ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10569

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 423 del 25/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: POLI NEDO LORENZO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 25/01/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 25/01/2011
Stato iter:
09/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2012
ORNAGHI LORENZO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/07/2012

CONCLUSO IL 09/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10569
presentata da
NEDO LORENZO POLI
martedì 25 gennaio 2011, seduta n.423

POLI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

l'emanazione del Codice dei beni culturali (decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42) ed il susseguirsi di innumerevoli norme (decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 156 - Disposizioni correttive al decreto legislativo 22 gennaio 2004; decreto ministeriale 30 marzo 2009 n. 53 - Disciplina delle modalità per lo svolgimento della prova di idoneità per l'acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali) hanno ulteriormente complicato e reso poco chiara la legislazione in materia di individuazione dei requisiti per l'ottenimento della qualifica di restauratore o di collaboratore restauratore;

attualmente, infatti, occorre considerare che: per diventare restauratore qualificato di diritto con i titoli di studio di Opificio delle pietre dure, patologia del libro, Icr, è indispensabile inviare entro il 30 novembre 2010 un formulario on line al Ministero per i beni e le attività culturali affinché si proceda ad una valutazione sempre del Ministero dei requisiti in possesso dei restauratori, oppure documentare un periodo di otto anni di lavoro con responsabilità diretta nella gestione tecnica dell'intervento alla data dell'entrata in vigore del decreto del Ministero 24 ottobre 2001, n. 420; oppure superare una prova di idoneità con valore di esame di stato abilitante secondo le modalità che sono state stabilite dal decreto ministeriale 30 marzo 2009, n. 53 (primo test: prova a quiz, poi prova scritta e poi prova pratica su un bene culturale);

in Italia si contano più di 29 mila imprese nel settore del restauro; l'80 per cento del patrimonio artistico culturale questo settore ha formato professionalità straordinarie grazie alle quali si sono trasmesse competenze e conoscenze che oggi rischiamo di perdere, ma che vanno tutelate -:

quali interventi si ritenga opportuno assumere al fine di concertare un percorso di accesso alla qualifica di restauratore eliminando i vincoli temporali penalizzanti e riconoscendo lo stato di fatto di tutte quelle imprese e lavoratori che operano nel settore da più di venti anni. (4-10569)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 9 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 662
All'Interrogazione 4-10569 presentata da
NEDO LORENZO POLI

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, con il quale l'interrogante chiede quali interventi il Governo ritenga opportuno assumere al fine di concertare un percorso di accesso alla qualifica di restauratore eliminando vincoli temporali penalizzanti e riconoscendo lo stato di fatto delle imprese e dei lavoratori in ambito di restauro, si comunica quanto segue.
Al fine di valorizzare esperienze e capacità degli operatori del settore, il Governo ha adottato un disegno di legge concernente la modifica della disciplina transitoria per il conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali, il cui testo, in data 28 febbraio 2012, è stato unificato con il disegno di legge presentato dal senatore Andrea Marcucci, recante «Modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professioni dei beni culturali».
È in corso l'esame del testo presso la settima commissione Senato, i cui membri hanno auspicato una celere approvazione del provvedimento loro sottoposto, eventualmente richiedendo il trasferimento dell'atto in sede deliberante, onde consentire un rapido passaggio alla Camera dei Deputati.
Sul provvedimento, teso al riconoscimento dell'esperienza professionale acquisita dai restauratori attraverso l'introduzione di un sistema di punteggi da attribuire ai percorsi formativi ed alle diverse esperienze lavorative utili all'ottenimento della qualifica di restauratore, è atteso il parere della commissione bilancio del Senato sui profili di ordine economico e finanziario.

Il Ministro per i beni e le attività culturali: Lorenzo Ornaghi.