ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09689

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 401 del 24/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: PORFIDIA AMERICO
Gruppo: MISTO-NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA, I POPOLARI DI ITALIA DOMANI
Data firma: 24/11/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 24/11/2010
MINISTERO DELLA SALUTE 24/11/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/12/2010
Stato iter:
28/04/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/04/2011
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/04/2011

CONCLUSO IL 28/04/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09689
presentata da
AMERICO PORFIDIA
martedì 23 novembre 2010, seduta n.401

PORFIDIA. -
Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

in Italia, il solo gioco legalizzato coinvolgerebbe circa 29,3 milioni persone, di cui 7,1 con frequenza settimanale, e svilupperebbe un fatturato di circa 54,5 miliardi di euro;

sotto la voce «gioco legalizzato» rientrano decine di tipologie di gioco: superenalotto, lotto, totocalcio, ippica newslot, win for life, le varie lotterie, i gratta e vinci, nonché le molteplici scommesse sportive, il bingo e altri; in ogni caso si tratta di un monopolio dello Stato che appalta a società private mediante concessioni, ricevendo in cambio il pagamento di tasse per la gestione dei giochi. Nel complesso si tratta di oltre 20.000 aziende e 80 mila lavoratori;

in Italia il mercato dei giochi è diviso tra: Snai spa, HBS srl Rti, Cirsa Italia, Sisal slot spa, Cogetech spa, Codere Network spa, Lottomatica Videolot Rete spa, Gmatica srl, B plus gioco legale limited e Gamenet spa;

nel 2006, secondo i Monopoli di Stato, gli introiti del gioco erano di 15,4 miliardi. Nel 2009 hanno sfiorato i 54 miliardi, con un aumento vicino al 400 per cento. Nei soli primi mesi del 2010 le casse erariali statali hanno incassato 6,7 miliardi di euro;

negli ultimi anni il coinvolgimento dei minorenni è aumentato passando da 860 mila unità a 2,1 milioni;

nel 1810 Camillo Benso Conte di Cavour definiva il gioco d'azzardo «una tassa per gli imbecilli»;

secondo l'associazione contribuenti italiani, il nostro Paese ha il primato, in Europa, per la maggior cifra giocata al tavolo da gioco, una media quasi 1.900 euro annui;

recentemente l'associazione contribuenti italiani ha presentato il dossier «Gioco d'azzardo: il business dello Stato» (dal quale abbiamo tratto molti dei dati presenti nel presente scritto) edito in esclusiva con il periodico mensile Contribuenti.it e disponibile anche on-line sul sito www.contribuenti.it;

secondo lo studio nei primi dieci mesi del 2010 si è registrato un aumento delle perdite legate alla dipendenza da giochi e scommesse del 14,1 per centro. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente sono stati lasciati sul tavolo da gioco circa 640 milioni in più;

a livello psichiatrico la dipendenza da gioco viene catalogata come una vera e propria patologia, che al pari dell'alcool e di altri stupefacenti, necessita di cure specifiche, individuali o di gruppo per essere superata;

agli interroganti sembra che lo Stato, più che della salute dei propri cittadini, sia interessato a fare cassa e quindi ad incitare, invogliare al gioco e alle scommesse, come se potesse realisticamente rappresentare una via d'uscita dalle difficoltà della vita di tutti i giorni;

e così, tra il Superenalotto (che presenta montepremi fuori da ogni logica di buon senso, e a nostro avviso anche offensivi nei confronti dei milioni di disoccupati e cassaintegrati italiani), Newslot (settore che nei soli primi mesi del 2010 ha incassato oltre 2,8 miliardi di euro), Poker on-line legalizzato (sponsorizzato da televisioni e stampa nazionali quasi fosse uno sport), centinaia di gratta e vinci, e infinite possibilità di scommesse sportive, non mancano certo le tentazioni per chi, affetto in maniera latente dal vizio del gioco, rischia di entrare definitivamente nel tunnel della dipendenza patologica;

l'articolo 32 della Costituzione dispone che: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività»;

la legge differenzia tra giochi legali e giochi illegali, ma sostanzialmente il problema del giocatore affetto da dipendenza rimane lo stesso, e la patologia non conosce forme legali di gioco. Senza tener conto che molte persone, soprattutto di giovane età possono passare facilmente dal gioco legalizzato a quello illegale, e, cosi facendo andando ad ingrossare i fatturati delle organizzazioni criminali, che investono e fatturano milioni di euro nel settore, divenuto ormai porta d'accesso principale per il riciclaggio di denaro sporco;

in tempi di crisi economica e occupazionale il fatturato dei giochi di Stato anziché scendere aumenta a conferma di come i singoli, sempre più pressati da problemi di ordine finanziario, si gettino facilmente nella rete del gioco nella cieca speranza del guadagno facile. Questa tendenza spiega anche fenomeni gravi come l'usura;

