ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11076

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 441 del 28/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: ALESSANDRI ANGELO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 28/02/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 28/02/2011
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI 14/03/2011
MINISTERO DELL'INTERNO 13/07/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/08/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 07/08/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11076
presentata da
ANGELO ALESSANDRI
lunedì 28 febbraio 2011, seduta n.441

ALESSANDRI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:



è almeno dal 2009 che viene denunciato il fenomeno del trasporto abusivo dei cavalli da equitazione e da corsa con le relative e gravi ripercussioni che esso riflette sull'economia e sul sistema delle piccole e medie imprese del trasporto. Tali situazioni sono state segnalate, in particolare dall'Associazione nazionale trasportatori cavalli (ANTRAC) di Bastia Umbra (Perugia);


il distorsivo fenomeno del trasporto illegale dei cavalli da equitazione e da corsa ha assunto vaste proporzioni nel settore dell'ippica ed è in continua e preoccupante crescita. Secondo stime da accertare, l'ottanta per cento dei trasporti dei cavalli sportivi sarebbe effettuato da soggetti abusivi e del tutto sconosciuti al fisco;


i trasporti illegali nell'ippica stanno costringendo alla chiusura centinaia di piccole e medie imprese del settore dei trasporti, impossibilitate a concorrere rispetto a soggetti che in virtù della loro abusività possono praticare prezzi notevolmente inferiori a quelli del mercato legale;


i soggetti che effettuano i predetti trasporti abusivi si possono suddividere in due categorie: coloro che non posseggono alcuna licenza di trasporto e coloro che pur avendo una licenza per il trasporto in conto proprio, trasportano però cavalli di proprietà di terzi, segnatamente di istruttori di equitazione, di titolari di circoli ippici, di titolari di scuderie di cavalli da corsa o di persone fisiche proprietarie di cavalli;


invero, il trasporto conto terzi può essere effettuato solamente da soggetti che risultino iscritti all'albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche, in possesso di partita iva e che esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi ed abbiano ottenuto apposita autorizzazione, così come previsto dall'articolo 41 della legge n. 298 del 1974;


per capire l'entità del possibile fenomeno fraudolento, basterebbe esaminare le movimentazioni equine che avvengono nell'ambito dei concorsi ippici che settimanalmente si svolgono in seno al territorio amministrativo della Capitale, dove si spostano circa 300 cavalli a concorso per circa 4 o 5 concorsi. Ciò genera una movimentazione di circa 1.500 cavalli a settimana e mantenendo l'ipotesi dell'80 per cento di abusivismo sopra indicato, avremmo un'evasione corrispondente a circa 1.200 trasporti;


i controlli per stroncare il grave fenomeno potrebbero riguardare i trasporti su strada e in tale circostanza procedere alla verifica del trasportatore, accertando se sia in possesso di licenza, quale sia la provenienza dei cavalli trasportati, i passaporti degli equini ed i relativi proprietari;


altre verifiche si dovrebbero incentrare sugli ippodromi o nei circoli ippici nelle giornate di corse o di manifestazioni, andando ad accertare la sussistenza delle dichiarazioni di provenienza e di destinazione dei cavalli che le predette strutture devono trattenere in copia -:


se siano a conoscenza dell'esistenza del fenomeno dei trasponi abusivi nel sistema dell'ippica e se non intendano con urgenza assumere le opportune iniziative affinché siano effettuati maggiori e più mirati controlli nel settore dei trasporti dei cavalli da corsa e da equitazione, nonché presso i centri ippici nelle giornate di concorso, allo scopo di contrastare e reprimere comportamenti illegali commessi da parte di trasportatori abusivi. (4-11076)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-11076 presentata da
ANGELO ALESSANDRI

