ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08965

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 381 del 12/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: DE POLI ANTONIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 11/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/10/2010
Stato iter:
28/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/06/2011
GELMINI MARIASTELLA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/06/2011

CONCLUSO IL 28/06/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08965
presentata da
ANTONIO DE POLI
martedì 12 ottobre 2010, seduta n.381

DE POLI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:




a seguito delle disposizioni nella recente manovra finanziaria che comporta una cospicua decurtazione del bilancio del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, e anche soprattutto la fortissima riduzione dei finanziamenti a regioni ed enti locali, ci sarà sempre maggiore difficoltà ad erogare risorse e servizi ai sistemi scolastici territoriali;



in questi ultimi mesi deputati di diversi schieramenti politici e molte organizzazioni sindacali hanno denunciato e fatto rilevare il drammatico taglio che ha colpito gli insegnanti di sostegno per alunni con disabilità, dimostrando come, in molte province del nostro Paese a seguito delle ultime leggi finanziarie si siano registrate riduzioni assolutamente incompatibili con la necessità di adeguare le cattedre di sostegno al rapporto insegnanti/alunni con disabilità;




autorevoli quotidiani nazionali hanno pubblicato testimonianze che denunciano i disagi e le difficoltà che incontrano molte famiglie in cui sono presenti bambini con disabilità, ai quali purtroppo vengono sottratte delle ore scolastiche con gli insegnanti di sostegno a causa dei tagli ai bilanci;



vari tribunali amministrativi si sono pronunciati recentemente a favore della tutela degli studenti portatori di handicap e, in base a tali sentenze, le amministrazioni scolastiche non potranno più giustificare le carenze di sostegno con esigenze di bilancio, né si potranno sostituire al sostegno altre figure non specializzate;



diverse associazioni locali presentano petizioni e raccolgono firme contro la nuova riforma scolastica del Ministro Gelmini che danneggia e lede i diritti delle persone con disabilità, il loro diritto allo studio, e in molti casi mette le famiglie in condizioni tali da non poter garantire la frequenza scolastica dei propri figli per mancanza di personale che si prenda cura di loro;



sono in molti a far rivelare che tutto ciò non può essere tollerato e che lo Stato dovrebbe altresì tendere a rimuovere ogni ostacolo che impedisca la prima integrazione delle persone con disabilità nella scuola, nel lavoro e nella società. Ricordando, l'esistenza di leggi come l'articolo 3 della Costituzione italiana o l'articolo 1 della legge 104 che garantiscono i diritti delle persone con disabilità -:



quali urgenti iniziative intendano attuare per risolvere la mancanza di personale che non permette alle persone con disabilità di rimanere a scuola in sicurezza e quali misure siano previste per garantire a questa fascia di popolazione, certamente più bisognosa di aiuto rispetto ad altre, il diritto allo studio. (4-08965)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 28 giugno 2011
nell'allegato B della seduta n. 492
All'Interrogazione 4-08965 presentata da
ANTONIO DE POLI