in modo silenzioso il gioco e le scommesse, stanno diventando l'ultima speranza per milioni di italiani che, nonostante facciano sempre più fatica ad arrivare a fine mese, vi si affidano peggiorando le loro condizioni economiche. Noi crediamo che questa tendenza sia estremamente grave e foriera di ulteriori problemi per i singoli e per l'assetto della stessa società -:

se, in virtù di quanto esposto in premessa, i Ministri, ognuno nella propria area di competenza, non ritengano opportuno intervenire con provvedimenti ed iniziative finalizzate ad arginare il dilagare incontrollato del fenomeno del gioco tra i cittadini, informando questi ultimi dei gravi rischi da dipendenza. (4-09689)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 28 aprile 2011
nell'allegato B della seduta n. 469
All'Interrogazione 4-09689 presentata da
AMERICO PORFIDIA

Risposta. - In relazione a quanto rappresentato dall'interrogante con l'interrogazione in esame, si fa presente quanto segue.
L'Amministrazione autonoma monopoli di Stato è al corrente dei pericoli insiti nel gioco, e una corretta azione di prevenzione ne caratterizza l'attività istituzionale.
Quest'ultima infatti è finalizzata, non solo a contrastare il gioco illegale clandestino, secondo le diverse modalità previste dal legislatore ma, nell'ambito del gioco lecito, a garantire da un lato la massima trasparenza delle attività poste in essere, dall'altro cercare di eliminare gli eventuali pericoli, tra cui l'accesso al gioco da parte dei minori. La crescita esponenziale, verificatasi negli ultimi anni del gioco online impone, poi, un intervento energico dello Stato, a tutela e del giocatore compulsivo e del minorenne che si affaccia al gioco per la prima volta, sia in via diretta sia mediatamente attraverso la rete dei concessionari.
Sul piano normativo, fra le misure adottate in Italia a tutela del pubblico, la legge 7 luglio 2009, n. 88 (Comunitaria 2008), al comma 17), lettera e), pone fra gli obblighi a carico del concessionario, «l'adozione ovvero messa a disposizione di strumenti ed accorgimenti per autolimitazione ovvero per l'autoesclusione dal gioco, l'esclusione dall'accesso al gioco da parte di minori, nonché l'esposizione del relativo divieto in modo visibile negli ambienti virtuali di gioco gestiti dal concessionario»; nonché, alla lettera f), «la promozione di comportamenti responsabili di gioco e vigilanza sulla loro adozione da parte dei giocatori, nonché di misure a tutela del consumatore previste dal codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206»; ed inoltre, in virtù del comma 21), Aams adotta la carta dei servizi in materia di giochi al fine di assicurare la più corretta informazione dei giocatori, anche in tema di doveri di condotta dei concessionari.
L'offerta, in continua evoluzione, del mercato del gioco illegale, obbliga, in un certo senso, lo Stato a creare costantemente alternative sufficientemente allettanti per l'utenza, allo scopo, non tanto di aumentare il gettito erariale, quanto piuttosto di mantenere il comparto del gioco pubblico in un circuito sicuro e controllato. In tale ottica, in effetti, vanno collocate tutte le azioni attuate, anche recentemente, da Aams, volte all'introduzione di nuove tipologie di gioco, le quali sono finalizzate soprattutto al contrasto ed al contenimento dei fenomeni di illegalità, veicolando il gioco verso canali di raccolta legali.
Sul piano operativo, l'articolo 1, comma 50, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per l'anno 2007), al fine di contrastare la diffusione del gioco illegale ed irregolare, l'evasione e l'elusione fiscale nel settore del gioco, nonché di assicurare l'ordine pubblico e la tutela del giocatore, ha attribuito ad Aams la competenza di stabilire con uno o più provvedimenti «le modalità per procedere alla rimozione dell'offerta, attraverso le reti telematiche o di telecomunicazione, di giochi, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro in difetto di concessione, autorizzazione, licenza od altro titolo autorizzatorio o abilitativo o, comunque, in violazione delle norme di legge o di regolamento o delle prescrizioni definite dalla stessa Amministrazione».
A tale normativa è stata data attuazione con decreto direttoriale n. 1034/CGV del 2 gennaio 2007, che ha previsto l'obbligo, a carico dei fornitori di connettività alla rete, internet ovvero ai gestori di altre reti telematiche o di telecomunicazione o agli operatori che in relazione ad esse forniscono servizi telematici o di telecomunicazione, di inibire 1'utilizzazione delle reti, delle quali sono gestori o in relazione alle quali forniscono servizi, per lo svolgimento dei giochi, delle scommesse o dei concorsi pronostici, adottando a tal fine le modalità tecniche stabilite da Aams. L'inibizione consiste, sostanzialmente, in un reindirizzamento automatico (redirect) verso una pagina web di Aams, operato dai provider su comunicazione specifica dell'amministrazione esclusivamente nei confronti degli utenti che intendono collegarsi a siti di gioco non autorizzati. I siti vengono individuati da Aams e da Sogei, con l'utilizzo di specifici motori di ricerca sul web ed attraverso segnalazioni qualificate provenienti dalla magistratura, dagli organi di polizia, dagli operatori autorizzati.
Presso Sogei, un apposito gruppo tecnico, è adibito alla ricerca dei siti illegali, mediante l'utilizzo di apparecchiature elettroniche e di collegamenti ad internet appositamente predisposti.
Per l'anno corrente, i tentativi di connettersi a siti illegali, reindirizzati, ammontano a 644.076.913 tentativi (dati aggiornati al 31 ottobre 2010), mentre i siti inibiti sono 2722 (dato aggiornato al 26 novembre 2010).
Tra le varie iniziative di comunicazione poste in essere da Aams a difesa del consumatore, con particolare riferimento ai giovani si evidenzia, in primo luogo, il canale dedicato creato in collaborazione con google su «you tube» attivato nel mese di novembre e tarato per trasmettere agli stessi - in un linguaggio a loro vicino - il messaggio di un gioco legale e responsabile.
Giova, in secondo luogo, rammentare il vasto ed articolato progetto triennale denominato «Giovani e gioco», avviato nell'anno scolastico 2009/2010 e rivolto agli studenti delle classi terza, quarta e quinta della scuola secondaria di secondo grado, ai loro insegnanti e agli operatori sanitari coinvolti nella prevenzione del gioco patologico. Per l'ideazione e realizzazione del progetto, Aams si è avvalsa della Società «Civicamente», leader nel campo della comunicazione, soprattutto rivolta ai giovani, nonché dei responsabili scientifici dei Ser.T. (servizi per le tossicodipendenze) della Asl To3, già curatori di un progetto nazionale sul gioco d'azzardo patologico promosso dalla regione Piemonte in coordinamento con la regione Liguria, su cui si torna più avanti.
La campagna informativa, oltre a fornire informazioni dettagliate circa le attività e i compiti di Aams, così da generare stima e fiducia nel suo operato, ha avuto come obiettivo:

far comprendere agli studenti i pericoli ed i rischi derivanti dal gioco illecito ed illegale, ribadendo che i giochi legali regolamentati da Aams non sono consentiti ai minori e spiegando le motivazioni di tale divieto;

far comprendere l'importanza della legalità, quale fondamento imprescindibile del rispetto degli altri e di se stessi;

estendere la conoscenza delle regole del gioco responsabile, in modo da generare una coscienza collettiva sui rischi collegati a un uso non corretto di essi;

analizzare le situazioni rischiose più frequenti, nell'ottica di un intervento efficace finalizzato alla prevenzione di comportamenti di gioco compulsivi ed alla riduzione del danno;

stimolare nei giovani l'attenzione e la sensibilità verso fenomeni, anche latenti, di ludopatia (ad esempio chi gioca in famiglia e quanto).
Si è trattato, pertanto, di un progetto mirato alla conoscenza del mondo dei giochi in tutte le sue angolature, attraverso una formazione in aula, in cui gli attori principali sono stati, come già detto studenti insegnanti ed operatori delle Asl.
Per assicurare il successo della campagna informativa, è stato previsto infatti, il coinvolgimento di due istituzioni fondamentali: gli Usr (uffici scolastici regionali) e le Asl (aziende sanitarie locali) - in particolare i Ser.T., i servizi per le tossicodipendenze dedicati alla cura, alla prevenzione ed alla riabilitazione psico-fisica dei soggetti che hanno problemi conseguenti a varie tipologie di dipendenza.
L'operazione ha interessato gli operatori sanitari ed i docenti protagonisti in due fasi: quella iniziale formativa, alla quale hanno partecipato in qualità di discenti e quella successiva alla quale hanno partecipato come educatori in aula. La fase preliminare del progetto ha previsto, infatti, la formazione sia dei docenti delle classi interessate che degli operatori Asl/Ser.T. (circa n. 15 incontri), finalizzata a fornire una discreta conoscenza del mondo dei giochi pubblici, nonché ad adottare le tecniche pedagogico-comunicative più adeguate per interagire efficacemente con i giovani sulla delicata materia della prevenzione dalle dipendenze dal gioco. Tali incontri propedeutici si sono svolti all'interno delle scuole e hanno permesso di distribuire direttamente ai professori un kit educativo da consegnare alle classe di studenti.
Altra iniziativa sostenuta da Aams, che rientra nel progetto nazionale sulle dipendenze comportamentali e coordinato dalla regione Piemonte, è denominata «Il gioco è una cosa seria», che ha avuto luogo in oltre 50 Comuni di 9 regioni italiane nonché nelle province di Torino, Varese, Monza, Padova, Venezia, Rimini, Pesaro - Urbino, Roma, Salerno, Barletta - Trani-Andria, Taranto e Palermo. Nelle realtà interessate, sono stati costituiti dei tavoli di concertazione per la riduzione dell'impatto del gioco in denaro tra tutti i portatori di interesse nel settore ed amministrazioni comunali, servizi locali e sanitari, commercianti del settore ed associazioni dei commercianti degli altri settori, media locali e scuole superiori. Lo schema progettuale ha previsto 4 aree di lavoro, tutte declinate in ciascuna delle realtà individuate e ricomprese in un disegno unitario riferibile al modello del «gioco responsabile».
Le aree di lavoro individuate sono:

