ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10568

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 423 del 25/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: RUBEN ALESSANDRO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Data firma: 25/01/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/01/2011
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
DE STEFANO CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10568
presentata da
ALESSANDRO RUBEN
martedì 25 gennaio 2011, seduta n.423

RUBEN. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

da recenti notizie di stampa risulta che sulle pagine italiane del forum neonazista americano «Stormfront», fondato nel 1995 da Don Black, ex leader del Ku Klux Klan, sono stati pubblicati elenchi di numerosi ebrei italiani «influenti»: imprenditori, artisti, giornalisti, citati in virtù delle loro (vere o presunte) origini ebraiche;

il sito è ospitato su un server americano, ma gli utenti che firmano gli articoli, usando nickname di chiara ispirazione nazionalsocialista, sono spesso italiani individuabili dalla polizia postale;

obiettivo del forum è quello di mettere in evidenza il potere che gli ebrei avrebbero «acquisito in campo economico, descrivendo la situazione nelle varie nazioni del mondo», allo scopo di scovare la «lobby ebraica» e ledere la sua «posizione monopolizzatrice»;

tale fatto - denunciato dal quotidiano La Repubblica del 12 gennaio 2011 a poche settimane dal Giorno della memoria (27 gennaio) - è di estrema gravità, in quanto evoca le terribili persecuzioni di cui furono vittime, nel secolo scorso, cittadini di religione ebraica e prefigura inaccettabili liste di proscrizione nei confronti di molte persone (definite «facce da cancellare») che occupano posizioni sociali ed economiche di rilievo;

secondo una recente ricerca del Centro di documentazione ebraica di Milano (Cdec), negli ultimi anni in Italia - e non solo - internet è diventato il veicolo principale dell'antisemitismo, del razzismo e della xenofobia: dal 2007 al 2010 i siti italiani con «significativi contenuti anti-ebraici», infatti, sono quasi raddoppiati rispetto ai quattro anni precedenti. In particolare, nel 2009 - secondo i dati del Ministero dell'interno riportati dalla ricerca - i siti censiti sono stati 1.200, mentre nel 2008 erano 800;

tali dati, indice di una evidente e preoccupante escalation dei fenomeni di odio antisemita, impongono al Governo di non sottovalutare la questione, tanto più se si considera che la tenuta della democrazia e della libertà passa anche attraverso una costante vigilanza contro ogni forma di intolleranza, discriminazione e violenza per motivi razziali, etnici o religiosi -:

se il Ministro non ritenga opportuno attivarsi per una ricognizione dei gruppi e movimenti esplicitamente inneggianti al nazismo e all'antisemitismo, operanti in Italia (anche solo attraverso il web) e quali misure intenda adottare per far fronte all'ennesima riproposizione della questione dell'antisemitismo nel nostro Paese. (4-10568)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-10568 presentata da
ALESSANDRO RUBEN

Risposta. - Il sito www.stormfront.org, citato nell'interrogazione, è attualmente oggetto di un procedimento penale pendente presso la procura della Repubblica di Roma, per accertamenti volti all'identificazione degli autori degli eventuali reati ravvisati.
Le forze di polizia dedicano costante attenzione alla prevenzione e alla repressione di ogni atto di intolleranza, in particolare di quello di matrice antisemita, anche ricorrendo agli specifici strumenti legislativi per il contrasto alla discriminazione razziale, etnica e religiosa, messi a disposizione dal vigente ordinamento giuridico.
La polizia postale e delle comunicazioni svolge, sia a livello centrale che territoriale, una straordinaria attività di monitoraggio della rete internet al fine di individuare i contenuti di eventuale rilevanza penale in materia di crimini informatici e, quindi, anche per il contrasto di fenomeni riconducibili a forme di discriminazione razziale, xenofoba e ad altre forme di intolleranza.
L'attività svolta ha sinora permesso di segnalare all'autorità giudiziaria numerosi siti e spazi web riconducibili a fenomeni di antisemitismo. A testimonianza dello straordinario impegno degli «investigatori on line» si ricordano i dati relativi agli spazi web monitorati nella ricerca di eventuali fattispecie di reato: 836 nel 2008; 1.048 nel 2009; 1.176 nel 2010 e 995 nel 2011; e 395 nei primi cinque mesi del 2012.
A livello territoriale, tutte quelle situazioni che necessitano sia di ulteriori approfondimenti che di mirate misure di vigilanza e tutela di obiettivi sensibili o di luoghi simbolo delle comunità ebraiche vengono attentamente valutate dai prefetti in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e le forze di polizia territoriali, in particolare le Digos, coordinate dalla direzione centrale della polizia di prevenzione, svolgono una attenta attività info-investigativa.
Particolare attenzione è rivolta ad alcuni gruppi estremisti, come il movimento degli «skinhead» diffuso soprattutto in alcune regioni dell'Italia nordorientale, il cui sodalizio più rappresentativo è costituito dal «Veneto Fronte Skinheads». Inoltre il circuito internazionale «Hammerskinheads», dopo un periodo di inattività, sta recentemente tentando di riproporsi sulla scena italiana, in prevalenza con l'organizzazione di concerti nel milanese.
Nell'ultimo triennio si è evidenziato il movimento «Militia», al quale sono attribuiti, prevalentemente a Roma, episodi di illegalità, spesso connotati da profili di razzismo, violenza o intolleranza politica. I principali esponenti del movimento sono stati arrestati in quanto ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata all'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi, diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico, apologia del fascismo, deturpamento e imbrattamento di cose altrui, nonché minacce, ricettazione e procurato allarme.
In merito all'antisemitismo, attualmente non risultano attive formazioni politiche o movimenti che sostengono, apertamente o in modo indiretto, posizioni antisemite o negazioniste, mentre, al contrario, è possibile rilevare, sia nell'antagonismo di destra che di sinistra, gruppi apertamente schierati contro la politica seguita dallo Stato di Israele.
Il fenomeno delle discriminazioni nei confronti delle minoranze e delle categorie più deboli ha imposto l'approntamento e la specializzazione di strumenti operativi finalizzati alla prevenzione degli atti in parola ed alla tutela delle vittime.
Tra le iniziative assunte al riguardo dal Dipartimento della pubblica sicurezza, si segnala l'istituzione, nel 2010, dell'osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), presieduto dal vice direttore generale della pubblica sicurezza-direttore centrale della polizia criminale.
L'organismo si propone di offrire uno spaccato conoscitivo sull'eterogeneo mondo delle discriminazioni, e di costituire un polo di raccolta delle segnalazioni provenienti da tutte le fonti esterne che necessitano di interventi mirati da parte degli organi info-investigativi.
Per rendere pienamente funzionale l'organismo è stato stabilito un percorso operativo tale da fornire anche agli uffici e reparti territoriali di polizia utili inputs per i necessari approfondimenti investigativi finalizzati agli eventuali interventi.
Il 7 aprile 2011 è stata stipulata una convenzione tra l'Oscad e l'Unar - Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, istituito presso il dipartimento delle pari opportunità allo scopo di definire le modalità di scambio informativo nella trattazione dei casi di discriminazione.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo De Stefano.