Risposta. - Si premette che l'integrazione degli alunni disabili costituisce una peculiarità del nostro sistema educativo, che per tale aspetto è all'avanguardia in ambito europeo, ed è tra le priorità della politica scolastica, come risulta anche dall'annuale direttiva sugli interventi prioritari ed i criteri generali per la ripartizione delle risorse finanziarie emanata ai sensi della legge n. 440 del 1997.
In tale direzione si muovono le Linee guida per l'integrazione degli alunni con disabilità del 4 agosto 2009, che definiscono la posizione di questa Amministrazione nei confronti dell'inclusione scolastica, stabilendo espressamente che «L'integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un processo irreversibile e, proprio per questo, non può adagiarsi su pratiche disimpegnate che svuotano il senso pedagogico, culturale e sociale dell'integrazione, trasformandola da un processo di crescita per gli alunni con disabilità e per i loro compagni a una procedura solamente attenta alla correttezza formale degli adempimenti burocratici».
Nella stessa direzione vanno, inoltre, le iniziative relative al piano nazionale di formazione per l'integrazione degli alunni disabili denominato «I care: imparare, comunicare, agire in una rete educativa» nonché i progetti afferenti alle tematiche che attengono all'educazione ed alla cittadinanza quali «Cittadinanza e Costituzione».
Il Piano di formazione nazionale I care ha avuto lo scopo di migliorare la realizzazione delle pratiche di inclusione condotte all'interno della scuola sotto molteplici profili (prassi didattiche, piano educativo individualizzato, collaborazioni con il territorio, aziende sanitarie locali, coinvolgimento delle famiglie). Il progetto ha coinvolto l'80 per cento delle scuole interessate ed ha visto la partecipazione di oltre 20.000 insegnanti, di cui 14.000 curricolari. Il riscontro ricevuto dall'iniziativa ha indotto questa Amministrazione a effettuare una selezione e raccolta delle migliori «buone pratiche» attivate, in modo da consentire alle istituzioni scolastiche interessate di attingere ad un archivio di attività progettuali.
Inoltre, le esperienze effettuate nell'ambito del piano formativo I care e dedicate all'icf (international classification of functioning) trovano continuità e sviluppo nel progetto icf - dal modello dell'Oms alla progettazione per l'inclusione. Scopo del progetto è il concreto supporto alla cultura dell'integrazione mediante la sperimentazione e la definizione di un modello che, nell'ambito delle competenze del Ministero, renda possibile individuare i fattori contestuali che condizionano la qualità dell'inclusione scolastica.
La qualità degli interventi attivati trova un ulteriore strumento nella realizzazione di ventisei prodotti informatici predisposti in base all'azione 6 del «Progetto nuove tecnologie e disabilità». Tali software consentono alle istituzioni scolastiche di fruire gratuitamente di sistemi informatici che facilitano l'accesso ai documenti didattici agli studenti con disabilità e potenziano le abilità di apprendimento.
Sono stati contestualmente finanziati i centri territoriali di supporto, novantotto in ambito nazionale, quali poli territoriali dedicati alle tecnologie per l'integrazione e punti di riferimento per gli utenti interessati.
Ciò premesso, in merito all'asserito «drammatico taglio» di insegnanti di sostegno derivante dalla manovra finanziaria, si fa presente quanto segue.
Le disposizioni in materia di organizzazione scolastica introdotte dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, sono finalizzate ad una migliore qualificazione dei servizi scolastici e ad una piena valorizzazione del personale docente.
Pur essendo necessario perseguire gli obiettivi fissati dalla citata legge n. 133, il Ministero ha prestato particolare attenzione alla tutela dei bisogni e delle esigenze degli alunni disabili, come dimostrano i dati relativi all'area del sostegno.
Infatti, per l'anno scolastico 2010/2011, anche sulla base della sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 22 febbraio 2010, che ha dichiarato l'illegittimità delle norme della legge finanziaria 2008 che fissavano un tetto all'attivazione dei posti di sostegno, il Ministero si è adoperato per garantire un numero di docenti adeguato alle necessità.
In particolare, il decreto interministeriale relativo agli organici per l'anno scolastico 2010/2011 ha confermato un numero complessivo di posti attivabili in ciascuna regione pari alle quantità assegnate in organico di fatto del precedente anno scolastico. A tale contingente vanno aggiunti i posti in deroga attivati per situazioni di particolare gravità.
Queste scelte hanno fatto sì che il numero dei docenti di sostegno passasse da 90.031 dell'anno scolastico 2009/2010 ai 94.430 del corrente anno scolastico.
L'attenzione riservata agli alunni disabili trova ulteriore conferma nell'opera di stabilizzazione degli interventi didattici nei loro confronti attraverso l'autorizzazione di ben 5.022 assunzioni di personale docente ed educativo nel sostegno, che rappresentano circa il 50 per cento delle assunzioni autorizzate nell'anno scolastico 2010/2011.
Per quanto riguarda il prossimo anno, si fa presente che con circolare n. 21 del 14 marzo 2011 è stato trasmesso ai direttori generali degli uffici scolastici regionali lo schema di decreto recante disposizioni, per l'anno scolastico 2011/2012, in ordine alla rilevazione delle dotazioni di organico del personale docente, alla relativa quantificazione a livello nazionale e regionale, ai criteri di ripartizione da adottare con riferimento alle diverse realtà provinciali e alle singole istituzioni scolastiche.
In particolare, l'organico di diritto dei posti di sostegno è stato determinato in numero pari al numero dei posti attivati in organico di diritto per il 2010/2011; ovviamente, alla dotazione organica di diritto vanno aggiunti gli eventuali ulteriori posti in deroga da autorizzare, da parte dei competenti direttori scolastici regionali, secondo le effettive esigenze rilevate, tenendo in debita considerazione la specifica tipologia di handicap da cui è affetto l'alunno.
Nella suddetta circolare n. 21, inoltre, è stata nuovamente richiamata la sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 22 febbraio 2010 che, come già detto, ha dichiarato l'illegittimità della disposizione della legge finanziaria 2008 che fissava il tetto massimo di posti di sostegno (comprensivo delle deroghe) attivabili in organico di fatto a livello nazionale nonché della disposizione relativa al graduale raggiungimento del rapporto nazionale di un docente ogni due alunni disabili.
Secondo la Consulta, la scelta - operata nella precedente legislatura - di sopprimere la deroga che consentiva di assumere insegnanti di sostegno a tempo determinato non trova giustificazione nel nostro ordinamento, posto che attraverso la deroga è reso effettivo il diritto fondamentale all'istruzione dei disabili gravi. A tal proposito, considerato che i posti in deroga sono attribuiti in organico di fatto, il Ministero si è riservato di impartire ulteriori disposizioni nella apposita specifica circolare, che scaturirà da confronti con i vari soggetti istituzionali interessati alla soluzione del delicato problema. Ciò, nella consapevolezza che una più proficua integrazione degli alunni disabili va svolta su diversi piani, in modo da consentire il superamento di alcune criticità ancora presenti, prevalentemente riferibili al coordinamento tra servizi scolastici, sociali e sanitari, e alla rimozione delle barriere culturali e materiali che ostacolano il completo inserimento scolastico e sociale degli alunni disabili.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Mariastella Gelmini.