Risposta. - Si risponde all'interrogazione parlamentare in esame, a seguito di delega della Presidenza del Consiglio dei ministri, riguardo agli aspetti relativi al benessere animale, in quanto il Ministero della salute non ha competenze in materia fiscale e commerciale, né potere di controllo rispetto ai danni economici subiti dalle imprese di trasporto per l'azione distorsiva dei trasportatori abusivi di cavalli sportivi.
Il regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio dell'Unione europea del 22 dicembre 2004 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate, stabilisce le norme di benessere animale durante il trasporto avente finalità economiche.
Pertanto, il Ministero della salute è costantemente impegnato nelle attività di vigilanza e controllo, per contrastare le violazioni di carattere amministrativo e gli illeciti penali che possano essere perpetrati durante il trasporto di animali vivi, ivi compresi gli equidi, sia nelle movimentazioni nazionali sia nei trasporti di provenienza comunitaria e internazionale.
Al fine di migliorare e pianificare tali attività di controllo, è stato siglato e messo in atto un protocollo d'intesa tra il Ministero della salute e il Ministero dell'interno, volto al coordinamento delle diverse Autorità competenti (uffici veterinari per gli adempimenti comunitari - U.V.A.C., servizi veterinari delle Asl e polizia stradale). L'obiettivo del protocollo è pianificare i controlli sui veicoli e sulle imprese di trasporto, sia in strada che a destinazione, per tutelare la salute e il benessere degli animali trasportati e garantire la sicurezza stradale.
Relativamente ai cavalli sportivi impiegati nel settore delle corse e dell'equitazione, si ritiene opportuno precisare che le «finalità economiche» del trasporto indicate come discriminanti ai fini dell'applicazione del suddetto regolamento, lasciano spazio ad una interpretazione piuttosto ampia, tanto da rendere difficile individuarle in maniera uniforme rispetto alle variegate realtà del settore.
Per tale motivo il Ministero della salute negli ultimi anni ha fornito numerosi chiarimenti in merito all'esclusione del campo di applicazione del regolamento (CE) n. 1/2005, sia nel caso di trasporto di equidi in conto proprio sia in conto terzi.
In particolare, è stato chiarito che il trasferimento di cavalli tra maneggi e le movimentazioni per attività ludico-sportive, ivi comprese le gare, non sono ascrivibili tra le attività economiche quando il trasporto è effettuato con veicoli di proprietà, presi in prestito o noleggiati, condotti dal proprietario dell'animale o detentore, ovvero quando il trasporto in conto terzi avviene senza alcun corrispettivo economico.
Tuttavia, pur non rientrando nel campo di applicazione del citato regolamento, è auspicabile che anche nel trasporto senza finalità economiche i conducenti siano a conoscenza e osservino le disposizioni di carattere generale volte alla tutela degli animali trasportati.
Relativamente all'opportunità di potenziare la vigilanza nei centri ippici, negli ippodromi e nei maneggi nei giorni previsti delle corse e dei concorsi equestri, il Ministero della salute ha invitato i servizi veterinari territorialmente competenti ad una maggiore attività di vigilanza durante tali manifestazioni.
Per gli aspetti di propria competenza, il Ministero dell'interno ha segnalato che i compartimenti della polizia stradale per l'Umbria e per il Lazio, interessati direttamente dall'associazione nazionale trasportatori di cavalli di Bastia Umbra (PG) riguardo al trasporto abusivo di cavalli da corsa tra tali regioni, hanno intensificato i servizi mirati a contrastare tale illecita attività, in particolar modo in prossimità degli ippodromi romani ed in concomitanza degli eventi ippici.
La Sezione della Polizia Stradale di Roma, allo scopo di monitorare e contrastare il fenomeno, si è avvalsa della collaborazione dell'Unione italiana incremento razze equine (U.n.i.r.e.), per acquisire maggiori informazioni sulla proprietà degli equini registrati e per fare emergere eventuali abusi nel trasporto, ai sensi degli articoli 26 e 46 della legge 6 giugno 1974, n. 298.
I controlli sono stati effettuati congiuntamente con personale esperto in medicina veterinaria delle Aziende sanitarie locali al fine di verificare anche la regolarità delle condizioni di trasporto degli animali, la loro protezione ed il loro benessere.

Il Sottosegretario di Stato per la salute: Adelfio Elio Cardinale.