ALESSANDRI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
è almeno dal 2009 che viene denunciato il fenomeno del trasporto abusivo dei cavalli da equitazione e da corsa con le relative e gravi ripercussioni che esso riflette sull'economia e sul sistema delle piccole e medie imprese del trasporto. Tali situazioni sono state segnalate, in particolare dall'Associazione nazionale trasportatori cavalli (ANTRAC) di Bastia Umbra (Perugia);
il distorsivo fenomeno del trasporto illegale dei cavalli da equitazione e da corsa ha assunto vaste proporzioni nel settore dell'ippica ed è in continua e preoccupante crescita. Secondo stime da accertare, l'ottanta per cento dei trasporti dei cavalli sportivi sarebbe effettuato da soggetti abusivi e del tutto sconosciuti al fisco;
i trasporti illegali nell'ippica stanno costringendo alla chiusura centinaia di piccole e medie imprese del settore dei trasporti, impossibilitate a concorrere rispetto a soggetti che in virtù della loro abusività possono praticare prezzi notevolmente inferiori a quelli del mercato legale;
i soggetti che effettuano i predetti trasporti abusivi si possono suddividere in due categorie: coloro che non posseggono alcuna licenza di trasporto e coloro che pur avendo una licenza per il trasporto in conto proprio, trasportano però cavalli di proprietà di terzi, segnatamente di istruttori di equitazione, di titolari di circoli ippici, di titolari di scuderie di cavalli da corsa o di persone fisiche proprietarie di cavalli;
invero, il trasporto conto terzi può essere effettuato solamente da soggetti che risultino iscritti all'albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche, in possesso di partita iva e che esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi ed abbiano ottenuto apposita autorizzazione, così come previsto dall'articolo 41 della legge n. 298 del 1974;
per capire l'entità del possibile fenomeno fraudolento, basterebbe esaminare le movimentazioni equine che avvengono nell'ambito dei concorsi ippici che settimanalmente si svolgono in seno al territorio amministrativo della Capitale, dove si spostano circa 300 cavalli a concorso per circa 4 o 5 concorsi. Ciò genera una movimentazione di circa 1.500 cavalli a settimana e mantenendo l'ipotesi dell'80 per cento di abusivismo sopra indicato, avremmo un'evasione corrispondente a circa 1.200 trasporti;
i controlli per stroncare il grave fenomeno potrebbero riguardare i trasporti su strada e in tale circostanza procedere alla verifica del trasportatore, accertando se sia in possesso di licenza, quale sia la provenienza dei cavalli trasportati, i passaporti degli equini ed i relativi proprietari;
altre verifiche si dovrebbero incentrare sugli ippodromi o nei circoli ippici nelle giornate di corse o di manifestazioni, andando ad accertare la sussistenza delle dichiarazioni di provenienza e di destinazione dei cavalli che le predette strutture devono trattenere in copia -:
se siano a conoscenza dell'esistenza del fenomeno dei trasponi abusivi nel sistema dell'ippica e se non intendano con urgenza assumere le opportune iniziative affinché siano effettuati maggiori e più mirati controlli nel settore dei trasporti dei cavalli da corsa e da equitazione, nonché presso i centri ippici nelle giornate di concorso, allo scopo di contrastare e reprimere comportamenti illegali commessi da parte di trasportatori abusivi. (4-11076)