ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12070

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 478 del 25/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: PALADINI GIOVANNI
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 25/05/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/05/2011
Stato iter:
18/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2012
MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/12/2012

CONCLUSO IL 18/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12070
presentata da
GIOVANNI PALADINI
mercoledì 25 maggio 2011, seduta n.478

PALADINI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

lo scorso anno «Teleperformance» un'azienda multinazionale di call center che in Italia impiega 2.817 dipendenti a tempo indeterminato nelle tre sedi di Taranto, Roma e Fiumicino aprì le procedure di licenziamento per 864 dipendenti;

grazie alla mobilitazione dei lavoratori si arrivò al ritiro della procedura ed alla concessione da parte del Ministero dei contratti di solidarietà in deroga per un anno;

l'accordo stipulato al Ministero impegnava l'azienda ad investire per il rilancio ponendo un freno alla politica delle delocalizzazioni attuata fino a quel momento dalla stessa azienda;

Teleperformance ha tuttavia continuato la propria politica di delocalizzazione delle commesse acquisite in Italia incrementando postazioni in altre sedi all'estero aprendo al contempo due procedure di licenziamenti in Italia;

le azioni poste in essere sono, ad avviso dell'interrogante, il risultato di una politica sbagliata e quanto mai pericolosa per la tenuta occupazionale dell'azienda e per il mercato dei call center;

è necessario fermare i licenziamenti che coinvolgono 1.464 famiglie per ridare un futuro a migliaia di giovani che credevano di aver trovato un lavoro stabile sul quale basare un progetto di vita -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza della descritta situazione;

se il Ministro interrogato non ritenga necessario, attuare un'attenta riflessione ed un rapido impegno sul modo di investire per il rilancio dell'azienda Teleperformance cercando per quanto di competenza di porre freno alla politica delle delocalizzazioni verso altri paesi. (4-12070)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 18 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 735
All'Interrogazione 4-12070 presentata da
GIOVANNI PALADINI