a) Sensibilizzazione opinione pubblica;

b) Formazione esercenti e gestori del gioco in denaro;

c) Formazione amministratori enti locali e operatori sociali e sanitari dei servizi per le dipendenze patologiche e degli altri servizi deputati all'assistenza ai giocatori patologici;

d) Percorsi di peer education (educazione tra pari) sull'uso del denaro e sui giochi in denaro in 6 realtà geografiche con il coinvolgimento di 12 istituti scolastici superiori.
Nel 2009 da un accordo tra Federserd - federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze - e lottomatica group, con il sostegno di Aams, è nato altresì il servizio di helpline nazionale «GiocaResponsabile». Tale servizio prevede appunto una help line, ossia un numero verde (800 921 121) ed un sito web www.giocaresponsabile.it. Dal mese di ottobre 2009 sono disponibili assistenza e orientamento alle persone che hanno problemi connessi al gioco, siano essi i diretti interessati piuttosto che familiari o amici.
Al team di psicologi opportunamente formati che gestisce il front office, è affiancato uno staff di esperti (psichiatri, psicoterapeuti, legali) per trattare gli aspetti specifici connessi alle problematiche generate dal gioco eccessivo.
Il servizio «Gioca Responsabile» intende porre rimedio al fatto che la maggior parte delle persone afflitte da problemi di gioco anche gravi hanno a disposizione pochi riferimenti per orientarsi, e ancora troppo pochi strumenti e servizi adeguati, in numero e qualità, per aiutarli a risolvere le difficoltà indotte da modalità eccessive di gioco. Un elemento importante di questo servizio, è infatti quello di orientare le persone - se le condizioni lo richiedono - ai luoghi di assistenza e trattamento in base alla provenienza territoriale degli utenti. Al fine di divulgare efficacemente l'immagine di un'amministrazione che, presidiando l'attività istituzionale di regolazione del gioco legale, spinge la collettività ad un atteggiamento di responsabilità nel gioco e di tutela dei minori, nell'ultimo biennio Aams ha veicolato sui media nazionali un messaggio istituzionale che - d'intesa con il Codacons - esplicita i seguenti «claim»: «il gioco è bello quando è responsabile. Responsabilità è giocare senza perdersi. Responsabilità è non consentire il gioco ai minori. Quando giochi segui la rotta giusta. Quella della responsabilità e dell'intelligenza, della legalità e della sicurezza. Solo così sarai sicuro di divertiti senza perderti, Aams. Il governo dei giochi. Regole chiare, massima trasparenza, sicurezza per tutti».
Inoltre, a partire da settembre 2010, Aams ha affidato alla Rai la realizzazione di un piano annuale di comunicazione istituzionale non pubblicitario mirato alla valorizzazione delle caratteristiche del gioco legale e responsabile, attraverso la declinazione dei concetti espressi nella campagna sopracitata.
In aggiunta a quanto su indicato, l'amministrazione ha svolto un ruolo di indirizzo e di supervisione nei confronti di tutti gli operatori e concessionari di gioco che, con l'obiettivo di promuovere un contesto di gioco equilibrato e moderato, sono stati invitati e sollecitati alla realizzazione di programmi di gioco responsabile che vengono poi condivisi e sottoposti all'approvazione dell'amministrazione. La stessa sollecitudine è stata richiesta agli operatori di gioco in relazione al tema dei minori al fine di promuovere la formazione e l'informazione sia verso la rete vendita che nei confronti dei giocatori sul rispetto dei divieti esistenti e sulla necessità e importanza che comunque il gioco non sia consentito ai minori in mancanza di un espresso divieto di legge. In questa direzione si colloca anche un protocollo di intesa tra movimento italiano genitori (Moige), Fit - Federazione italiana tabaccai - e uno dei principali operatori di gioco, avallata da Aams, che da vita a un tavolo di lavoro per una costruttiva collaborazione tra i vari attori affinché si affermi un'adeguata cultura di gioco legale, equilibrato e responsabile a tutela dei minori.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze: Alberto Giorgetti.