ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11813

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 470 del 03/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/05/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/05/2011
Stato iter:
02/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/08/2012

CONCLUSO IL 02/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11813
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
martedì 3 maggio 2011, seduta n.470

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

il 27 aprile 2011 nel processo di primo grado i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Lecce hanno condannato a dieci mesi di reclusione, pena sospesa, l'ex sindaco di Ruffano, Nicola Fiorito, per abuso d'ufficio e falsità ideologica. Il primo cittadino avrebbe espresso parere positivo alla costruzione di un parco eolico composto da undici pale per una potenza complessiva di 22 megawatt nella località «Mascarane e Occhiazzi», una zona in parte sottoposta a vincolo paesaggistico. Condannati anche Claudio D'Ippolito e Fulvio Rocco Toma, rispettivamente l'ex responsabile del servizio urbanistica che firmò con Fiorito, nel marzo del 2005, l'autorizzazione al via libera ai lavori e il legale rappresentante della ditta responsabile del progetto, la «Antonio Srl»;

secondo l'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Donatina Buffelli, il progetto per la realizzazione del parco eolico non avrebbe rispettato alcune norme sui vincoli paesaggistici e le direttive regionali sulla distanza con cui collocare le pale eoliche dalla vicina strada provinciale, la Ruffano-Casarano. Irregolarità vi sarebbero state anche nello studio di fattibilità relativo all'impianto. I tre imputati sono stati anche condannati a risarcire, con una somma pari a 2.800 euro, il comune di Ruffano, costituitosi parte civile nel processo rappresentato dall'avvocato Francesco Vergine;

questo non è che l'ennesimo caso di irregolarità verificatosi in Salento, dopo quelli che hanno riguardato la spagnola Tecnova, e gli impianti di Veglie, Soleto e Collepasso -:

se non ritengano i Ministri di avviare un'ampia indagine sul fenomeno dello sviluppo delle rinnovabili elettriche industriali nel Salento in particolare ma anche nel resto del centro-sud del Paese, al fine di valutare la portata di possibili abusi o violazioni di legge a tutela dell'integrità del paesaggio e dell'ambiente.(4-11813)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 2 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 676
All'Interrogazione 4-11813 presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, concernente il fenomeno dello sviluppo delle fonti rinnovabili elettriche industriali nella zona del Salento e nel resto del centro-sud italiano, sulla base degli elementi forniti dalla direzione generale competente, si rappresenta quanto segue.
In particolare, gli interroganti sottolineano la necessità di valutare la portata di possibili abusi o violazioni di legge nella tutela del paesaggio e dell'ambiente nella zona in questione. Il caso posto in evidenza riguarda un'indagine penale per abuso d'ufficio e falsità ideologica che ha visto coinvolto l'ex sindaco del comune di Ruffano, il quale avrebbe espresso parere positivo alla costruzione di un parco eolico in una zona in parte sottoposta a vincolo paesaggistico.
Al riguardo si segnala preliminarmente che le questioni concernenti il mancato rispetto di vincoli paesaggistici non sono di diretta competenza del Ministero dello sviluppo economico in quanto l'amministrazione titolare della materia è il Ministero per i beni e le attività culturali.
Per quanto di competenza, si rappresenta che nelle regioni del sud Italia è concentrata la quasi totalità del potenziale eolico e, dunque, della potenza installata in Italia. L'autorizzazione alla costruzione ed esercizio dei singoli impianti nonché la più generale programmazione del loro sviluppo è costituzionalmente devoluta alle regioni. In particolare, oltre alle ordinarie programmazioni settoriali in materia energetica e di governo del territorio, le regioni hanno il compito di individuare le aree non idonee per l'installazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, da effettuare, ai sensi delle linee guida nazionali di cui al decreto ministeriale 10 settembre 2010, in atti di programmazione integrata volti a contemperare le esigenze di tutela dell'ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico con il raggiungimento degli obiettivi nazionali per quanto riguarda la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia nel 2020.
Con la delibera della Giunta regionale 30 dicembre 2010, n. 3029, la regione Puglia ha recepito le disposizioni delle linee guida nazionali (decreto ministeriale 10 settembre 2010) e, successivamente, con il regolamento 30 dicembre 2010, n. 24, ha dettato le linee guida regionali ed ha provveduto ad individuare le aree e i siti non idonei alla realizzazione di impianti a fonti rinnovabili.
Si rileva che attualmente il citato regolamento risulta sub iudice, in quanto si è in attesa della decisione del Consiglio di Stato sull'impugnazione della sentenza del Tar di Lecce, n. 2156 del 14 dicembre 2011 che lo ha dichiarato in parte illegittimo, laddove dispone un divieto assoluto di realizzazione di impianti a fonti rinnovabili nelle aree individuate come non idonee.
Per quanto riguarda l'indagine sugli abusi nel Salento e nel centro sud, auspicata dagli interroganti, si segnala che il decreto legislativo n. 28 del 2011 prevede un'apposita disciplina sui controlli e le sanzioni (Capo II del Titolo VIII) allo scopo di regolamentare i controlli del Gestore servizi energetici GSE spa, cui è subordinata l'erogazione degli incentivi, prevedendo le sanzioni per le violazioni di legge in materia di autorizzazione alla costruzione ed esercizio degli impianti. In particolare, oltre all'obbligo di ripristino e conformazione al titolo, sono disposte sanzioni amministrative pecuniarie nel caso in cui l'intervento sia realizzato in assenza di autorizzazione o in violazione delle specifiche prescrizioni in essa contenute.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.