ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08977

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 381 del 12/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/10/2010
Stato iter:
23/05/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2011
GELMINI MARIASTELLA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 01/12/2010

SOLLECITO IL 12/01/2011

SOLLECITO IL 03/02/2011

SOLLECITO IL 03/03/2011

SOLLECITO IL 23/03/2011

SOLLECITO IL 15/04/2011

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/05/2011

CONCLUSO IL 23/05/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08977
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 12 ottobre 2010, seduta n.381

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

l'VIII Rapporto «Sicurezza, qualità e comfort a scuola», presentato a Roma il 16 settembre 2010 da Cittadinanzattiva, definisce la scuola come «un gigante dai piedi di argilla»;

gli istituti scolastici monitorati attraverso una griglia di osservazione strutturale con oltre 300 indicatori e un questionario per il responsabile del servizio prevenzione e protezione della scuola, ha riguardato per questa edizione 82 strutture di ogni ordine e grado;

sul totale, il 16 per cento è «messo davvero male e la sensazione prevalente è che, nonostante i tanti annunci e le risorse messe a disposizione degli ultimi anni, la sicurezza scolastica resti ancora un fanalino di coda»;

poco più di una scuola su tre possiede la certificazione di agibilità statica (37 per cento), nonostante oltre la metà si trovi in aree a rischio sismico (55 per cento);

solo una scuola su quattro possiede il certificato igienico-sanitario ed appena il 31 per cento del campione è in regola con le norme sulla prevenzione incendi;

le porte anti-panico sono sconosciute nel 93 per cento del campione; il 24 per cento delle palestre è sprovvisto della cassetta di pronto soccorso e, infine, il 13 per cento delle aule presenta barriere architettoniche;

a giudizio della prima firmataria del presente atto, l'innalzamento progressivo del numero di alunni per classi, previsto dal regolamento attuativo dell'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, rischia di aggravare ulteriormente la situazione -:

quali iniziative urgenti intenda adottare, sollecitare e/o promuovere al fine di garantire maggiore sicurezza, qualità e prevenzione dei nostri istituti scolastici. (4-08977)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 23 maggio 2011
nell'allegato B della seduta n. 476
All'Interrogazione 4-08977 presentata da
RITA BERNARDINI

