ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11309

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 450 del 16/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 16/03/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 16/03/2011
Stato iter:
27/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/11/2012

CONCLUSO IL 27/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11309
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
mercoledì 16 marzo 2011, seduta n.450

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:



il 23 giugno 2010 il caporalmaggiore scelto degli Alpini Francesco Saverio Positano missione in Afghanistan. Era alla sua settima missione: quando è partito per la prima, in Albania, era ancora minorenne;


il 12 marzo 2011 i coniugi Positano scrivono una lettera al Capo dello Stato perché si riaprano le indagini e si faccia chiarezza sull'accaduto;


il racconto reso dai commilitoni descrive una caduta del caporalmaggiore a peso morto, in avanti durante un'operazione di ricognizione tecnica lungo l'itinerario «Bretella aeroportuale Est - Ring Roud» tra Herat o Shindand, caduta che gli ha procurato serissime e letali lesioni craniche;



quindici giorni dopo riesumano il corpo: la procura di Roma apre un fascicolo «modello 45», senza ipotesi di reato. L'autopsia arriva soltanto a gennaio 2011 e certifica che il caporalmaggiore era in perfetta salute. Ma il pubblico ministero Paolo Ielo archivia in fretta e ipotizza una «repentina ripartenza del mezzo blindato» quando «Positano non aveva verosimilmente recuperato una posizione di piena stabilità», da qui la «fatale caduta da più di cinque metri»;


secondo i coniugi Positano, se così fosse, ci sarebbe un profilo colposo da indagare come nei più canali incidenti stradali. Inoltre sostengono che il Buffalo è alto non più di 4 metri, e la padana arriva a 2. Un ragazzo robusto come lui, venti chili di equipaggiamento protettivo e casco antiproiettile, non può cadere da due metri e fracassarsi metà cranio in mille pezzi, deviarsi la mandibola, le orbite da fuori, il cadavere a un metro e mezzo dal blindato, il fucile a un altro metro e mezzo. La perizia dei medici legali, nominati dai Positano, scandaglia tutte le ipotesi, dalla caduta accidentale a blindato fermo, fino alla ipotesi «più probabile»: è morto per un «investimento da mezzo in movimento in retromarcia o caduta accidentale con successivo invertimento veicolo in retromarcia o che segue»;


Vincent C. Mason, l'infermiere americano che interviene per il Medevac, il soccorso sul campo, dà due versioni diverse. Prima annota sul referto: «Mi riferiscono che è caduto dal Buffalo mentre andavano a 50 chilometri all'ora». Poi ritratta: «Erano soltanto mie supposizioni» -:


di quali elementi disponga il Ministro in merito alla vicenda di cui in premessa e quali siano state le conclusioni dell'inchiesta svolta dai competenti organi militari.(4-11309)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 27 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 724
All'Interrogazione 4-11309 presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO

Risposta. - In relazione alla questione affrontata con l'interrogazione in esame relativa all'evento nel quale ha perso la vita il 23 giugno 2010 in Afghanistan il caporal maggiore scelto Francesco Saverio Positano, faccio osservare che successivamente alla richiamata archiviazione del caso sono state riaperte le indagini a cura dell'autorità giudiziaria competente, che risultano tuttora in corso.
Pertanto, in merito ai quesiti posti dall'interrogante, non posso che rimandare alle conclusioni cui perverrà la predetta autorità giudiziaria.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.