ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08966

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 381 del 12/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: BELTRANDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/10/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/10/2010
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 27/10/2010

SOLLECITO IL 01/12/2010

SOLLECITO IL 12/01/2011

SOLLECITO IL 04/02/2011

SOLLECITO IL 03/03/2011

SOLLECITO IL 23/03/2011

SOLLECITO IL 14/04/2011

SOLLECITO IL 23/05/2011

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 20/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08966
presentata da
MARCO BELTRANDI
martedì 12 ottobre 2010, seduta n.381

BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

una discarica abusiva di circa 5 tonnellate di amianto è stata scoperta nel Parco naturale dei Monti Lucretili, un'area protetta che si estende per 18.000 ettari a Nord-est di Roma e che comprende 13 comuni tra le province della Capitale e di Rieti;

il ritrovamento è stato possibile grazie ad un'azione congiunta tra i guardiaparco del distaccamento di Orvinio e i carabinieri di Licenza, due dei comuni del parco regionale. L'operazione di individuazione delle discariche è risultata molto complessa perché il materiale imballato, ed estremamente pericoloso, è stato abbandonato in 11 diversi siti lungo un tratto di 12 chilometri, localizzati tra il chilometro 24.400 e il chilometro 36.200 della strada Licinese che collega i comuni di Licenza, Orvinio e Percile;

la popolazione interessata al disastro ambientale, migliaia di cittadini, è preoccupata per l'evolversi della situazione e per la propria salute, oltre alla preoccupazione delle popolazioni residenti a valle del letto del fiume Aniene, che potrebbe divenire veicolo di pericoloso inquinamento in tutta la zona sublacense e limitrofe;

la frustrazione subita è grande, a causa dell'ennesimo episodio di criminalità, perché non solo è noto che l'amianto è un materiale cancerogeno, natura riconosciuta per la prima volta nel 1943 in Germania, dove si verificarono decessi per tumori da uso di amianto, e da qui discendono le preoccupazioni sopra riportate degli abitanti le aree interessate, ma anche perché esse fanno parte di un ricchissimo patrimonio naturalistico ed ambientale di interesse comunitario: il torrente Licenza è quello citato dal poeta latino Orazio, vissuto nel I secolo a.C., che aveva scelto questo luogo incantato per edificare la sua villa, oggi un sito archeologico di grande interesse situato a pochi chilometri dal Borgo di Licenza;

l'area protetta di Percile accoglie due piccoli laghi di origine carsica, chiamati Lagustelli, nel cui habitat incontaminato vivono specie rarissime, come il tritone crestato e l'ululone, o rana urlatrice dal ventre giallo, un anfibio endemico dell'area appenninica;

nell'area parco limitrofa all'abitato di Orvinio, è invece il lupo a dominare sulle distese di macchia mediterranea e sulle faggete e sulle foreste ad alta quota;

il ritrovamento delle discariche di amianto, per la quantità e per le modalità di deposito incontrollato, fa supporre che non si tratti di un caso isolato di abbandono illegale di rifiuti pericolosi, ma di un'operazione più articolata;

il materiale è imballato, pronto per raggiungere i siti di smaltimento, ma è stato invece abbandonato nel cuore del Parco Naturale dei Monti Lucretili, non si conosce da quanto tempo;

è stato predisposto il sequestro dell'intera area per garantire la tutela della salute pubblica, in attesa della bonifica;

dal sito ufficiale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si legge che il SISTRI è finalizzato alla: «lotta alla illegalità nel settore dei rifiuti speciali costituisce una priorità del Governo per contrastare il proliferare di azioni e comportamenti non conformi alle regole esistenti e, in particolare, per mettere ordine a un sistema di rilevazione dei dati che sappia facilitare, tra l'altro, i compiti affidati alle autorità di controllo;

nell'ottica di controllare in modo più puntuale la movimentazione dei rifiuti speciali lungo tutta la filiera, viene pienamente ricondotto nel SISTRI il trasporto intermodale e posta particolare enfasi alla fase finale di smaltimento dei rifiuti, con l'utilizzo di sistemi elettronici in grado di dare visibilità al flusso in entrata ed in uscita degli autoveicoli nelle discariche;

il SISTRI costituisce, quindi, strumento ottimale di una nuova strategia volta a garantire un maggior controllo della movimentazione dei rifiuti speciali;

con il SISTRI lo Stato intende dare, inoltre, un segnale forte di cambiamento nel modo di gestire il sistema informativo sulla movimentazione dei rifiuti speciali. Da un sistema cartaceo - imperniato sui tre documenti costituiti dal Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) - si passa a soluzioni tecnologiche avanzate in grado, da un lato, di semplificare le procedure e gli adempimenti con una riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e, dall'altro, di gestire in modo innovativo e più efficiente, e in tempo reale, un processo complesso e variegato che comprende tutta la filiera dei rifiuti, con garanzie di maggiore trasparenza e conoscenza;

benefici ricadranno anche sul sistema delle imprese. Una più corretta gestione dei rifiuti avrà, infatti, vantaggi sia in termini di riduzione del danno ambientale, sia di eliminazione di forme di concorrenza sleale tra imprese, con un impatto positivo per tutte quelle che, pur sopportando costi maggiori, operano nel rispetto delle regole -:

se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, nell'eventualità positiva, quali iniziative gravi ed urgentissime intendano porre in essere per dare soluzione ai fatti stessi;

più specificamente, in quale modo intendano attivarsi per effettuare la necessaria bonifica al fine di preservare l'integrità biologica della zona, comprendente uomini, animali, piante, soprattutto al fine di evitare l'insorgere di un aumento dei casi di cancro e le morti a ciò connesse;

perché, nonostante le ottimistiche dichiarazioni fatte sull'home page del SISTRI, appare non esservi stata la necessaria diligenza per impedire il crimine descritto e, in modo particolare, in quale forma e modo sia stata garantita la lotta all'illegalità nel settore dei rifiuti speciali, in che modo il sistema di rilevazione dei dati abbia contribuito all'accadimento descritto, come siano stati utilizzati i sistemi elettronici per dare visibilità al flusso degli autoveicoli addetti al trasporto dei rifiuti speciali, come la filiera dei rifiuti abbia potuto conoscere un vulnus tanto grave da consentire l'accadimento del fatto sopra citato e quali danni complessivi, non solo economici, la comunità sarà costretta a fare fronte. (4-08966)