ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12783

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 506 del 21/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: DONADI MASSIMO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 21/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 21/07/2011
Stato iter:
11/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/12/2012

CONCLUSO IL 11/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12783
presentata da
MASSIMO DONADI
giovedì 21 luglio 2011, seduta n.506

DONADI. -
Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

risulta all'interrogante che si susseguono telefonate all'ufficio parchi naturali di cittadini che lamentano la situazione in atto nei dintorni di Ponticello, nel parco naturale Fanes-Senes-Braies, dove insistono esercitazioni militari;

a Ponticello, è accaduto, ai tanti che vi si dirigono per godere delle bellezze naturali, di imbattersi in alcuni militari che non consentivano di proseguire, dichiarando che la zona era off-limits poiché vi si stavano effettuando esercitazioni di tiro;

in zona Prato Pizza - tutelata come parco e come sito d'importanza comunitaria (SIC) e anche inserita nella rete Natura 2000 dell'Unione europea e meta frequentata dai turisti per lo spettacolare altopiano incorniciato tra i monti - capita spesso di ritrovare anche tende e mezzi pesanti parcheggiati sui prati;

queste aree, istituite per consentire ai cittadini di poterne godere grazie alla forte attrazione dei paesaggi e la interessante biodiversità presente, risultano dunque essere utilizzate anche per lo svolgimento di attività militari. In alcuni casi queste hanno previsto prove di tiro, come a Malga Landa, nelle Vedrette di Ries-Aurina o Ponticello nel Fanes-Senes-Braies. Se però a Malga Landa le manovre risulterebbero cessate, ciò non risulterebbe essersi verificato a Ponticello, dove invece risultano intensificate;

in occasione di tali manovre, l'area tra Ponticello, Cocodain, la Croda Rossa e il Rio Stolla, per circa 1.000 ettari è risultata interdetta al pubblico. Nel solo 2003 si sono registrate oltre 77 giornate in cui sono state programmate prove di tiro;

tali manovre, cui non partecipano esclusivamente truppe di stanza in provincia, ma spesso anche corpi provenienti da altre regioni, causano disturbo all'area e ai suoi obiettivi di conservazione. Nel corso delle manovre sono utilizzate armi leggere, pesanti e sparate granate. Le manovre vedono l'impiego di numerosi automezzi, spesso lasciati a motore acceso anche nelle ore notturne, determinando inquinamento, erosione dei prati e abbandono di rifiuti (in particolar modo i bossoli);

gli enti locali hanno evidenziato la non facile collaborazione con le autorità militari pur garantendo un forte impegno per giungere a una soluzione del problema poiché l'intensificarsi delle manovre, oltre a creare difficoltà nella conservazione e gestione dell'area, genera anche malcontento tra la popolazione, che le percepisce come un ostacolo per le proprie attività produttive, in primo luogo quelle agricolo-forestali; il loro perdurare, tra l'altro, riduce anche l'attrattiva turistica -:

di quali notizie disponga circa l'effettuazione delle esercitazioni di cui alla premessa e se sia a conoscenza delle lagnanze della popolazione e delle sollecitazioni degli enti locali per trovare una soluzione al problema;

quali azioni di tutela paesaggistica si intendano adottare in considerazione di quanto citato in premessa con particolare riferimento alle zone di interesse comunitario direttamente coinvolte nelle esercitazioni. (4-12783)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 11 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 732
All'Interrogazione 4-12783 presentata da
MASSIMO DONADI

Risposta. - Si premette, a carattere generale, che le attività addestrative e sperimentali sono sempre effettuate nel pieno rispetto di precise norme di legge e di sicurezza, volte a garantire l'incolumità dei militari impegnati nelle esercitazioni, la salvaguardia della popolazione e la tutela dell'ambiente.
In particolare, tali norme prevedono che il Reparto/Ente utilizzatore della struttura debba:

comunicare alla Direzione del poligono il tipo di armi e munizioni che intende impiegare, prima di ottenere l'autorizzazione a condurre l'attività;

