REALACCI, FONTANELLI, GATTI e MARIANI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
nel periodo compreso tra il 25 e il 31 dicembre 2009 l'intera regione Toscana è stata interessata da violente e rovinose precipitazioni meteorologiche che hanno causato ingenti danni a persone, immobili ed attività produttive;
frane, allagamenti, crolli ed esondazioni di corsi d'acqua hanno interessato vaste aree della provincia di Pisa, Lucca specificatamente in Garfagnana e nell'area del lago di Massaciuccoli, Massa Carrara e Prato;
nel pisano il fiume Serchio è uscito dagli argini all'altezza delle frazioni di Ripafratta e Nodica, nei comuni di Vecchiano e San Giuliano Terme dove sono state evacuate numerose case ed attività industriali;
il Governo, nella seduta del Consiglio dei ministri del 13 gennaio 2010, ha dichiarato su richiesta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti lo stato di calamità naturale per le aree colpite dai nubifragi nel periodo natalizio in Toscana;
la delibera CIPE del 13 maggio 2010, assegna 52 milioni di euro alla regione Toscana per gli interventi a favore delle zone alluvionate ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 16 novembre 2010. A undici mesi dall'alluvione di Natale 2009 non sono ancora arrivati i soldi promessi;
il ritardo nella messa a disposizione reale dei fondi sta creando, in un periodo di già difficile congiuntura economica, grossi problemi non solo al ripristino ed alla messa in sicurezza del territorio colpito ma anche al tessuto sociale ed economico dell'area. Ultimo fatto grave è il mancato rinnovo di ben 54 posti di lavoro di una delle aziende colpite, la Zetaplast, che proprio a causa del mancato incasso dei contributi promessi non ha potuto sostenere finanziariamente, eccetto per piccoli e parziali aiuti provenienti dagli enti locali, tutte le complesse fasi del post alluvione: il conto dei danni, le riparazioni, lo smaltimento dei materiali danneggiati, la riparazione e il ripristino dei macchinari, la ripresa dell'attività produttiva e commerciale;
la regione Toscana pur nella limitatezza delle risorse disponibili e rispettando le proprie competenze territoriali ha confermato proprio in questi giorni che è nelle condizioni di anticipare almeno parte delle risorse promesse a patto che vi sia traccia di una disposizione di erogazione da parte dell'amministrazione centrale;
molte libere associazioni di cittadini alluvionati lamentano il fatto che ancora, a novembre di quest'anno, non c'è chiarezza sui relativi rimborsi alle famiglie e ai privati, che al pari delle aziende, attendono di sapere quanto e quando potranno ricevere;
alla data odierna si sono infatti registrati in materia: 2 decreti del Governo, 3 ordinanze di protezione civile, una delibera CIPE, 1 legge nazionale, oltre a 4 ordinanze, 1 decreto, 1 delibera di giunta della regione Toscana -:
quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano mettere in campo per arrivare alla reale erogazione dei fondi già stanziati per l'alluvione in Toscana del Natale 2009 a favore di imprese e privati. (4-09690)