ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11264

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 448 del 14/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 14/03/2011
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 14/03/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 14/03/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 14/03/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 14/03/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 14/03/2011
Stato iter:
27/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/04/2011

SOLLECITO IL 23/05/2011

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

SOLLECITO IL 26/10/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/11/2012

CONCLUSO IL 27/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11264
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 14 marzo 2011, seduta n.448

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:


sul quotidiano La Repubblica, edizione di Bari, dell'11 marzo 2011, un articolo dal titolo «Militare italiano morto ad Herat "Non fu un malore, riaprite il caso"» ha diffuso la notizia secondo cui il «Il caporale scelto Francesco Positano, 29enne militare foggiano della Brigata Alpina Taurinense del 32o reggimento del genio guastatori di Torino, potrebbe appunto non essere deceduto per un malore.»;


nel medesimo articolo si legge che «il militare però non morì per un malore. Lo stabilisce il referto dell'autopsia, depositato a gennaio, poco prima dell'archiviazione. Dall'esame necroscopico sul corpo del caporale scelto fu effettuata il 16 luglio dall'equipe di Vittorio Fineschi dell'università di Foggia e dal referto, depositato a gennaio, emerge infatti che il giovane non fu colto da malore. Il corpo presentava una ferita da impatto alla tempia e a una alla spalla, mentre il cranio era fracassato. Se fosse caduto dal Buffalo, alto due metri e mezzo, non avrebbe riportato ferite di tali proporzioni, anche perché indossava l'elmetto. Probabilmente il mezzo non era fermo, come invece era stato detto in un primo momento, ma in manovra. Inoltre il corpo è stato trovato a circa due metri dal Buffalo e a pancia in su, come se fosse stato urtato violentemente e sbalzato più lontano.»;


il Ministro interrogato, rispondendo ad una interrogazione (4-07795) sul decesso del militare, affermò che «i primi elementi d'informazione dei competenti organi tecnico-operativi ipotizzano che lo stesso possa essersi verificato a seguito dei traumi riportati per effetto della caduta accidentale dal mezzo. Le cause potranno essere meglio chiarite dall'inchiesta sommaria disposta ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90 ("Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare");» -:


se i Ministri siano a conoscenza dei fatti in premessa e quali siano state le conclusioni dell'inchiesta sommaria svolta dai competenti organi militari. (4-11264)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 27 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 724
All'Interrogazione 4-11264 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - In relazione alla questione affrontata con l'interrogazione in esame relativa all'evento nel quale ha perso la vita il 23 giugno 2010 in Afghanistan il Caporal Maggiore scelto Francesco Saverio Positano, faccio osservare che sono tuttora in corso le indagini a cura dell'autorità giudiziaria competente.
Pertanto, in merito ai quesiti posti dall'interrogante, non posso che rimandare alle conclusioni cui perverrà la predetta Autorità giudiziaria.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.