BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riferito da Roberto Santini, segretario generale del Sinappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, al quotidiano Il Tirreno del 4 ottobre 2010, il carcere di Massa starebbe cadendo letteralmente a pezzi;
nel predetto istituto di pena si sarebbe venuta creando nel corso del tempo una situazione generalizzata di incuria e conseguentemente di pericolo per gli agenti della polizia penitenziaria;
nel carcere di Massa vi sarebbero problemi al sistema di illuminazione, a quello d'allarme, ai muri di cinta e alla qualità di vita di chi nel carcere lavora ogni giorno;
secondo quanto riferito da Santini, «da tempo il cancello carrabile del carcere non funziona, la portineria ha il grave handicap di non permettere il riconoscimento a vista delle persone che suonano, alle quali quindi viene aperta la porta, ma con «l'incognita», visto che le telecamere sono rotte. Per lo stesso identico motivo non è possibile effettuare il controllo del deposito armi. Anche la terza portineria presenta gravi problematiche dal punto di vista del funzionamento. Problemi risolvibili con una sala regia, che però non è mai entrata in attività. I reparti detentivi sono sprovvisti di allarme»;
sempre secondo Santini, «nell'area passeggi "comuni" della sezione C l'agente deve "passeggiare" insieme ai detenuti, data l'assenza di un posto di guardia ad hoc e di un allarme. Inoltre nella sezione C, dove la popolazione detenuta ha raggiunto quota 145, (anche il locale riservato agli agenti è stato adibito a cella) viene generalmente addetta una sola unità. E peggio ancora sarebbe nella sezione «A» dove un solo agente dovrebbe controllare tantissimi detenuti. I due cancelli che consentono l'accesso alle sezioni penali A ed M sono comandati dallo stesso agente in servizio alla Terza Portineria. Per non parlare della vasta area destinata alle lavorazioni, che impiega 35 detenuti e numerosi civili ed in cui è ordinario l'utilizzo di arnesi pericolosi, è affidata alla sorveglianza di due soli agenti. Anche il regolare svolgimento del servizio di sentinella sul muro di cinta è ostacolato dal mancato funzionamento degli allarmi e dei segnalatori antiscavalcamento, dalle serrature delle porte, che cadono letteralmente a pezzi, dalle radio trasmittenti rotte e dai telefoni guasti»;
nel carcere di Massa sono 246 i detenuti con 122 unità di polizia, che si riducono a poco più di 90 in servizio -:
di quali informazioni disponga circa i fatti riferiti in premessa;
se non ritenga opportuno disporre una ispezione presso il carcere di Massa;
quali provvedimenti urgenti intenda adottare al fine di garantire la sicurezza dell'istituto nonché il rispetto, al suo interno, dell'articolo 27, comma 3, della Costituzione;
se non ritenga opportuno disporre l'immediata chiusura dell'istituto, con conseguente ricollocazione dei detenuti in altre strutture.(4-08972)