MECACCI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
Ai Weiwei è un attivista per i diritti umani e un famoso artista cinese, il quale è stato fra l'altro architetto e consulente nella progettazione del National Stadium di Pechino per le Olimpiadi del 2008;
è un artista che ha sostenuto con le sue opere, in tutto il mondo, un'idea irrinunciabile di anticonformismo e libertà, diventando così un personaggio di rilievo e un importante punto di riferimento per tutta la cultura internazionale, non solo per quella cinese;
Ai Weiwei è stato arrestato all'aeroporto di Pechino il 3 aprile 2011 ed è attualmente detenuto in una località segreta;
secondo quanto riportato dall'agenzia stampa «Nuova Cina», e poi confermato dal portavoce del Ministero degli esteri cinese Hong Lei, Ai Weiwei sarebbe stato arrestato con l'accusa di «sospetti crimini economici»;
l'arresto di Ai Weiwei s'inserisce in un'ondata di repressione che ha colpito negli ultimi mesi il Paese; infatti, sono stati centinaia gli arresti e le detenzioni extra-giudiziali, tra cui quelle di alcuni degli avvocati più importanti di Pechino;
l'Associazione Pulitzer ha lanciato un appello per raccogliere 5.000 firme per Ai Weiwei e chiedere al Presidente della Repubblica italiana di intervenire sul governo di Pechino per la liberazione dell'artista;
tale appello è stato sottoscritto dai principali esponenti del mondo della cultura italiana tra cui Umberto Eco -:
se il Governo non intenda intervenire sia a livello bilaterale sia a livello multilaterale nei confronti del Governo cinese al fine di accertare quali siano i reali e concreti motivi che hanno condotto all'arresto di Ai Weiwei e che ne impediscono l'immediata liberazione, e quali siano le condizioni fisiche e psicologiche dell'artista;
se il Governo non ritenga politicamente inopportuno procedere alla ratifica dell'accordo di coproduzione cinematografica firmato a Pechino il 4 dicembre 2004 tra l'Italia e la Repubblica popolare cinese, poiché i suoi contenuti non garantiscono la possibilità di tutelare la piena libertà di espressione agli artisti cinesi, i quali come nel caso sopramenzionato sono ancora oggetto di gravi forme di repressione.(4-11983)