RAINIERI, FAVA e STUCCHI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
a gennaio 2010 è stato annunciata dal Cipe l'approvazione del 1
o lotto funzionale del collegamento fra A15 e Autobrennero e, ;nello specifico, il tratto che unirà il casello sull'A15 - A1 a Fontevivo (Parma) fino al nuovo casello «Terre Verdiane», che sarà costruito a Trecasali (Parma);
l'opera della quale si parla da 40 anni è stata sbloccata. Un'opera rilevante che costituisce parte integrante, se non fondamentale, del corridoio plurimodale Tirreno-Brennero, sul quale le istituzioni stanno lavorando da tempo sia per quanto riguarda la parte ferroviaria (linea Pontremolese e Parma-Suzzara) sia per quella autostradale (Fontevivo-Nogarole Rocca), che porterà nel territorio parmense nuove opportunità di sviluppo economico, essendo questo territorio al centro di un crocevia infrastrutturale strategico per i futuri assetti commerciali tra il nord Europa ed il Mediterraneo. Inoltre, grazie al sistema di tangenziali già in parte realizzato dalla provincia di Parma, i centri storici della bassa Parmense tornano ad essere centrali nella mappa territoriale;
la Ti-Bre, che collegherebbe il raccordo A15-A1 al Brennero, è un'opera strategica per la Nazione e questa sarebbe già una ragione sufficiente per chiederne la realizzazione, ma ad oggi risultano esserci ritardi importanti nella cantierizzazione del primo stralcio, ritardi non comprensibili dal momento che risulta essere già totalmente finanziato;
nel 2005 la provincia di Parma coordinò efficacemente l'iter che condusse alla firma del protocollo d'intesa con Autocisa che, tra i vari aspetti, definiva anche le opere compensative da realizzare sui territori interessati;
da allora l'iter ha gradualmente affrontato gli aspetti autorizzativi e progettuali fino al passaggio fondamentale del maggio 2007, con il quale ANAS e Autocamionale della Cisa hanno siglato il nuovo schema di convenzione, rideterminando la scadenza della concessione al 2031, per arrivare a gennaio 2010, quando lo stesso CIPE ha approvato il progetto definitivo del primo lotto funzionale;
in un periodo nel quale la crisi economica sta negativamente incidendo sulla possibilità di realizzare interventi pubblici, quelle opere che sono finanziate da risorse private dovrebbero avere un percorso privilegiato -:
se il Ministro interrogato, essendo a conoscenza della situazione, non intenda attivarsi al fine di dare attuazione a quanto programmato e, nel contempo, impegnare quei 513 milioni di euro che servirebbero anche per l'economia locale e nazionale.
(4-08962)