ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11973

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 474 del 18/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: SBROLLINI DANIELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/05/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/05/2011
Stato iter:
03/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2011
GELMINI MARIASTELLA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/10/2011

CONCLUSO IL 03/10/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11973
presentata da
DANIELA SBROLLINI
mercoledì 18 maggio 2011, seduta n.474

SBROLLINI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il Veneto è la regione italiana che ha la maggiore presenza di scuole dell'infanzia non statali di tutto il Paese: la frequentano un bambino su tre (dai 3 ai 6 anni). È il «modello Veneto», unico per storia, per radicamento popolare e per la originale proposta culturale (scuole di comunità);

al riguardo si forniscono i seguenti numeri:

scuole dell'infanzia del Veneto nell'anno scolastico 2009-2010 (dati USR Veneto febbraio 2010):

«paritarie»: scuole n.1183; sezioni n.4043; bambini 94432 67 per cento;

statali: scuole n.590;sezioni n.1880; bambini 45434 32,5 per cento;
questi numeri rappresentano la «fotografia» di una situazione importante che nel territorio Veneto viene considerata una ricchezza apprezzata e valutata positivamente dagli utenti;

oggi lo stanziamento ordinario per il 2011 di cui alla legge di stabilità e di 281,2 milioni di euro, presentando dunque un taglio del 47 per cento corrispondente a -253 milioni (sui 534 complessivamente stanziati nel 2000);

la legge 13 dicembre 2010, n.220, dovrebbe poter mettere nel circuito delle risorse aggiuntive pari a 245 milioni di euro da destinare alle scuole non statali. Tuttavia esiste un vincolo inserito nella legge di stabilità (ex finanziaria); l'importo sarà erogato solo con l'introito dell'asta per la vendita delle frequenze televisive digitali. È noto che la procedura è complessa ed è stata oggetto di contestazioni;

è di tutta evidenza che anche in questo settore della formazione, come in quello pubblico, il Governo ha deciso di comprimere la spesa e di attivare «tagli» pesanti, ad avviso dell'interrogante, abbandonando al proprio destino il comparto della formazione nel nostro Paese -:

quale sia l'attuale situazione dei finanziamenti alle scuole «paritarie»;

se il Governo intenda intervenire per garantire un servizio che nel Veneto rappresenta un supporto e una realtà consolidata. (4-11973)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 3 ottobre 2011
nell'allegato B della seduta n. 528
All'Interrogazione 4-11973 presentata da
DANIELA SBROLLINI

Risposta. - Con l'interrogazione in esame, l'interrogante chiede quale sia l'attuale situazione dei finanziamenti alle scuole paritarie che nel Veneto, per il settore della scuola dell'infanzia, costituiscono un consolidato supporto al servizio pubblico.
Al riguardo, si condividono le considerazioni espresse nell'atto parlamentare circa il fatto che le scuole non statali siano da considerare un'opportunità che trova positivo riscontro ed apprezzamento tra le famiglie per la rilevante funzione che esse svolgono ai fini della concreta realizzazione del principio di libertà di scelta educativa.
Per quanto concerne lo specifico quesito cui si risponde, si fa presente che con decreto direttoriale n. 5 del 1o aprile 2011 sono stati assegnati agli uffici scolastici regionali gli 8/12 dello stanziamento complessivo iscritto al capitolo 1477 dello stato di previsione della spesa di questo Ministero per l'anno 2011, per il sostegno alla funzione pubblica svolta dalle scuole non statali. Come previsto dall'articolo 3 di detto decreto, i contributi vengono corrisposti sulla base dei criteri e dei parametri definiti per l'anno scolastico 2010/2011 dal decreto ministeriale n. 25 del 25 marzo 2011, emanato ai sensi dell'articolo 1, comma 636, della legge n. 296 del 26 dicembre 2006.
È già noto all'interrogante che la legge n. 220 del 2010 (legge di stabilità per l'anno 2011) prevede risorse aggiuntive per 245 milioni di euro. Il comma 40 dell'articolo 1 di detta legge stabilisce che una quota delle risorse del fondo introdotto dall'articolo 7-quinquies, comma 1, della legge n. 33 del 2009 è ripartita, con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, tra le finalità indicate nell'elenco 1 allegato alla medesima legge di stabilità, tra le quali figura anche il sostegno alle scuole non statali per la sopra detta somma di 245 milioni di euro.
Per avviare la procedura stabilita dalla sopra richiamata disposizione legislativa, questa Amministrazione, con nota n. 1681 del 22 marzo 2011, ha richiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell'economia e delle finanze l'assegnazione della suddetta somma su un apposito capitolo di bilancio, di nuova istituzione, di questo Ministero.
Sulla Gazzetta ufficiale n. 153 del 4 luglio 2011 è stato poi pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 maggio 2011, con il quale viene, tra l'altro, disposto l'utilizzo per l'anno 2011 del suddetto stanziamento di 245 milioni di euro per il sostegno alle scuole non statali.
È in corso, allo stato, la procedura relativa all'emanazione del conseguente decreto interministeriale - di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per i rapporti con le regioni e sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano - per la ripartizione tra le regioni del suddetto stanziamento.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Mariastella Gelmini.