ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12182

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 481 del 06/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: BELTRANDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E INNOVAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/06/2011
Stato iter:
18/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/06/2012
VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 20/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/06/2012

CONCLUSO IL 18/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12182
presentata da
MARCO BELTRANDI
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
- Per sapere - premesso che:

un dettagliato quadro di valutazione è stato pubblicato dalla Commissione europea per illustrare tutti i progressi compiuti dai vari Stati membri ad un anno esatto dall'avvio della cosiddetta agenda digitale. Un insieme corposo di dati e statistiche, messo dall'Unione a disposizione di tutti i soggetti interessati;

ne emerge un bilancio in cui viene sottolineato come in certi settori i progressi raggiunti dall'Italia si siano rivelati piuttosto deludenti, soprattutto nella diffusione delle nuove reti superveloci a banda larga;

l'Italia è risultata, inoltre, tra i Paesi con la più bassa percentuale di abitudinari della rete (48 per cento). Appare limitato anche il generale livello d'adozione dell'e-commerce come possibile soluzione d'acquisto -:

se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e, nell'eventualità positiva, quali iniziative urgenti intenda assumere per sfruttare appieno il potenziale dell'agenda, per conservare la competitività nazionale, stimolare l'innovazione, creare posti di lavoro e prosperità.(4-12182)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 18 giugno 2012
nell'allegato B della seduta n. 651
All'Interrogazione 4-12182 presentata da
MARCO BELTRANDI

Risposta. - Gli investimenti in infrastrutture di comunicazione elettronica, specialmente per espandere l'accesso a banda larga e ultralarga, rappresentano uno strumento utile per creare lavoro e fornire le fondamenta per una sostenibilità economica e una crescita a lungo termine di un Paese.
La cabina di regia di cui all'articolo 47 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito in legge con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, è volta a definire una strategia italiana per lo sviluppo del Paese puntando sull'economia digitale. Gli obiettivi della citata cabina ricalcano le azioni definite nell'iniziativa faro - «digital agenda» all'interno della strategia europea EU2020, al fine di trarre vantaggi socioeconomici sostenibili da un mercato unico del digitale basato sull'internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili, garantendo a tutti l'accesso alla banda larga entro il 2013 e l'accesso a velocità di internet nettamente superiori (30 Mbps o più) entro il 2020, laddove almeno il 50 per cento delle famiglie europee si abboni a connessioni internet di oltre 100 Mbps.
L'Italia in questo senso sta compiendo un notevole sforzo, inserendo fra le priorità dell'azione di Governo il completamento del piano nazionale banda larga, per garantire a tutti i cittadini italiani la possibilità di connettersi a internet a una velocità di almeno 2 Mbps entro il 2013.
Per altro verso, il «progetto strategico agenda digitale italiana» per la realizzazione della banda ultralarga, (articolo 30 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111) è ora all'attenzione della commissione europea ed è stato sottoposto, sino al 15 gennaio 2012, a consultazione pubblica, riscuotendo grande interesse da parte del mercato, delle associazioni di categoria, delle regioni e degli enti locali.
Il medesimo Progetto contiene anche una misura concernente la realizzazione di data center volti ad assicurare l'esecuzione decentralizzata delle applicazioni più importanti e innovative sia da parte del mondo delle imprese, sia da quello della pubblica amministrazione che potrà così essere definitivamente dematerializzata.
Grazie al piano azione e coesione, inoltre, quasi 450 milioni di euro saranno dedicati allo sviluppo della banda ultralarga, un progetto meritevole di essere considerato una best practice europea sia in termini di obiettivi, sia nelle modalità di intervento e coordinamento.
Infine, per lo sviluppo della larga banda un passaggio fondamentale è stato lo svolgimento della gara sulle cosiddette frequenze 4G. L'articolo 1, commi 8-12, della legge di stabilità per il 2011 ha previsto lo svolgimento di una procedura di gara per l'assegnazione dei diritti d'uso di frequenze relative alla banda 800 MHz da destinare a servizi di comunicazione elettronica mobili in banda larga, oltre che delle altre frequenze disponibili (frequenze in banda 1800 megahertz, 2000 megahertz, 2600 megahertz), per un totale di circa 300 MHz.
Le modalità di svolgimento della gara e di assegnazione delle frequenze sono state stabilite, in conformità alle procedure previste dal codice delle comunicazioni elettroniche, dall'autorità per le garanzie nelle comunicazioni con delibera 282/11/Cons del 18 maggio 2011, modificata dalla delibera 370/11/Cons del 23 giugno 2011, il quale ultimo provvedimento ha previsto, altresì, la nomina di un Comitato dei ministri per coordinare le procedure di gara, oltre alla scelta di un eventuale advisor.
La legge di stabilità prevedeva un introito di 2,4 miliardi di euro: obiettivo ampiamente raggiunto considerando che gli introiti della gara si sono attestati a circa 4 miliardi di euro, a comprova dell'importanza degli assets resi disponibili con la liberazione delle frequenze dall'emittenza televisiva locale e dalla difesa, come pure della bontà delle procedure di gara definite dall'amministrazione con il bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 giugno 2011 e con il relativo disciplinare.
La gara si è conclusa il 29 settembre 2011 con l'aggiudicazione dei lotti di frequenze messe a gara a favore delle società Telecom Italia spa, Vodafone Omnitel N.V, Wind Telecomunicazioni spa ed H3g spa. Queste frequenze serviranno a sviluppare in particolare le tecnologie lte (long term evolution) che sicuramente costituiscono un fattore chiave non solo per lo sviluppo della larga banda ma dell'intero Paese, considerando la rapida crescita del numero di utenti dei servizi di comunicazione mobile e la possibilità di finire, con essa, di numerosi servizi innovativi volti a migliorare la qualità della vita di tutti i giorni.
Da quanto precede è facile rilevare che al momento il Governo è impegnato ad utilizzare in pieno tutte le potenzialità che offre l'attuazione dell'agenda digitale, con attenzione specifica ai profili di crescita e innovazione ad essa collegati.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Massimo Vari.