ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12306

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 485 del 14/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: SCILIPOTI DOMENICO
Gruppo: INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 14/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 14/06/2011
Stato iter:
16/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2012
ORNAGHI LORENZO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2012

CONCLUSO IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12306
presentata da
DOMENICO SCILIPOTI
martedì 14 giugno 2011, seduta n.485

SCILIPOTI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

come si apprende dalla stampa e dalla documentazione redatta dall'associazione Li.P.A. (Liberi professionisti associati) con sede in Capaccio-Paestum, trasmessa all'autorità di Vigilanza - Roma, direzione generale beni culturali - Napoli, Presidente Giunta regionale - Napoli, Procura Regionale della Corte dei Conti - Napoli, osservatorio nazionale del partenariato pubblico privato, osservatorio regionale lavori pubblici, procuratore generale procura della Repubblica di Salerno, soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici di Salerno ed Avellino - Salerno, ordine degli ingegneri di Salerno, ordine degli architetti di Salerno, segreterie provinciali associazioni ambientaliste e redazioni testate giornalistiche, il comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno, avrebbe posto in essere, con propri atti deliberativi, alcune iniziative per l'attuazione di interventi edilizi;

secondo quanto denuncia l'associazione Li.P.A., le scelte della giunta comunale di Capaccio-Paestum, effettuate con l'approvazione del piano casa sarebbero in contraddizione con il disposto della legge regionale n. 19 del 28 dicembre 2009 sia nel merito interpretativo della cosiddetta area degradata prescelta che per il fatto di avere utilizzato un'area compresa in comparto di edilizia economica e popolare destinata alla realizzazione di standard in quanto da tempo parzialmente edificata;

altrettanto impropri sarebbero i due interventi previsti con il cosiddetto «progetto di finanza», che consentirebbero la produzione di edilizia privata quale ristoro dell'investimento prodotto da soggetti attuatori privati per la realizzazione, da una parte di una biblioteca e centro culturale, dall'altra di un parcheggio comunale a Capaccio capoluogo;

più in particolare l'Associazione Li.P.A., in merito agli atti relativi agli interventi programmati in riferimento al disposto della L.R.C. n. 16/09 (Piano Casa della Regione Campania) denuncia a) la presunta falsa definizione di area degradata degli ambiti individuati; b) la definizione degli ambiti che sarebbe avvenuta all'interno dei perimetro dell'area di edilizia economica e popolare individuata dal vigente PRG, la cui area era da sempre destinata agli standard relativamente ad insediamenti residenziali che pur essendo da tempo completati sono ancora in attesa delle scuole, strade, parcheggi ed altro previsto dalla normativa tutt'ora vigente; c) la scelta del soggetto attuatore da parte dell'ente comunale avvenuta in assenza di specifica gara ad evidenza pubblica trattandosi di interventi di edilizia residenziale sociale mista ad edilizia residenziale privata;

ed in merito al «Progetto di Finanza», la stessa Associazione denuncia:

a) in quanto alla finanza di progetto ovvero permuta giardini pubblici Capaccio capoluogo sembrerebbe essere stato deliberato di concedere al soggetto attuatore privato di realizzare circa quarantotto villette a ristoro dei costi da sostenere per l'esecuzione delle opere di interesse pubblico in regime di finanza di progetto ovvero di permuta, sulla base di azioni amministrative che sembrerebbero non essere coerenti con la normativa vigente, men che meno nel rispetto dell'articolo 155 del decreto legislativo n. 163 del 2006, in area con diversa destinazione urbanistica secondo il vigente PRG comunale;

b) in quanto al Progetto di Finanza ai sensi dell'articolo 155, comma 1, lettera a), decreto legislativo n. 163 del 2006 per la realizzazione della Biblioteca comunale e del Museo di Capaccio-Paestum sembrerebbe essere stato deliberato di concedere al soggetto attuatore privato di realizzare circa quarantotto alloggi a ristoro dei costi da sostenere per la esecuzione delle opere di interesse pubblico in regime di finanza di progetto, sulla base di azioni amministrative che sembrerebbero non essere supportate da alcuna normativa vigente, men che meno nel rispetto dell'articolo 155 del decreto legislativo n. 163 del 2006, in area che parzialmente è compresa nel comparto di edilizia economica e popolare individuato dal vigente PRG e in assenza di destinazione urbanistica compatibile;

