ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12641

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 498 del 11/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: DE MICHELI PAOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIAVACCA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/07/2011
Stato iter:
15/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 03/08/2011

SOLLECITO IL 16/09/2011

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/10/2012

CONCLUSO IL 15/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12641
presentata da
PAOLA DE MICHELI
lunedì 11 luglio 2011, seduta n.498

DE MICHELI e MIGLIAVACCA. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

la RDB s.p.a. è una società piacentina leader nel settore edilizio e, in particolare, nella progettazione, produzione e installazione di sistemi e strutture prefabbricate e nella produzione di componenti per l'edilizia; costituita nel 1934, la RDB è un'azienda storica che nel corso del tempo, attraverso una serie di acquisizioni, ha assunto dimensioni nazionali e che oggi è configurata come un gruppo societario quotato in borsa con oltre 1200 dipendenti, 18 stabilimenti e 200 punti vendita;

attualmente l'azienda versa in una situazione economico-patrimoniale molto grave, come testimoniato dal confronto tra i dati relativi all'anno 2010 e quelli relativi al primo trimestre del 2011, che riportano un crollo del fatturato del 45 per cento e un sostanziale aumento dell'indebitamento netto;

tale situazione si inserisce in un contesto di generale crisi del settore edilizio in Italia e di specifica difficoltà dell'azienda ad uscire dall'ambito esclusivamente nazionale - nonostante il tentativo di ampliare la quota di mercato attraverso una serie di acquisizioni - ed inserirsi in circuiti produttivi più ampi in grado di incentivarne lo sviluppo e la crescita sia sotto il profilo produttivo che commerciale;

ciononostante, la RDB è un'azienda fortemente capitalizzata e patrimonializzata che continua ad avere un grande potenziale anche in termini di risorse professionali, per non disperdere le quali si rende necessario un intervento di risanamento strutturale, ossia un piano industriale che ridefinisca l'assetto aziendale, il modello produttivo e la collocazione sul mercato, ma che al contempo tuteli l'occupazione;

l'8 giugno 2011 l'assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione che impegna la giunta regionale ad attivarsi per conoscere le reali dimensioni della situazione economico-finanziaria della RDB e i contenuti del piano di ristrutturazione, nonché a porre in essere tutte le azioni atte a scongiurare il declassamento dell'azienda;

il 9 giugno 2011 le organizzazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero nazionale del gruppo, nonché una serie di manifestazioni davanti ai vari siti produttivi per mantenere alta l'attenzione delle istituzioni locali e nazionali;

nel corso di queste settimane gli approfondimenti sulla situazione della RDB avrebbero portato all'emergere di fatti aziendali ed imprenditoriali non chiarissimi per un'azienda quotata di borsa;

le istituzioni locali, la provincia di Piacenza e i comuni coinvolti hanno ripetutamente convocato le parti per trovare una soluzione sia di prospettiva futura sia relativamente alla necessità di pagare gli stipendi entro il 14 luglio 2011 -:

quali iniziative i Ministri interrogati, messi a conoscenza della grave situazione in cui versa la RDB s.p.a. e convocate le parti per il 12 luglio 2011 presso il Ministero dello sviluppo economico intendano intraprendere al fine di agevolarne la ristrutturazione aziendale e tutelarne l'occupazione e, in particolare, se intendano attivare modalità stabili di concertazione tra le parti interessate per l'eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali.
(4-12641)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 15 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 703
All'Interrogazione 4-12641 presentata da
PAOLA DE MICHELI

Risposta. - In relazione all'interrogazione in esame si rappresenta quanto segue.
La RDB spa opera nel settore della produzione e commercializzazione dei prodotti prefabbricati pesanti in cemento armato, ed è a capo dell'omonimo Gruppo del quale fanno parte la RDB Hebel e la RDB Terrecotte, titolare fra l'altro di 8 impianti, dei quali 5 dedicati alla produzione di strutture prefabbricate (business unit prefabbricati), 1 dedicato alla produzione di mattoni in calcestruzzo cellulare Gasbeton e 2 alla produzione di mattoni faccia a vista (business unit edilizia).
La RDB spa ha subito nel corso degli ultimi anni una pesantissima contrazione di fatturato con significativa dilatazione del ciclo degli incassi.
Nel corso del 2011, a causa della difficile congiuntura di mercato che ha colpito il settore delle costruzioni la RDB spa e le società facenti parte del gruppo RDB, sono andate incontro ad un progressivo aggravarsi della crisi finanziaria con conseguente mancanza della liquidità necessaria per alimentare il normale capitale circolante.
È stato dato avvio, anche, ad un processo di razionalizzazione aziendale e finanziaria volto a creare le condizioni per il risanamento dell'esposizione debitoria ed il riequilibrio finanziario della società e del gruppo RDB ed approvate le linee guida per la redazione del piano industriale di risanamento 2011-2013, basate principalmente sulla dismissione di asset non strategici, la riduzione sostanziale dei costi operativi, ivi inclusi i costi del personale, la razionalizzazione dell'utilizzo degli impianti produttivi, concentrando la struttura produttiva su pochi impianti dislocati sul territorio nazionale, la ristrutturazione del debito bancario del gruppo, il reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del piano mediante l'esecuzione di un aumento di capitale.
Nel dicembre 2011 è stato quindi sottoscritto con un pool di banche l'accordo di ristrutturazione dell'indebitamento finanziario volto a dare attuazione al «piano di risanamento» che aveva previsto tra l'altro:

una rimodulazione delle linee di credito a medio lungo termine e delle somme relative a crediti commerciali oggetto di anticipazione insoluti, con scadenza ultima al 31 dicembre 2018;

la concessione e il rinnovo delle linee di credito a breve termine esistenti alla data di sottoscrizione della convenzione bancaria di anno in anno fino al 31 dicembre 2016, a determinate condizioni fissate dalla convenzione bancaria;

la concessione di nuove risorse finanziarie per complessivi euro 7.601, da rimborsarsi entro il 31 dicembre 2018.
Sempre a fine 2011 la maggioranza del capitale sociale della RDB, rappresentativa del 66,67 per cento è passata nella titolarità della Bauhaus spa controllata all'80 per cento dall'ingegner Augusto Federici.
Nel marzo 2012 si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione composto da 7 membri, di cui sei tratti dalla lista di maggioranza rappresentante il 66.67 per cento del capitale sociale di RDB e 1 dalla lista di minoranza presentata da industrie cementi Rossi, Alessandra Trombetta e Augusto Rizzi che congiuntamente rappresentano il 3,39 per cento del capitale sociale di RDB.
Il nuovo consiglio di amministrazione ha deliberato di dare mandato a qualificati esperti al fine di effettuare le verifiche necessarie a individuare le possibili soluzioni alle problematiche emerse.
I citati consulenti hanno valutato quale soluzione di sbocco della crisi, il ricorso alla procedura di concordato preventivo, ovvero, altra istanza di ammissione ad una procedura concorsuale ritenuta idonea.
Non avendo la società ricevuto alcun riscontro positivo dalle banche in merito alla proposta di concordato preventivo, presentata alle stesse unitamente alla richiesta un sostegno finanziario, si è determinata all'istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria.
Pertanto, con sentenza in data 14 luglio 2012 la RDB spa è stata dichiarata insolvente dal tribunale di Piacenza ai sensi del decreto legislativo n. 270 del 1999 che ha altresì nominato i commissari giudiziali, affidando ai medesimi la gestione d'impresa.
Il tribunale ha quindi positivamente verificato la ricorrenza dei presupposti (numero dei dipendenti, indebitamento ed insolvenza) per dichiarare lo stato d'insolvenza ai sensi del decreto legislativo n. 270 del 1999. Il ricorso per la dichiarazione di insolvenza è stato presentato dalla società a firma del Presidente del consiglio di amministrazione Giulio Burchi, a ciò incaricato dal consiglio di amministrazione che vista l'impossibilità per la RDB di perseguire altre soluzioni per il superamento della crisi nonché di far fronte regolarmente alle proprie obbligazioni e a garantire la continuità aziendale, ha deliberato di ricorrere alla procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza di cui al decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270.
I commissari giudiziali entro trenta giorni dalla loro nomina hanno provveduto alla predisposizione della relazione ex articolo 28 del decreto legislativo n. 270 del 1999. La stessa contiene sia una descrizione delle cause dello stato di insolvenza; sia una valutazione motivata circa l'esistenza di concrete prospettive di recupero dell'equilibrio economico delle attività imprenditoriali oltre a dar conto di eventuali manifestazioni di interesse.
In data 10 settembre 2012 il tribunale di Piacenza, vista la relazione ex articolo 28 del decreto legislativo n. 270 del 1999 redatta dai citati commissari e il parere del Ministero, ha disposto con decreto motivato l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria della RDB spa.
I commissari giudiziali nella relazione di cui sopra hanno riferito di aver ricevuto diversi interessamenti per le attività d'impresa della R.D.B., anche a seguito della pubblicazione in data 21 luglio 2012 su Il Sole 24 Ore di un «avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse».
In data 17 settembre 2012 di conseguenza ho provveduto a nominare il collegio commissariale nelle persone dei signori avvocato Giorgio Zanetti, avvocato Paolo Cevolani e professor Renato Camodeca già commissari giudiziari.
Dalla data di apertura della procedura potrà farsi ricorso alla cassa integrazione straordinaria, con decorrenza già dalla data di dichiarazione di insolvenza e per tutta la durata del programma operativo sino alla dichiarazione di cessazione dell'attività da parte del tribunale (articolo 7, comma 10-ter, della legge 236 del 1993).

Il Ministro dello sviluppo economico: Corrado Passera.