presentare, al termine della stessa, un rapporto che conferma l'avvenuta bonifica delle aree utilizzate e il numero e il tipo di munizionamento effettivamente impiegato.
Ciò posto, il poligono di tiro di Ponticello, ubicato nella valle di Braies Vecchia, in zona dolomitica, è un poligono aperto - permanente, dove si addestrano unità non motorizzate, a livello massimo di plotone, con munizionamento di calibro non superiore a 7,62 millimetri, con lancio di bombe a mano.
L'area su cui insiste il poligono rappresenta una risorsa di fondamentale importanza per l'addestramento dei reparti alpini dislocati in Trentino Alto Adige, in quanto per la particolare conformazione morfologica e per la collocazione geografica si configura particolarmente adatta alle condizioni d'impiego della specialità alpina, oltre ad essere l'unico sito, nell'ambito di tutto il territorio regionale, nel quale sia possibile condurre esercitazioni a fuoco di plotone.
Fermo restando che - come già detto - dopo ogni esercitazione viene effettuata la bonifica dell'area e compilato un apposito modulo, denominato «rapporto di bonifica» - dove viene specificata la tipologia e la quantità sia di materiale impiegato che quello recuperato per il successivo smaltimento - nel caso specifico, viene anche organizzata a primavera, dopo lo scioglimento delle nevi, una bonifica straordinaria allo scopo di recuperare eventuale bossolame residuo, eventualmente sfuggito alle precedenti e regolari attività di bonifica.
L'impiego dei mezzi è limitato alle esigenze di trasporto in loco del personale partecipante all'esercitazione e all'organizzazione logistica connessa all'attività di trasporto, su strada parzialmente asfaltata, delle vedette in vicinanza dei punti da presidiare o alla movimentazione di materiale per il posizionamento delle sagome.
Nel periodo di elevato flusso turistico nella zona (dalla seconda decade di giugno alla prima decade di settembre), il poligono non viene utilizzato, così come previsto nel disciplinare d'uso.
Proprio per dare soluzione alle problematiche di natura turistico-economica rappresentate dalle Autorità locali, è stato concordato, in sede di comitato misto paritetico (co.mi.pa.), il blocco di tutta l'attività addestrativa a fuoco nel periodo dal 1° giugno al 30 settembre, così da minimizzare anche il disagio per gli operatori agricoli che in questo periodo, notoriamente, hanno maggiori necessità di transito nella zona.
Il disciplinare d'uso prevede che gli Enti fruitori dell'infrastruttura siano le unità dipendenti dal Comando truppe alpine, non precludendo per l'Autorità militare la possibilità, in caso di comprovata necessità e urgenza, di concedere l'utilizzo dell'area addestrativa anche ad altre Unità nazionali ed estere, purché autorizzate a svolgere attività addestrative in Italia.
Considerata la particolare delicatezza che la problematica riveste (trattandosi di un poligono di tiro all'interno di un parco naturale) e tenuto conto, altresì, della necessità di contemperare le esigenze della Difesa con la tutela dell'ambiente, a seguito di attenta valutazione, di concerto con l'Ente militare gestore del poligono, è stato proposto (e condiviso dalle Autorità provinciali) che dal 21 ottobre 2010, il sindaco del comune di Braies partecipi alle riunioni semestrali del co.mi.pa..
Si ritiene opportuno evidenziare che, nel corso delle riunioni semestrali di tale comitato, il rappresentante della comunità locale non ha mai evidenziato problematiche d'inquinamento acustico e/o ambientale dovute all'impiego di automezzi, né tantomeno l'abbandono di rifiuti di diversificata natura e/o scavi nel terreno.
Peraltro, la cancellazione delle attività a fuoco nel periodo estivo (1o giugno-30 settembre), individuata quale soluzione alternativa percorribile, testimonia l'attenzione dell'amministrazione della difesa per ridurre al massimo possibile l'impatto sul territorio, specie in relazione agli aspetti di natura socio-economica correlati; tale approccio è stato ampiamente apprezzato dai rappresentanti locali e provinciali.
Preme sottolineare, infine, che in ogni riunione del co.mi.pa. il presidente, in qualità di rappresentante della difesa, ha sempre assicurato e continuerà in tal senso, la massima disponibilità da parte dell'Amministrazione militare a valutare eventuali proposte di siti alternativi a quello in questione, idonei allo svolgimento di analoghe attività.
Alla data attuale, tuttavia, nessuna proposta alternativa, sul territorio della provincia autonoma di Bolzano, è stata ancora sottoposta all'esame della difesa.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.