tutti gli interventi in questione sono stati proposti in aree assoggettate a specifico vincolo come da decreto ministeriale del 7 giugno 1967 da parte dell'allora Ministro della pubblica istruzione di concerto con il Ministro per la marina mercantile «Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona del comune di Capaccio (Salerno), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 giugno 1967, oltre che dal decreto legislativo n. 42 del 2004;

una prima ipotesi di progetto per la realizzazione di alcune palazzine in area di edilizia economico e popolare, destinata alla realizzazione degli standard per precedenti interventi edilizi, aveva registrato il parere sfavorevole della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici di Salerno e Avellino, in questo caso il privato proponente ha riformulato la proposta che attualmente è in attesa dei pareri -:

se non si ritenga opportuno, per quanto di competenza, accertare i fatti e sposti in premessa al fine di individuare se la realizzazione delle opere citate sia tale da non compromettere il vincolo esistente;

nel caso fosse confermata la compromissione del vincolo come si intenda agire per impedire che quanto previsto dal decreto ministeriale del 7 giugno 1967 sia disattesa. (4-12306)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 16 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 666
All'Interrogazione 4-12306 presentata da
DOMENICO SCILIPOTI

Risposta. - In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame con la quale l'interrogante chiede notizie in merito a interventi edilizi programmati dalla giunta comunale di Capaccio-Paestum con l'approvazione del piano casa, in contraddizione con la legge regionale campana n. 19 del 28 dicembre 2009 e insistenti su aree assoggettate a specifico vincolo del 1967 dell'allora Ministro della pubblica istruzione di concerto con il Ministro per la marina mercantile, si comunica quanto segue.
Premesso che le soprintendenze non hanno specifiche competenze nell'esame dei Piani urbanistici, ad eccezione del parere sugli strumenti attuativi, ai sensi dell'articolo 28 della legge urbanistica n. 1150 del 1942, ma possono effettuare tutte le osservazioni che, per legge, sono riservate ai portatori di interessi toccati dalla pianificazione urbanistica, la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno e Avellino ha contestato al sindaco del comune di Capaccio, con nota n. 16713 del 22 giugno 2011, la mancata concertazione, in sede locale, delle destinazioni urbanistiche nelle aree di interesse paesaggistico, tutelate ai sensi del decreto legislativo 42 del 2004.
Con la nota suddetta, la competente soprintendenza rilevava che la documentazione alla stessa inoltrata, relativa alla procedura di valutazione di incidenza, non evidenziava i criteri individuati dal comune per le aree soggette a tutela paesaggistica, né la definizione delle azioni previste per raggiungere detto obiettivo.
Nella medesima lettera, la soprintendenza ha evidenziato la propria contrarietà alla previsione, nell'ambito della fascia costiera di interventi edificatori, giustificati in quanto considerati supporto alla valorizzazione turistica, ed ha altresì contestato la mancata previsione di interventi sulle infrastrutture e la omessa considerazione della necessaria valorizzazione del territorio sotto il profilo turistico-culturale.
Per quanto attiene alla tutela e alla valorizzazione delle aree soggette alle disposizioni del decreto legislativo n. 42 del 2004 si evidenziava, infine, la necessità di verificare il rapporto tra la valenza paesaggistica dei luoghi e la loro edificabilità, anche ai fini della riduzione dei contenziosi.
Allo stato attuale, l'iter del piano urbanistico comunale di Capaccio risulta sospeso in quanto, il 23 dicembre 2011, il Consiglio comunale si è dimesso mentre era in corso la fase di controdeduzione alle osservazioni al piano medesimo.
Il commissario straordinario di Capaccio ha ritenuto di non dover proseguire nell'iter di approvazione del piano, in considerazione dell'approssimarsi delle elezioni amministrative di maggio, determinando la sospensione di qualsiasi attività relativa al piano urbanistico.
L'iter di approvazione riprenderà, pertanto, con la nuova amministrazione.

Il Ministro per i beni e le attività culturali: Lorenzo Ornaghi.