Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-12277
presentata da
MARCO BELTRANDI
martedì 14 giugno 2011, seduta n.485
BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
i genitori dei bambini nati o adottati nel triennio 2009-2011, senza limitazioni di reddito, possono ottenere un prestito fino a 5mila euro;
il prestito potrà, poi, essere restituito in 5 anni, ad un tasso d'interesse scontato di almeno il 50 per cento rispetto a quello di un normale finanziamento;
per accedere al finanziamento agevolato previsto dal dipartimento per le politiche della famiglia, i neogenitori dovranno recarsi presso una delle banche aderenti all'iniziativa e compilare il modulo di autocertificazione del possesso dei requisiti;
la domanda dovrà essere inviata entro il 30 giugno dell'anno successivo alla nascita o all'adozione; per le adozioni nazionali si fa riferimento alla sentenza di affidamento preadottivo o di adozione definitiva, per quelle internazionali al provvedimento di autorizzazione all'ingresso e alla residenza permanente del minore, rilasciato dalla Commissione per le adozioni internazionali -:
a quanto ammonterà il fondo totale disponibile per gli interventi sopra descritti e quanti prestiti pari a 5.000 euro potranno essere concessi in base alla capienza del fondo stesso, considerando l'alto numero potenziale di richieste che potrebbero pervenire all'amministrazione pubblica a causa della mancata previsione di un requisito legato al reddito dei richiedenti. (4-12277)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata martedì 23 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 707
All'Interrogazione 4-12277
presentata da
MARCO BELTRANDI
Risposta. - Con riferimento alla richiesta di notizie in merito al «Fondo di credito per i nuovi nati», si segnala che il fondo in questione è stato istituito presso il dipartimento per le politiche della famiglia dall'articolo 4 del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009.
Tale fondo consente alle famiglie con bambini nati o adottati nel periodo di riferimento (la citata norma indicava come periodo il triennio 2009-2011) l'accesso a finanziamenti fino ad un importo massimo pari a euro 5.000 a tassi agevolati, da restituire in cinque anni. Per tale fondo, che ha carattere di rotatività, la legge ha previsto uno stanziamento di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011.
La misura in questione si avvale del decisivo supporto del sistema bancario: per la sua concreta attuazione sono state, infatti, stipulate apposite convenzioni con le banche che hanno manifestato interesse ad aderire, sulla base di una convenzione-tipo allegata al protocollo di intesa sottoscritto dall'ABI il 5 novembre 2009.
Hanno aderito all'operazione tutte le maggiori banche e, inoltre, molte banche locali, garantendo in tal modo una buona copertura territoriale.
Gli istituti di credito effettuano, con proprie risorse, le operazioni di finanziamento, mentre il fondo interviene soltanto in finzione di garanzia, per il 50 per cento dell'ammontare del prestito, qualora il beneficiario non rimborsi le rate pattuite. A tale scopo, il disciplinare per la gestione del fondo prevede che per ogni operazione di finanziamento effettuata venga disposto un accantonamento pari al 10 per cento della somma garantita.
Alla luce di quanto precede, e considerando altresì che la rotatività del fondo fa sì che lo stesso venga continuamente alimentato con le quote di volta in volta rimborsate dai beneficiari, si ritiene possano essere infondati i timori espressi dagli interroganti in merito ad una possibile incapienza del fondo a soddisfare tutte le richieste.
Mi preme sottolineare che l'iniziativa ha avuto molto successo: si è registrato, infatti, un notevole utilizzo del fondo tanto che, secondo i dati a disposizione del dipartimento per le politiche della famiglia al primo trimestre del 2012, sono stati erogati oltre 24.000 prestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 132 milioni di euro (www.fondonuovinati.it).
Proprio in considerazione del grande successo dell'iniziativa, con l'articolo 12 della legge 12 novembre 2011, n. 183, è stata disposta la proroga del fondo per un ulteriore triennio, ammettendo, pertanto, al finanziamento anche i nati nel 2012, 2013 e 2014, senza prevedere ulteriori stanziamenti. Infatti, nonostante la misura abbia fatto riscontrare un notevole utilizzo, superiore a quello di tutti gli altri analoghi fondi pubblici, sono risultate più che sufficienti le disponibilità residue esistenti sul fondo al 31 dicembre 2011.
Per rendere operativa la proroga suddetta è stato necessario adottare un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze (decreto che è stato adottato il 22 maggio 2012 e registrato alla Corte dei conti il 4 luglio 2012, reg. n. 6, Foglio n. 310), quale presupposto necessario per il rinnovo dei conseguenti atti convenzionali.
Successivamente, lo scorso 31 luglio, è stato siglato il nuovo protocollo con l'ABI consentendo l'attivazione del fondo per il triennio 2012-2014.
Si precisa, infine, che pur non essendo fissato alcun limite di reddito per l'accesso ai finanziamenti garantiti dal fondo, è stato previsto che per i richiedenti con un indicatore della situazione economica equivalente inferiore ai 15.000 euro annui la garanzia si estende al 75 per cento dell'importo del prestito, consentendo in tal modo, di fatto, l'accesso al credito a fasce che secondo l'ordinaria politica bancaria ne resterebbero escluse.
Il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione: Andrea Riccardi.