MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
la nota prot. 798/11 S.N. del 14 maggio 2011, indirizzata al «Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Prefetto Antonio Manganelli, a firma del Segretario Generale del COISP - Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia, Franco Maccari, ha come oggetto "Abusi e tagli selvaggi agli straordinari."»;
nella predetta nota, che gli interroganti ritengono di dover riportare integralmente affinché ne rimanga traccia negli atti parlamentari, si legge: «Preg.mo signor Capo della polizia, l'articolo 16 dell'Accordo Nazionale Quadro, sottoscritto il 31 luglio 2009, statuisce, al comma 5, che "entro il mese di febbraio di ciascun anno presso il Dipartimento della pubblica sicurezza si tiene un incontro con una delegazione composta da un rappresentante per ciascuna delle OO.SS. maggiormente rappresentative e firmatarie del presente Accordo sui criteri di massima concernenti le modalità di ripartizione del monte ore di lavoro straordinario" e che "a partire dal secondo anno, nell'incontro può, altresì, riscontrarsi l'andamento del ricorso alle ore di lavoro straordinario nell'anno precedente, anche con riferimento alle quote utilizzate per lo straordinario programmato". Giova sottolineare che le previsioni dell'articolo 16 co. 5 nascono, in sede di redazione dell'ANQ, dall'impegno, da parte dell'amministrazione, di avviare una stagione di maggiore trasparenza nella gestione del lavoro straordinario. In conseguenza della norma sopra ricordata, in data 2 febbraio 2011 si è tenuto una prima riunione interlocutoria tra l'Amministrazione e le OO.SS. durante la quale è stato sottolineato da entrambe le parti come l'incontro costituisse l'inizio di un percorso che doveva verificare gli attuali criteri di ripartizione del monte ore straordinario, valutarne gli effetti e l'efficacia ed eventualmente individuare e definire nuovi criteri più rispondenti ed efficaci in un ottica di valorizzazione organizzativa e funzionale degli uffici, del personale e dell'attività di polizia. La riunione è stata quindi aggiornata ad un successivo incontro, non ancora programmato dal Dipartimento nonostante le continue sollecitazioni da parte del COISP, durante il quale dovranno essere forniti i dati necessari ad effettuare una analisi complessiva della situazione prima dell'inizio della discussione nel merito. Ciò premesso, comprenderà di certo, gent.mo signor Capo della polizia, lo sconcerto e l'amarezza di questa O.S. COISP nell'apprendere che in questi giorni, probabilmente approfittando della necessità di dover ridimensionare il monte ore di lavoro straordinario a causa degli scellerati tagli lineari imposti dal Governo, si sia anche provveduto ad una diversa ripartizione dello stesso, adottata unilateralmente, negando il ruolo che normativamente è stato riconosciuto al Sindacato. Ad alcune Questure il monte ore di lavoro straordinario è stato ridotto del 25 per cento ed anche più (un taglio pazzesco mai applicato prima), ad altre in misura minore ma comunque assolutamente consistente e tale da compromettere l'operatività e l'efficienza della Polizia di Stato, vanificando il duro lavoro che i colleghi svolgono quotidianamente. La revisione del limite massimo individuale di lavoro straordinario applicato poi ai Dirigenti e Direttivi in servizio presso gli uffici di polizia sparsi su tutto il territorio, evidenzia una assoluta volontà di mortificare le centinaia di nostri colleghi che per garantire il regolare funzionamento dei vari uffici, dalle Questure alle Specialità, passando per le varie articolazioni del Dipartimento, da un lato sono costretti a sempre maggiore sacrifici e dall'altro vengono umiliati essendo costretti a lavorare obbligatoriamente sempre ben oltre il normale orario di lavoro giornaliero e per di più in gran parte (adesso ancor più) gratis! Lo straordinario reso dai poliziotti (di tutti i ruoli!) ha sempre costituito uno strumento imprescindibile grazie al quale la polizia di Stato è riuscita a garantire la sicurezza del Paese e dei cittadini. Eppure come abbiamo appena rappresentato, consta a questa O.S. che presso alcune sedi sia stata applicata una riduzione del monte ore di lavoro straordinario ben superiore a quello di qualsiasi taglio sinora applicato, ma anche che tale riduzione non sia stata applicata in maniera uniforme visto che addirittura per qualche sede, pure per i ruoli Direttivi di qualche sede, senza che ve ne fosse alcun bisogno come testimoniato dai carichi di lavoro, la riduzione del lavoro straordinario è stata fatta in misura assolutamente inconsistente oppure addirittura non c'è stata affatto così pure in alcuni casi il monte ore del lavoro straordinario è stato aumentato. Da una parte quindi sono stati fatti dei tagli selvaggi, dall'altra incrementi che in alcune situazioni non sono supportati da nessuna particolare esigenza. Si è deciso, in buona sostanza, di effettuare una ridistribuzione del monte ore di lavoro straordinario che non ha proprio tenuto in debita considerazione i reali carichi di lavoro di Uffici e Questure (numero di abitanti, indice di criminalità, ordine pubblico, emergenza immigrazione, ecc.) e, soprattutto, nel contempo si è deciso di fare un vero e proprio abuso, negando al Sindacato il proprio ruolo statuito dall'articolo 16 co. 5 dell'ANQ. Ebbene, preg.mo signor Capo della polizia, la previsione normativa specificata dall'articolo 16 comma 5 dell'ANQ è stata stracciata da un indicibile comportamento del Dipartimento che non può essere tollerato. La preghiamo pertanto, Signor Capo della polizia, di voler intervenire nei confronti dei Suoi collaboratori che hanno disposto quanto sopra, inibendo l'attuazione della sopra accennata volontà di denigrare le prerogative sindacali ed i diritti del personale, nonché di ignorare le reali esigenze degli Uffici di Polizia. La invitiamo inoltre a voler ordinare l'immediata riapertura del tavolo di confronto statuito dall'articolo 16 co. 5, più volte richiamato, dell'ANQ. Con sincera stima. Il Segretario Generale del Co.I.S.P.» -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali immediate iniziative intenda intraprendere per ristabilire l'osservanza delle norme e il dovuto rispetto per le prerogative proprie delle organizzazioni sindacali e in particolare del Co.I.S.P. e del personale della polizia di Stato. (4-11974)