ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12189

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 481 del 06/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: BELTRANDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/06/2011
Stato iter:
03/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2012
VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 20/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/12/2012

CONCLUSO IL 03/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12189
presentata da
MARCO BELTRANDI
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

lo scorso anno è stata compiuta una scelta normativa, da più parti ritenuta inefficiente, di modificare la disciplina legislativa sulla privacy prevedendo una deroga alla regola generale, in base alla quale i numeri telefonici contenuti negli elenchi abbonati possono essere utilizzati senza bisogno del consenso dell'interessato se quest'ultimo non ha espressamente manifestato una volontà di segno diverso, iscrivendo la propria utenza nel cosiddetto registro delle opposizioni a tal fine istituito;

la gestione di tale registro è stata affidata alla fondazione Ugo Bordoni per l'attivazione. Non sono ancora stati resi noti i dati relativi al numero di abbonati che hanno richiesto l'iscrizione al registro ma è facile immaginare che si tratti di un numero piuttosto modesto;

il risultato è che una grande quantità di numeri telefonici è attualmente utilizzabile dalle società di telemarketing sebbene all'esito di un processo - quello di verifica presso il registro delle opposizioni - complesso e costoso;

senza attendere di verificare la bontà della scelta effettuata, nei giorni scorsi il Governo ha, ad avviso degli interroganti in un sostanziale silenzio generale, esteso il regime dell'opt-out anche agli indirizzi di domicilio degli abbonati;

nell'articolo 6, comma 2, dell'ultimo decreto sviluppo, approvato lo scorso 5 maggio dal Consiglio dei ministri, è prevista anche per gli indirizzi postali contenuti negli elenchi abbonati dei cittadini italiani la possibilità di essere utilizzati a fini commerciali, senza bisogno di acquisire il consenso degli interessati, a condizione che questi ultimi non abbiano espressamente manifestato una volontà in senso contrario iscrivendo il proprio numero telefonico ed il proprio indirizzo presso il citato registro delle opposizioni;

dunque, inviare a mezzo posta comunicazioni promozionali e di marketing sarà più facile;

a farne le spese, ancora una volta, utenti e consumatori che oltre ad essere tempestati di telefonate, nelle prossime settimane rischiano di trovare la propria cassetta delle poste stracolma di ogni genere di comunicazione pubblicitaria;

ci vorrà naturalmente del tempo prima che il sistema vada a regime e che si possa dire se l'idea di affiancare alla regola generale dell'opt in anche il sistema dell'opt out si rivelerà vincente ma, proprio per questo, sarebbe stato opportuno attendere di disporre di qualche dato in più prima di estendere il nuovo regime anche agli indirizzi postali di milioni di cittadini;

peraltro, una scelta tanto importante per la privacy, necessiterebbe della più ampia conoscibilità possibile -:

se sia a conoscenza dei fatti narrati e, nell'eventualità positiva, quali iniziative urgenti intenda assumere per rendere conoscibile ai cittadini le novità introdotte nell'ordinamento giuridico, al fine di consentire agli stessi l'effettiva tutela del proprio diritto soggettivo alla privacy. (4-12189)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 3 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 727
All'Interrogazione 4-12189 presentata da
MARCO BELTRANDI

Risposta. - L'introduzione del registro pubblico delle opposizioni ha indubbiamente offerto una maggior tutela agli abbonati ai servizi telefonici italiani nei confronti delle chiamate indesiderate da parte degli operatori di telemarketing, ponendosi come un punto di equilibrio tra le esigenze degli abbonati, che non vogliono essere contattati, e quelle delle imprese, che possono utilizzare tali strumenti di promozione.
La nuova normativa, dunque, intende offrire maggiore trasparenza e uno strumento concreto di tutela del cittadino che, esercitando il diritto di opposizione (cosiddetto optout) attraverso l'iscrizione nel registro, può scegliere di tutelare la sua vita privata.
La gestione del registro pubblico delle opposizioni è stata affidata dal Ministero dello sviluppo economico, con un contratto di servizio, alla Fondazione Ugo Bordoni, la quale ha progettato e implementato il sistema, secondo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 178 del 2010.
Dal 31 gennaio 2011 al 1o settembre 2012, la Fondazione ha iscritto nel registro stesso 1.093.201 utenze su circa 15.000.000 presenti negli elenchi telefonici pubblici. Si fa presente che, al fine di tutelare maggiormente gli abbonati, solo l'Italia ha predisposto cinque modalità di iscrizione al registro (numero verde, web-form, email, fax e raccomandata). Infatti, gli altri Paesi europei che adottano strumenti analoghi offrono per l'iscrizione unicamente il canale web, raramente associato a quello telefonico. Attualmente, si registrano in media circa 1.500 iscrizioni al giorno, a fronte del periodo di picco - corrispondente alla campagna informativa condotta nei primi sei mesi di attività del registro - in cui venivano iscritti quotidianamente 8.000-10.000 abbonati.
Al fine di diffondere la conoscenza della nuova normativa concernente il registro delle opposizioni e chiarire alcuni dubbi ricorrenti tra i cittadini, la Fondazione Ugo Bordoni ha istituito autonomamente un servizio di Help desk - che finora ha gestito più di 40.000 richieste da parte dei cittadini - e ha creato un'apposita sezione sul proprio sito internet chiamata «Conosci i tuoi diritti», oltre ad aver predisposto un canale su Youtube, una pagina su Facebook, un account su Twitter.
Quanto all'estensione del cosiddetto optout anche agli indirizzi postali contenuti negli elenchi telefonici di abbonati, prevista dal decreto-legge n. 70 del 2011 convertito dalla legge n. 106 del 2011, essa richiede a tutt'oggi norme regolamentari attuative la cui emanazione da parte del Ministero è subordinata all'eventuale attribuzione specifica di tale competenza da parte del legislatore.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Massimo Vari.