani -:

se sia noto e se corrisponda al vero quanto riportato in premessa;

quali siano le ragioni che hanno determinato la rimozione della dottoressa Ziccone dalla direzione dell'istituto penale minorile di Pratello. (4-13298)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-13298 presentata da
SANDRA ZAMPA

Risposta. - La questione esposta dagli interroganti nell'interrogazione in esame, cristallizza alla data del 26 settembre 2011 la vicenda attinente l'avvenuta rimozione della dottoressa Paola Ziccone dalla direzione dell'istituto minorile di Pratello.
Da tale prospettazione - temporalmente e contenutisticamente delimitata dagli avvenimenti riferiti nell'atto, ma anche in certo qual senso conclusa con la rimozione della dottoressa Ziccone dall'incarico ricoperto - traggono spunto le argomentazioni che gli interroganti pongono a sostegno della valenza professionale dell'ex direttore e dell'esigenza, dagli stessi avvertita, di maggiori delucidazioni per una migliore comprensione dell'accaduto.
Ebbene, pur considerando la normale evoluzione degli eventi (che in una fase successiva ha visto la dottoressa Ziccone impugnare il provvedimento adottato dall'amministrazione ed il competente giudice del lavoro pronunciarsi sul merito della questione), è con riferimento al quadro temporale inizialmente descritto che sono stati richiesti i dovuti chiarimenti e che sono stati tempestivamente avviati i necessari riscontri amministrativi.
Dalle informazioni acquisite dalla direzione generale del dipartimento della giustizia minorile, è emerso che, mentre la dottoressa Ziccone era direttore dell'istituto penale minorile di Bologna, si erano verificate talune situazioni emergenziali, indicative di una insostenibile conflittualità e di disordine organizzativo, che avevano esposto a grave pericolo il livello di sicurezza dell'istituto stesso. In particolare era stata rilevata una situazione di fatto sintomatica da un lato di gravi disfunzioni organizzative e, dall'altro, di un diffuso malcontento nei confronti del direttore dell'istituto, anche da parte del personale di polizia penitenziaria.
In più di una occasione, inoltre, era stata registrata la contemporanea assenza per malattia sia del direttore dell'istituto, che del comandante di reparto e di un numero consistente di personale della Polizia penitenziaria. In un frangente, per far sì che il livello di sicurezza dell'istituto mantenesse i caratteri dell'adeguatezza capaci di assicurare tutte le esigenze contingenti, si era reso necessario l'invio in missione di alcune unità di Polizia penitenziaria da altre regioni, mentre, in un'altra circostanza era stata persino paventata la richiesta di allerta preventiva alla prefettura di Bologna.
Quest'ultima evenienza era stata, peraltro, scongiurata soltanto grazie all'intervento organizzativo del dottor Roccaro, il quale nella qualità di direttore incaricato, nominato il 18 agosto 2011 su disposizione del capo dipartimento facente funzione, era riuscito a migliorare il clima lavorativo e con esso a garantire gli standards di sicurezza richiesti per la funzionalità dell'istituto.
Le esigenze di continuità dell'azione amministrativa ed il primario interesse ad una buona amministrazione, avevano poi indotto il direttore generale ad affidare - fino a nuova disposizione - la direzione dell'istituto al predetto dottor Roccaro ed ad incaricare, in via provvisoria, la dottoressa Ziccone del coordinamento dell'area tecnica presso il Centro giustizia minorile di Bologna, anche al fine di assicurare all'incaricata un ulteriore accrescimento professionale.
Queste, in sintesi le ragioni valutate dall'amministrazione per l'adozione del provvedimento di rimozione della dottoressa Ziccone dall'incarico inizialmente ricoperto e le motivazioni sottese al conferimento in via provvisoria della direzione dell'istituto al citato dottor Roccaro, per evidenti finalità di ottimizzazione e sicurezza delle attività della struttura.
Dalle notizie da ultimo acquisite, risulta invero che la dottoressa Ziccone ha proposto ricorso al tribunale di Bologna, sezione lavoro avverso il provvedimento amministrativo. L'impugnazione è stata accolta nel merito all'esito dell'udienza del 29 maggio 2012. In data 6 giugno 2012, il dispositivo della sentenza è stato anticipato via mail dall'avvocato Giorgio Sacco, legale della dottoressa Ziccone, con richiesta di immediato reintegro della ricorrente nella precedente funzione.
Detto ciò, va segnalato per completezza di informazione che la situazione complessiva dell'istituto minorile di Pratello, unitamente alle attività e alle iniziative intraprese dalla dottoressa Ziccone nella qualità di direttore del predetto istituto di Bologna, hanno formato oggetto di una ulteriore ed approfondita verifica, realizzata con ispezione amministrativa del 5-7 dicembre 2011.
In esito alle predette verifiche amministrative, alla citata dottoressa Ziccone sono stati imputati ulteriori addebiti disciplinari con atto di contestazione del 23 dicembre 2011 e, alla conclusione del relativo procedimento, le è stata applicata la sanzione disciplinare della «sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per mesi tre». Tale provvedimento è stato notificato all'interessata il 30 maggio 2012.
Ne discende, che potrà darsi esecuzione a quanto stabilito dal giudice del lavoro di Bologna soltanto al termine della sospensione disciplinare in atto. Va comunque segnalato che è intenzione dell'amministrazione proporre appello avverso la sentenza del tribunale di Bologna tramite l'avvocatura distrettuale dello Stato competente.
In conclusione, appare manifesta l'assoluta infondatezza delle notizie apparse sulla stampa circa un atteggiamento persecutorio o ritorsivo nei confronti della dottoressa Ziccone, risultando i provvedimenti amministrativi, adottati nei confronti della stessa, come logica e naturale conseguenza dei rilievi e delle irregolarità riscontrate dall'ispezione svolta dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.

Il Ministro della giustizia: Paola Severino Di Benedetto.