Risposta. - In merito a quanto rappresentato nell'interrogazione parlamentare indicata in oggetto circa la sicurezza degli edifici scolastici, si comunica quanto segue.
Va premesso che, ai sensi della complessiva normativa di riferimento in materia di edilizia scolastica e, segnatamente, della legge 11 gennaio 1996, n. 23, la competenza programmatoria spetta alle regioni, mentre tutto ciò che attiene alla fornitura ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici pubblici statali, compresi l'adeguamento e la messa a norma e in sicurezza degli stessi, rientra nelle dirette ed esclusive competenze degli enti locali (comuni fino alla scuola secondaria di primo grado e province per le scuole secondarie di secondo grado).
La tematica della sicurezza degli edifici scolastici è comunque considerata dal Governo una priorità nazionale.
In particolare, l'attenzione al tema da parte di questa amministrazione si esprime con una serie di iniziative dirette, da una parte, ad acquisire una piena conoscenza della situazione dell'edilizia scolastica nazionale (a ciò mira l'intesa istituzionale sancita in sede di Conferenza unificata il 28 gennaio 2009, per l'accertamento di eventuali pericolosità degli elementi non strutturali degli edifici scolastici) e, dall'altra, con interventi di supporto finanziario agli enti locali, direttamente obbligati in merito.
Sotto il primo profilo - piena conoscenza della situazione dell'edilizia scolastica nazionale - si è provveduto a completare l'anagrafe degli edifici scolastici. La relativa banca dati contiene per la prima volta, oltre agli elementi strutturali (strutture portanti, coperture, intonaci, impianto di riscaldamento, impianto idrico, impianto igienico sanitario), anche gli elementi non strutturali degli edifici (controsoffitti, tramezzature, parapetti, data di costruzione e ultima ristrutturazione, stato di conservazione ed eventuale degrado, rischio sismico, presenza di barriere architettoniche, certificazioni antincendio, idoneità statica, presenza di amianto). È stato inoltre attivato un tavolo tecnico con la Conferenza Stato-regioni per la condivisione dell'anagrafe e per garantirne un costante aggiornamento.
Sotto il secondo profilo - interventi di supporto finanziario ai competenti Enti locali - si segnalano le sotto indicate iniziative.
È stato attivato e concluso il piano triennale 2007/2009 previsto dalla citata legge n. 23 del 1996, tutto dedicato alla messa in sicurezza delle scuole ed integralmente compartecipato con regioni ed enti locali, con uno sviluppo di investimenti di circa 800 milioni di euro per 2.361 opere. I relativi finanziamenti sono stati assegnati alle regioni e, da esse, direttamente alle amministrazioni locali inserite nei singoli piani annuali 2007, 2008 e 2009.
È stato attivato il piano straordinario di messa in sicurezza delle scuole nelle zone a rischio sismico (articolo 80, comma 21, della legge n. 289 del 2002): sono già stati attivati due piani stralcio per circa 500 milioni di euro. Per favorirne la prosecuzione è stato emanato il decreto-legge n. 137 del 2008, il cui articolo 7-bis ha previsto l'assegnazione stabile a tale piano di non meno del 5 per cento delle risorse destinate all'intero programma delle infrastrutture strategiche, nel quale esso è compreso, rendendo così possibile l'attivazione di un terzo piano stralcio di circa 120 milioni di euro.
Si è disposto l'utilizzo di 20 milioni annui per la sicurezza delle scuole derivanti da risparmi sulle cosiddette spese per la politica.
Si è proceduto, alla definitiva assegnazione agli enti locali, attraverso un accordo con l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro di 70 milioni di euro, posti a disposizione dall'istituto per la messa in sicurezza e l'eliminazione delle barriere architettoniche nel scuole secondarie.
Sono stati reperiti 1.000 milioni di euro dal fondo per le aree sottoutilizzate per l'edilizia scolastica, che il Comitato interministeriale per la programmazione economica, con delibera 6 marzo 2009, ha assegnato al fondo infrastrutture del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Di essi, 226 sono stati dedicati alla ricostruzione delle scuole dell'Abruzzo colpito dai tragici eventi sismici, mentre oltre 358 sono stati utilizzati per l'avvio di un primo piano straordinario di messa in sicurezza delle scuole (di 1.706 interventi), pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 14 settembre 2010. I restanti finanziamenti saranno utilizzati in prossimi, analoghi piani.
Per favorire il pieno utilizzo dei finanziamenti già assegnati agli enti locali per l'edilizia scolastica, è stata con apposita norma prevista la revoca e la successiva riassegnazione delle somme attribuite agli enti locali da precedenti leggi in materia e non compiutamente utilizzati. Ciò ha permesso di revocare, con decreto del 30 luglio 2010, circa 74 milioni di euro, ai fini della loro rassegnazione, di concerto col Ministero dell'economia e delle finanze, per le medesime finalità.
Segnatamente per la scuola «Darwin» di Rivoli, dopo l'assegnazione di 100.000 euro nel marzo 2009 per i primi interventi più urgenti a seguito della nota tragedia, è stato inserito nel piano straordinario un finanziamento di 3 milioni di euro.
Quanto, infine, alle preoccupazioni circa i riflessi che sulla sicurezza potrebbe avere l'innalzamento progressivo del numero di alunni per classi previsto dalle disposizioni dell'articolo 64 del decreto legge n. 112 del 2008, si fa presente che nella circolare ministeriale n. 59 del 23 luglio 2010, concernente l'adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto per l'anno scolastico 2010-2011, è stata evidenziata la necessità del rispetto delle norme relative alla sicurezza e alla prevenzione.
Con l'occasione, si informa che lo schema di regolamento concernente l'applicazione alle istituzioni scolastiche ed alle università del testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni, è stato inoltrato alla Presidenza del Consiglio per il successivo, necessario passaggio in Conferenza Unificata.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Mariastella Gelmini.