FUGATTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 31, comma 1-bis, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha previsto la possibilità, a partire dal 1
o gennaio 2011, di compensare i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle regioni, degli enti locali e degli enti del servizio sanitario nazionale per somministrazione, forniture ed appalti, con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo; tale disposizione va incontro alle necessità delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole, che, lavorando prevalentemente con le pubbliche amministrazioni, scontano i pesanti ritardi nei pagamenti delle fatture per forniture e servizi;
è imbarazzante che una piccola azienda debba attendere cinque anni per vedere saldati i propri crediti verso un'azienda sanitaria locale, crediti che ormai ammontano a 200 mila euro; ed è altrettanto imbarazzante che alla stessa impresa venga notificata una cartella esattoriale di 11 mila euro a causa di un ritardato versamento delle ritenute alla fonte relative a dicembre 2007; tale è la vicenda narrata da un'importante quotidiano nazionale, relativa ad un piccolo imprenditore «colpevole» di aver saldato il debito tributario con ritardo e senza ravvedimento operoso;
l'azienda ha inutilmente presentato istanza all'Agenzia delle entrate di Padova lo scorso aprile, chiedendo l'annullamento della cartella, portando a giustificazione l'ingente credito vantato verso un'amministrazione pubblica;
a parere dell'interrogante il rigetto dell'istanza di annullamento della cartella in una simile fattispecie va contro la ratio delle disposizioni di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 78 del 2010, oltre a costituire palese ingiustizia nei confronti di un'azienda che vanta crediti verso la pubblica amministrazione quasi 20 volte superiori ai debiti -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti in questione, quali siano gli intendimenti del Governo al riguardo e se intenda dare disposizioni alle direzioni provinciali dell'Agenzia dell'entrate per fare in modo che simili situazioni non abbiano più a verificarsi. (4-11971)