ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08989

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 381 del 12/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2010
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2010
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2010
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 12/10/2010
Stato iter:
22/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/02/2011
BONDI SANDRO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 01/12/2010

SOLLECITO IL 12/01/2011

SOLLECITO IL 03/02/2011

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/02/2011

CONCLUSO IL 22/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08989
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
martedì 12 ottobre 2010, seduta n.381

FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

il quotidiano Il Mattino, nella sua edizione del 6 ottobre 2010, ha pubblicato un articolo della giornalista Mariamichela Formisano, «Rottami e scritte così muore»;

in particolare, si racconta del «viaggio nel degrado della Reggia di Caserta»: basoli divelti, rifiuti accatastati tra i colonnati vanvitelliani, erbacce che spuntano tra i cornicioni;

nel citato articolo si parla, inoltre, di una vera e propria «casbah di zingare e venditori abusivi che utilizzano i marmi reali come supporti a ogni tipo di mercanzia»;

«il caleidoscopio di lattine, bottigliette di plastica, cartacce e mozziconi di sigaretta attende il viaggiatore nel parco reale, quello che due anni fa meritò la corona del «più bello d'Italia». Una realtà fatta di rifiuti e ciarpame d'ogni tipo, che anche gli uccelli come i cigni e le oche della Peschiera Grande hanno imparato ad accettare»;

è sufficiente «lasciare la strada maestra e risalire verso la fontana di Diana e Atteone seguendo la via d'acqua delle fontane, per conoscere lo scempio più inspiegabile. Un gabinetto di ceramica, e più in là la carcassa arrugginita di un'automobile, elettrodomestici rotti, sacchi di materiali di risulta giacciono all'ombra degli alberi secolari che costeggiano le mura di cinta della Reggia lungo le vie Tescione e Giannone. Uno spettacolo che incuriosisce ancora prima di impressionare: ma come ha fatto un'auto ad arrivare fin lì, insieme a sacchi ricolmi di chissà cosa, ed essere smontata e abbandonata senza che nessuno se ne accorgesse?»;

già due anni fa la discarica a cielo aperto fu rinvenuta dai turisti e denunciata dai custodi della Reggia, cosicché la zona fu posta sotto sequestro dalle forze dell'ordine. Tuttavia dopo due anni, e ancora più ricca di materiali abbandonati, la discarica è ancora lì. Come ancora lì è la firma di Castellano Vincenzo, incisa sul basamento di una colonna al Vestibolo del piano nobile della Reggia. E anche qui la domanda di come sia stato possibile al megalomane vandalo agire indisturbato proprio all'ingresso degli appartamenti storici;

la Soprintendente di Caserta, dottoressa Paola David, a proposito del degrado della Reggia spiega: «A fronte dell'esiguità dei finanziamenti ministeriali i costi per la pulizia e la manutenzione del complesso vanvitelliano sono di gran lunga superiori e affidati all'episodicità e straordinarietà dei fondi che il ministero eroga. Le somme che la soprintendenza spende ogni anno per la pulizia del complesso, che comprende un Parco di 140 ettari - continua Paola David - è sicuramente non sufficiente a provvedere alla pulizia di ogni sua parte. Ciò è dovuto al fatto che la manutenzione di un giardino storico necessita di competenze specifiche che non si limitano alla semplice raccolta dei rifiuti. Ciò vale anche per le vasche e le fontane»;

tale degrado appare agli interroganti estremamente grave -:

quali urgenti iniziative, nell'ambito delle proprie prerogative e facoltà, intenda promuovere, sollecitare o adottare a fronte di quanto sopra esposto. (4-08989)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 febbraio 2011
nell'allegato B della seduta n. 437
All'Interrogazione 4-08989 presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, si osserva quanto segue.
Relativamente all'articolo pubblicato sul Mattino del 6 ottobre 2010 di denuncia dello stato di degrado del complesso Vanvitelliano di Caserta, la soprintendenza di Caserta ha ribadito che «a fronte dell'esiguita dei finanziamenti ministeriali i costi per la pulizia e la manutenzione del complesso Reggia-Parco sono di gran lunga superiori e affidati all'episodicità e straordinarietà di fondi che il Ministero eroga. La somma che la Soprintendenza spende ogni anno per la pulizia del complesso che comprende un parco di 140 ettari è sicuramente non sufficiente a provvedere alla pulizia di ogni sua parte».
È per tali ragioni che sussistono situazioni di degrado come la permanenza di erbe sui cornicioni, o i basoli divelti nei cortili o i rifiuti all'interno del parco (anche se quelli segnalati dall'articolo erano già noti e oggetto di sequestro preventivo, (in attesa di fondi richiesti e mai pervenuti per la bonifica dell'area), o la carenza di manutenzione dei servizi igienici.
Oltre alle emergenze segnalate nell'articolo citato, sussistono altri seri problemi a causa dei crolli parziali di cornicioni e intonaci delle facciate, sia interne che esterne, della reggia che richiederebbero una urgente opera di consolidamento e di restauro.

Ulteriori gravi problemi interessano il patrimonio arboreo del parco costituito da alberi secolari da esemplari di pregio botanico molto antichi e bisognosi di cure.
Per tali interventi le somme erogate non sono sufficienti a garantire la messa m sicurezza, con conseguenti costanti pericoli di caduta e necessità di chiusura del parco durante i giorni ventosi e i frequenti temporali.
Tali emergenze si amplificano nei periodi di affollamento, con conseguenti episodi di abbandono di rifiuti dovuti anche alla carenza di educazione civica ed alla mancata preparazione di cittadini non educati a frequentare il verde storico.
In particolare per il parco della Reggia le opere di manutenzione comprendono, per una superficie di circa 140 ettari, la cura e manutenzione dei prati, la sagomatura delle spalliere verdi dell'asse centrale lungo 3 chilometri, la pulizia dei sentieri, la pulizia delle fontane, la manutenzione e cura dell'intero giardino inglese, del giardino della Castelluccia e del giardino della Flora ad eccezione delle opere di restauro che non si effettuano più.
A fronte di tale degrado i competenti uffici di questo ministero si stanno impegnando comunque a reperire i finanziamenti necessari per porre fine e salvaguardare in tal modo uno dei patrimoni più significativi della cultura italiana.
Per quanto riguarda, invece, la presenza di intrusi e venditori abusivi di souvenir, la soprintendenza casertana si sta adoperando, previo accordo con la prefettura, per riorganizzare gli itinerari di visita al complesso mediante l'attivazione di una biglietteria esterna e l'installazione di tornelli in grado di selezionare tutti coloro che accedono all'interno del monumento.
Sono, inoltre, in fase di organizzazione proposte di itinerari turistici differenziati in grado di meglio garantire la visita del museo e del parco e di consentire una migliore sorveglianza delle aree e delle sale alle quali affluiscono un gran numero di visitatori, soprattutto nei giorni festivi.
Sono anche programmate iniziative di sensibilizzazione, insieme alle associazioni di volontariato e alla protezione civile, volte a ripulire il parco dai rifiuti lasciati sui prati durante le giornate più affollate e una campagna tendente ad educare alla raccolta differenziata all'interno del complesso, previa installazione di appositi contenitori e distribuzione di idonee istruzioni sul loro posizionamento e funzionamento.


Il Ministro per i beni e le attività culturali: Sandro Bondi.