Risposta. - La In & Out Spa a socio unico, operante in Italia con il marchio Teleperformance, è attiva, sul territorio nazionale, nelle sedi di Roma, Taranto e Fiumicino.
A seguito della dichiarazione di un esubero pari a n. 847 unità, la società ha fatto ricorso per il periodo dal 5 luglio 2010 al 4 luglio 2011 al contratto di solidarietà di cui all'articolo 5, comma 5, del decreto-legge n. 148 del 1993 convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 236 del 1993, concordato per un totale di n. 3.244 lavoratori con una riduzione dell'orario contrattuale nella misura massima del 30 per cento.
Successivamente la società è stata interessata dal regime di cassa integrazione in deroga concordata per un numero massimo di 900 lavoratori, per il periodo dal 5 luglio al 31 dicembre 2011, a seguito di ulteriore procedura di mobilità avviata sulla base della dichiarazione di esubero di n. 1.464 lavoratori occupati nelle tre unità produttive richiamate.
Al riguardo si rileva che in data 5 luglio 2010, in sede di accordo sindacale, facendo seguito all'intendimento espresso nell'accordo di solidarietà del 24 giugno 2010 «di consolidare le commesse le quote di mercato, di fatturato e di redditività in Italia», la società si è impegnata per il biennio 2011-2013 a porre in essere ogni strategia tesa a privilegiare il mercato italiano rispetto a quello estero.
Dall'esame della documentazione esibita dalla società alla competente direzione territoriale del lavoro in merito ad eventuali attività svolte al di fuori del territorio nazionale, è emerso che la In & Out Spa ha acquisito il servizio di customer care per Alitalia con contratto di appalto sottoscritto in data 7 giugno 2010. Tuttavia, soltanto il 30 per cento del servizio è stato gestito direttamente dalla società italiana con un impegno nell'anno 2011 di n. 60 dipendenti, mentre il restante 70 per cento della commessa è stata affidata in subappalto alla filiale albanese del gruppo Teleperformance (Ams) come espressamente previsto nel contratto
La In & Out Spa, a seguito della perdita dell'appalto del servizio di call center commissionato dalla società Alitalia, dal 28 settembre 2012 non gestisce più il servizio di customer care in entrambe le filiali, sia italiana che albanese.
Con riferimento alla situazione occupazionale, si rappresenta che con comunicazione del 14 ottobre 2011 è stata attivata la procedura di licenziamento collettivo per riduzione del personale nelle unità produttive di Roma e di Taranto per 876 dipendenti complessivi, di cui 413 per l'unità produttiva di Roma (compresi 21 apprendisti), e 463 per l'unità di Taranto.
A seguito del mancato accordo conclusivo della fase sindacale della citata procedura, su richiesta dell'azienda, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha convocato le parti sociali al fine della prosecuzione del confronto.
In esito all'esame congiunto, la procedura di mobilità si è conclusa in data 28 dicembre 2011 con la sottoscrizione di verbale di accordo, convenendo le parti di gestire le eccedenze occupazionali dichiarate dall'azienda attraverso gli strumenti della mobilità con il criterio esclusivo della non opposizione al licenziamento e della cassa integrazione guadagni in deroga.
Più precisamente, le parti hanno convenuto con riguardo a 42 lavoratori, di cui 22 per l'unità produttiva di Roma e 20 per quella di Taranto, - che avevano già manifestato la non opposizione alla collocazione in mobilità - l'accesso al trattamento aggiuntivo di cui all'articolo 18, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 «pari alla differenza tra il trattamento di disoccupazione spettante e l'indennità di mobilità per un numero di mesi pari alla durata dell'indennità di disoccupazione». Con riguardo ad un'unità occupata con contratto di apprendistato, si è stabilito di far ricorso alla cassa integrazione guadagni in deroga.
Le restanti eccedenze occupazionali sono state gestite con accordo governativo, sottoscritto il 10 gennaio 2012 al fine di consentire la convocazione necessaria delle regioni interessate, per l'accesso al trattamento di cassa integrazione guadagni in deroga a rotazione.
Con decreto interministeriale n. 67325 del 31 luglio 2012, ai sensi dell'articolo 33, comma 21, della legge 12 novembre 2011, n. 183, è stata autorizzata, per il periodo dal 1o gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, la concessione e la proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale, definito nell'accordo intervenuto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in data 1o gennaio 2012, in favore di un numero massimo di 2.065 unità lavorative, così suddivise:

sede di Roma: 390 unità lavorative per il periodo dal 1o gennaio 2012 al 30 giugno 2012;

sede di Taranto: 1.675 unità lavorative sospese a rotazione equivalenti a 1.366 unità lavorative a tempo pieno, su 1.739 lavoratori in organico, con riduzione dell'orario di lavoro del 28 per cento, per il periodo dal 1o gennaio 2012 al 31 dicembre 2012.
Con comunicazione del 10 aprile 2012 è stata, inoltre, attivata la procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale nell'unità produttiva di Roma per complessivi 377 dipendenti. Con verbale di accordo sottoscritto in data 21 giugno 2012 presso la regione Lazio, al fine di non procedere al licenziamento dei 377 lavoratori della sede di Roma, è stata attivata la cassa integrazione guadagni in deroga per un ulteriore periodo di sei mesi (dal 1o luglio al 31 dicembre 2012) nei confronti di 374 unità occupate nella sede di Roma (in quanto in corso di procedura sono intervenute n. 3 dimissioni).
Con comunicazione del 27 luglio 2012 la società, a seguito della cessazione dell'attività nella sede di Roma - ad eccezione di una commessa ancora in essere - e della diminuzione dell'attività presso l'unità produttiva sita in Fiumicino - Parco Leonardo, ha attivato la procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale per 569 lavoratori occupati nelle unità produttive di Roma e Fiumicino.
In conclusione, si può affermare che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha seguito e continua a seguire in modo fattivo la situazione rappresentata dall'interrogante, attivando - nei limiti di legge - tutti gli strumenti volti ad attenuare la grave crisi occupazionale rappresentata.

Il Viceministro del lavoro e delle politiche sociali: Michel Martone.