ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12023

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 476 del 23/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/05/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2011
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 23/05/2011
Stato iter:
31/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2012
DE STEFANO CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/07/2012

CONCLUSO IL 31/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12023
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 23 maggio 2011, seduta n.476

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

la segreteria nazionale del COISP coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia, con la nota protocollo 821/11 S.N. del 22 maggio 2011, indirizzata al Ministero dell'interno - ufficio amministrazione generale - dipartimento della Polizia di Stato - ufficio per le relazioni sindacali - avente ad oggetto «Residence Ripamonti. Alloggio di centinaia di immigrati nella struttura in uso alla Polizia di Stato di Milano. Richiesta intervento immediato» ha segnalato che «nei giorni scorsi oltre 400 immigrati sono stati ricoverati presso una struttura alloggiativa in uso alla Polizia di Stato di Milano [...] Tutto ciò nonostante il parere contrario del Prefetto e del Questore di Milano, tenuti evidentemente in "alta considerazione"»;

con la medesima nota il Coisp ha quindi ritenuto di dover chiedere «l'immediato riconoscimento dell'indennità di servizio esterno e di ordine pubblico per tutti i poliziotti impegnati presso il Residence, - la conferma che l'alloggio degli immigrati rientri nella prima fase di gestione dei flussi e quindi termini entro le due settimane, come dichiarato dal Presidente della Regione Formigoni e dalla nota del Dipartimento della Protezione Civile EME/000806, datata 11 maggio 2011 - che il Dottor Giarola individui le soluzioni alloggiative tra i centri di accoglienza pre-esistenti, le strutture di ricovero ed i centri famiglia, tra cui non rientrano, nonostante quanto suggerirebbero gli stipendi degli Appartenenti, le strutture in uso alla Polizia di Stato -:

se il Ministro sia a conoscenza dei fatti segnalati dal COISP e quali immediate azioni intenda intraprendere per rispondere concretamente alle richieste dell'organizzazione sindacale al fine di tutelare gli appartenti al Corpo della polizia di Stato. (4-12023)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 31 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 674
All'Interrogazione 4-12023 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - Al fine di fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria legato all'eccezionale afflusso nel territorio nazionale di cittadini provenienti dai paesi del nord Africa, il dipartimento della protezione civile, su mandato della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha attuato un piano per la gestione dell'accoglienza dei profughi, individuando, per il tramite dei delegati regionali, le strutture idonee ad ospitarli.
Nel territorio della provincia di Milano i migranti sono stati accolti, sulla base della ricettività e della disponibilità dei posti, sia in strutture cosiddette turistiche, quali alberghi e residence, che in strutture sociali, quali centri di prima accoglienza, pensionati e istituti religiosi.
In data 12 maggio 2011, con l'arrivo in Lombardia di un considerevole numero di profughi, il dipartimento della protezione civile ha disposto la sistemazione, tra gli altri, di 413 profughi presso la struttura alberghiera privata denominata «Residence Ripamonti», sita nel comune di Pieve Emanuele.
La stessa struttura, connotata da ampia ricettività, attualmente ospita, in alloggi collettivi, appartenenti alla polizia di Stato in servizio presso i diversi uffici di pubblica sicurezza della provincia di Milano, nonché eventuali contingenti provenienti da altre sedi, assegnati temporaneamente come rinforzi per servizi di ordine pubblico.
Al riguardo si evidenzia che la sistemazione alloggiativa dei profughi presso il predetto residence, così come presso le altre strutture turistiche, è stata disposta in via temporanea, in attesa che i tavoli di coordinamento territoriali individuassero altre strutture cosiddette sociali per l'accoglienza, anche attraverso la stipula di convenzioni con la Caritas e la Croce rossa italiana.
Il carattere temporaneo dell'accoglienza dei profughi presso il «Residence Ripamonti» è, tra l'altro, confermato dalla graduale riduzione del numero di presenze presso la struttura, che alla data odierna ammonta a 147 unità.
Nelle more dell'individuazione di altre strutture per l'accoglienza, la questura di Milano ha ottimizzato la fruizione degli spazi della struttura, al fine di ricavarne un'area accessibile esclusivamente al personale della Polizia di Stato, in modo da garantirne una serena convivenza con i migranti.
In particolare, su ogni piano, sono stati posizionati dei cancelli di legno per separare l'ala destinata ad ospitare gli operatori della polizia da quella ove sono alloggiati temporaneamente i profughi, ricavando anche un'area di «rispetto» nella parte centrale, costituita da quattro stanze per piano, sottratte alla disponibilità commerciale del residence e, pertanto, non occupate.
È stato, inoltre, rafforzato, al fine di garantire una maggiore tutela, il contingente di personale della polizia di Stato deputato alla vigilanza presso la struttura, prevedendo l'impiego di quindici agenti con turnazione di 24 ore.
Riguardo alla richiesta per il riconoscimento dall'indennità di servizio esterno e di ordine pubblico in favore del personale della polizia di Stato impiegato presso il residence «Ripamonti», si precisa che, trattandosi di un servizio di vigilanza interna, non ricorrono, ai sensi delle disposizioni normative e contrattuali in materia, i presupposti per la corresponsione delle somme in argomento.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo De Stefano.